De Pascale sul Cimone, prima tappa del tour nei comprensori sciistici dell’Emilia Romagna: “Grande risorsa”

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Modena, 28 dicembre 2024 – Oggi alla Terrazza del Cimone c’è stata la prima tappa di un tour che toccherà alcune delle principali località montane dell’Emilia-Romagna. Sei gli interventi di qualificazione degli impianti finanziati in provincia di Modena. Per lo sviluppo dell’Appennino modenese 13,5 milioni di euro grazie alla strategia Stami. Il comprensorio del Monte Cimone ha accolto il presidente della regione Michele de Pascale con gli assessori Roberta Frisoni (turismo e sport) e Davide Baruffi (montagna e aree interne). “Siamo qui per prenderci un impegno: vogliamo lavorare insieme con l’obiettivo di mettere al centro la nostra montagna come luogo di sviluppo e crescita sostenibili – ha detto il governatore -.Questo territorio sta pagando un prezzo altissimo al cambiamento climatico, ma è strategico per il contrasto al dissesto idrogeologico e dobbiamo aumentarne le misure di prevenzione e difesa”. La nuova stagione sciistica è decollata. E corre il turismo nelle aree collinari e montane dell’Emilia-Romagna: nei primi dieci mesi del 2024 le presenze hanno superato rispettivamente quota 782mila e 691mila, in crescita del 7,2% e del 2,5% sul 2023. “La nostra montagna è ormai una destinazione turistica consolidata da vivere 365 giorni l’anno”, ha aggiunto l’assessore Frisoni. Dal 2000 al 2024 con i programmi annuali previsti dalla legge regionale di settore sono stati concessi complessivamente oltre 11,2 milioni di euro per gli investimenti dei soggetti pubblici e privati sulle stazioni sciistiche e per le spese di gestione degli impianti.

Nel 2023 grazie a un finanziamento regionale di oltre 6 milioni di euro (di cui 3,5 dal Fondo unico nazionale turismo), per una spesa complessiva di 12,7 milioni di euro (di cui oltre 6 già assegnati con precedenti programmi), di investimenti pubblici, è stato avviato un programma triennale di otto interventi per realizzare e riqualificare funivie, nuove seggiovie su vecchi tracciati, cabine elettriche, e migliorare i collegamenti tra le cime, oltre a potenziare gli impianti di innevamento e per la sicurezza delle strutture. Su otto interventi finanziati, sei quelli nel Modenese: la sostituzione della seggiovia nel secondo tronco del Cimoncino, la riqualificazione della funivia Stellaro-Rovinella, il potenziamento dell’impianto di innevamento artificiale della stazione da fondo in località S. Geminiano, la realizzazione di una nuova cabina elettrica per la stazione di Sant’Anna Pelago, la sostituzione del tappeto di risalita per la pista bob e slittini della stazione di Piane di Mocogno.

Nel 2024 sono stati candidati al Fondo unico nazionale del turismo quattro ulteriori interventi strategici da realizzare nel biennio 2025-2026, con una spesa complessiva di 2,8 milioni di euro, di cui oltre 1,3 di contributo statale e un cofinanziamento regionale 1 milione. Tra gli interventi finanziati: la realizzazione di un nuovo tappeto Cimoncino a Fanano, la riqualificazione ed ammodernamento con automazione 4.0 dell’impianto di innevamento al servizio della pista da fondo “Piana Amorotti” a Lama Mocogno e la riqualificazione e il potenziamento della Funivia Passo del Lupo a Sestola. Ammontano a quasi 13,5 milioni di euro le risorse complessive previste per l’Appennino modenese nell’ambito delle Stami, le “Strategie territoriali integrate per le aree montane e interne” dell’Emilia-Romagna. L’obiettivo della strategia modenese è creare le condizioni affinché i giovani rimangano a lavorare e vivere nel territorio, attraendo famiglie e nuovi lavoratori. I territori sono quelli dell’Unione dei Comuni del Frignano – Fanano, Fiumalbo, Lama Mocogno, Montecreto, Pavullo nel Frignano, Pievepelago, Polinago, Riolunato, Serramazzoni, Sestola – dell’Unione dei Comuni del distretto Ceramico – Frassinoro, Montefiorino, Palagano, Prignano sulla Secchia – dell’Unione Terre dei Castelli – Guiglia, Marano sul Panaro, Zocca – e il Comune singolo di Montese. Tra gli interventi finanziati dalla Regione per contrastare l’abbandono delle aree appenniniche e sostenere la residenzialità anche quello che ha esteso a tutti i Comuni montani la gratuità dell’accesso al nido per tutte le famiglie con Isee fino a 40mila euro. Un’azione sostenuta da un investimento complessivo di 100 milioni di euro. Non solo: per potenziare l’offerta formativa e garantire un’istruzione di qualità anche nelle aree più remote, la Regione ha avviato nel 2022 un programma sperimentale che ha coinvolto oltre 100 Comuni e più di 220 pluriclassi. Nel 2024 l’investimento è stato di 788mila euro per 61 pluriclassi, di cui 222mila euro destinati a pluriclassi nella provincia di Modena.  

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