in Italia il 98% dei rifiuti inerti è riciclato, ma la sostituzione è solo dello 0,4%.

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Un’anomalia nel settore delle costruzioni.
Secondo Valter Ciaraffoni, Direttore Generale del Gruppo Seipa, specializzato in materiali e servizi per costruzione e demolizione, «gli aggregati inerti riciclati sono dotati delle stesse prestazioni tecniche di quelli naturali e disponibili per numerose applicazioni, ma il loro utilizzo rimane drasticamente basso, un dato che rappresenta un’anomalia».

Negli ultimi 50 anni, il settore delle costruzioni ha visto un’esplosione nell’estrazione di risorse, con un triplicarsi della quantità estratta dal 1970 ad oggi. Questo boom ha avuto un impatto ambientale significativo, come evidenziano le analisi del Gruppo Seipa, attivo dal 1968 nella fornitura di materiali e servizi per la costruzione e demolizione (C&D).

Un consumo insostenibile.
Attualmente, il settore edilizio rappresenta un terzo del consumo globale di materie prime, con l’Unione Europea che consuma ogni anno 1.094 milioni di tonnellate di materiali. L’industria non solo consuma, ma genera anche 305 milioni di tonnellate di rifiuti di risulta.

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In Italia, il riciclo di rifiuti inerti raggiunge il 98%, ma il tasso di sostituzione dei materiali riciclati è appena dello 0,4%. Questa cifra è sorprendente se si considera che gli aggregati riciclati sono certificati e performanti quanto quelli naturali. Grazie alla ricerca e innovazione, questi materiali sono oggi utilizzabili in numerose applicazioni, come sottostrutture, malte, calcestruzzi e asfalti.

Il ruolo virtuoso di Seipa.
Operatori come il Gruppo Seipa stanno cambiando questa tendenza. Negli ultimi vent’anni, Seipa ha integrato tecnologie e pratiche per il riciclo di rifiuti inerti, divenendo un pilastro dell’economia circolare nel settore delle costruzioni. L’azienda offre una vasta gamma di materiali naturali e riciclati, oltre a servizi ambientali come trasporto, demolizioni, bonifiche e ripristino di aree degradate.

Con 23 certificazioni e un forte impegno verso la qualità e la sicurezza, Seipa si distingue come una delle aziende più affidabili nella gestione dei rifiuti e nella fornitura di materiali per grandi opere infrastrutturali.

Una pratica economica e sostenibile.
«Riciclare rifiuti inerti ed impiegare aggregati riciclati è economicamente vantaggioso sia a breve che a lungo termine, con benefici significativi per l’ambiente. La direttiva europea “End of Waste” del 2008 traccia la strada verso un futuro più sostenibile, un percorso che imprese e società civile devono seguire» afferma Ciaraffoni.


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Comunicato stampa:

AMBIENTE & EDILIZIA: IN ITALIA IL 98% DEI RIFIUTI INERTI VIENE RICICLATO, MA IL TASSO DI SOSTITUZIONE DEI MATERIALI È DI UNO SCARSO 0,4%
«Un’anomalia se si considera che gli aggregati inerti riciclati sono dotati delle stesse prestazioni tecniche di quelli naturali e che sono oggi disponibili per un elevatissimo numero di applicazioni» mette in evidenza Valter Ciaraffoni, Direttore Generale del gruppoSeipa, specializzato in materiali e servizi per le attività di costruzione e demolizione (C&D).
Negli ultimi 50 anni, il settore delle costruzioni ha visto una crescita esponenziale dell’estrattivismo, andando a triplicare dal 1970 ad oggi la quantità di risorse estratte a livello mondiale. Un boom che ha un impatto significativo anche sull’ambiente. A tracciare un bilancio sono gli analisti del Gruppo Seipa, realtà impegnata dal 1968 nell’attività di fornitura di materiali e servizi per le attività di costruzione e demolizione (C&D).Le risorse edili rappresentano attualmente un terzo del consumo globale di materie prime. Nell’Unione Europea il consumo annuo è di ben 1.094 milioni di tonnellate di materiali, un dato che conferma la centralità del comparto dell’edilizia nel Vecchio Continente, con il settore residenziale che assorbe il triplo dei materiali rispetto a quello pubblico.L’industria delle costruzioni, tuttavia, non solo consuma, ma genera anche un’enorme quantità di rifiuti: in Europa si tratta di una mole di 305 milioni di tonnellate di materiali di risulta.In Italia il 98% di questi rifiuti viene riciclato, ma il tasso di effettivo sostituzione dei materiali è di uno scarso 0,4%. Insomma, la sostituzione è quasi zero nell’edilizia.«Si tratta di un’anomalia, soprattutto se si considera che gli aggregati inerti riciclati sono certificati e dotati delle stesse prestazioni tecniche (fisico-meccaniche) degli aggregati naturali. Oggi, grazie alla continua ricerca che sta portando a sviluppare materiali innovativi, sono inoltre disponibili per un elevatissimo numero di applicazioni, generiche e specifiche» sottolinea Valter Ciaraffoni, Direttore Generale del Gruppo Seipa.Fortunatamente, grazie ad operatori virtuosi come Seipa, vi è un sempre maggiore reimpiego dei materiali sotto forma di inerti per la realizzazione di sottofondazioni, malte, calcestruzzi ed asfalti.«Non vi sono più limiti tecnici o economici. Riciclare rifiuti inerti ed impiegare aggregati da inerti riciclati è economicamente conveniente sia nell’immediato che nel lungo termine, per gli ovvi benefici ambientali che tale pratica circolare produce. L’Europa ha già tracciato la strada nel 2008 con la direttiva nota come “End of Waste” ed è la direzione migliore per tutti da seguire: imprese e società civile» commenta Valter Ciaraffoni.Negli ultimi 20 anni, gli sforzi del management di Seipa si sono concentrati sull’integrare tecnologie e pratiche orientate al riciclo dei rifiuti inerti proveniente dalle attività di costruzione e demolizione infrastrutturale e residenziale, divenendo una delle più importanti imprese nell’economia circolare di settore, sia per i volumi trattati che per la costante innovazione e ricerca sui materiali reintroducibili sul mercato.Oggi il gruppoSeipa è in grado di offrire al mercato ed alle imprese di settore tutta la gamma di materiali inerti naturali e riciclati, anche calcestruzzi ed asfalti, necessari per realizzare le opere infrastrutturali primarie, oltre che una gamma integrata di servizi ambientali che vanno dal trasporto dei rifiuti, alle demolizioni e bonifica e ripristino di aree deturpate.Con ben 23 certificazioni, ilGruppo Seipa è certamente una delle imprese del settore che più si impegna per mantenere elevati standard di qualità legati ai processi gestionali, ai materiali, all’ambiente ed alla sicurezza e dunque alla trasparenza sulle operazioni. Tutto ciò, insieme all’esperienza consolidata nel settore, la rende una delle imprese più affidabili nella gestione dei servizi ambientali e nella fornitura di materiali nei più importanti cantieri infrastrutturali del nostro Paese.




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