il maxi-emendamento cambia volto all’atto

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Passa la manovra Finanziaria all’Ars. Sala d’Ercole concede il disco verde alla legge di stabilità con 39 voti favorevoli e 20 contrari. Il Governo Regionale riesce così nell’obiettivo di evitare l’esercizio provvisorio, grazie anche ad una ritrovata serenità all’interno della coalizione di centrodestra. Un percorso d’aula iniziato addirittura ieri pomeriggio, intorno alle 17.40, con la trattazione dell’articolo 11, quello relativo ai patrocini degli assessorati regionali. Dopo una lunga sospensione di oltre cinque ore, l’aula ha proceduto a votare insieme le riscritture dell’articolo 6 (riserve sui fondi per i comuni) e dell’articolo 10 (stabilizzazione dei precari regionali, in particolare ASU).

Da lì in avanti è partita la lunga notte di preparazione al maxi-emendamento. Il vero elemento chiave della legge di stabilità. Un documento di diverse decine di pagine che ha racchiuso in sè un misto di proposte governative ma soprattutto parlamentari. Una sintesi di oltre 1000 misure di vario genere: da interventi complessi, come i fondi per la rigenerazione urbana e per la lotta all’emergenza siccità, a risorse specifiche da destinare a comuni e ad enti senza scopo di lucro, come ad esempio le chiese. Il testo è arrivato in aula intorno alle 4 del mattino. Successivamente, è seguita una sospensione di un altro paio d’ore dopo la quale l’aula ha varato gli articoli 20 (propedeutico da un punto di vista finanziario per il maxi-emendamento) e il 21 (norma di carattere tecnico).

Durante questa fase, diversi deputati delle opposizioni hanno fatto notare alcune spigolature della proposta di modifica. Sugli scudi il deputato regionale del Gruppo Misto Ismaele La Vardera, il quale ha chiesto e poi ottenuto la rimozione dall’articolo 9 del maxi-emendamento di un fondo da 150.000 euro che era stato destinato ad una srl di Acirealeper la realizzazione di un progetto di inserimento lavorativo di ragazzi svantaggiati italiani ed extracomunitari“. L’aula è ripresa alle 8, presieduta da Gaetano Galvagno. Da lì in poi è stato un percorso in discesa, con il voto finale al maxi-emendamento e il relativo varo della Finanziaria arrivato intorno alle 9.

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La partita del maxi-emendamento

Il testo del maxi-emendamento risulta molto corposo. Decine gli articoli presenti, distribuiti su oltre 40 pagine. Dispositivo a cui vanno aggiunti tutti gli allegati, tabelle comprese. L’elenco è composto da proposte governative e parlamentari. La gran parte però sono provvedimenti richiesti dai deputati regionali da assegnare ai comuni o a specifiche realtà territoriali, come ad esempio le chiese. Investimenti che riguardano settori che vanno dalla cultura allo sport, passando da eventi di promozione sul territorio.

Il lavoro certosino, durato tutta la giornata, ha portato ad un’adesione formale tra maggioranza e opposizione, rispetto al varo della Finanziaria – ha commentato il capogruppo della Lega Salvo Geraci -. Sono stati superati due ostacoli relativi agli articoli 6 e 10, riguardo alle assegnazioni ai Comuni e alla stabilizzazione degli Asu dei Beni culturali. Infine il governo ha recepito le varie proposte del Parlamento in un unico maxi emendamento. Come promesso ai siciliani, il bilancio e la legge di stabilità vengono esitate entro la fine dell’anno“.

Come è cambiata la Finanziaria nella notte

Un elenco in cui risultano, fra le tante disposizioni presenti, la norma salva Ast (24 milioni), i fondi per l’acquisto dei dissalatori e per la mitigazione dell’emergenza idrica (10 milioni), gli interventi in materia di depurazione (4,5 milioni), le spese per compensare i maggiori costi del settore sanitario (3,8 milioni), l’abbattimento degli interessi sui prestiti a consumo (30 milioni), i fondi per i comuni in regime di dissesto finanziario (10 milioni) e le risorse per la progettazione. Previsto, fra gli altri, un capitolo di spesa da 2 milioni di euro per finanziare eventi di promozione relativi all’appuntamento “Agrigento Capitale della Cultura”. Un milione di euro andrà invece al sostegno di iniziative collegate a “Gibellina capitale dell’arte contemporanea 2026”.

Previsto inoltre un fondo da 60 milioni di euro per interventi di riqualificazione urbana, di manutenzione straordinaria, di rigenerazione urbana e d’investimento. Nelle tabelle allegate c’è poi una lunghissima lista di interventi specifici. Fra questi spicca quello voluto dal deputato regionale Adriano Varrica relativo al finanziamento da 150.000 euro per il piano di caratterizzazione dell’ex parco Cassarà di Palermo.

Critiche dalle opposizioni

Non sono mancate le polemiche. Critico il deputato regionale Ismaele La Vardera, il quale ha puntato il dito contro alcune scelte dell’aula sul maxi-emendamento. “Le sagre di paese sono diventate il nuovo marketing del territorio“, ha dichiarato l’ex esponente di Sud Chiama Nord, il quale in aula ha rivendicato di non aver voluto partecipare alla definizione del documento.

Parole a cui sono seguite quelle del deputato regionale del PD Mario Giambona. “E’ una legge Finanziaria che ha molte ombre e qualche luce. Sui comuni, le riserve incidono per oltre 50 milioni di euro, 7,5 milioni in più rispetto al 2024. Fatto che erode il fondo delle autonomie locali. L’inflazione erode il potere d’acquisto di cittadini, imprese e comuni. Non prevedere un adeguamento significa impoverire i nostri enti locali. Oggi non siamo riusciti ad aumentare le risorse. Ritengo che da qui alle prossime variazioni di bilancio bisognerà intervenire in tal senso“.

Approvato l’articolo sui fondi per i comuni

Alla ripresa dei lavori serale invece, l’aula aveva iniziato l’esame dell’articolo 6, ovvero il pacchetto da 27 misure che andranno a rimpinguare le risorse da destinare ai comuni siciliani. Un fondo da 350 milioni di euro per il 2025 e di altri 350 milioni per il biennio 2026-27. Il testo è stato oggetto di riscrittura in serata. Previste liquidità per quei comuni che hanno dovuto fronteggiare il fenomeno migratorio, riportando una ricaduta negativa sul fronte turistico.

E’ garantito inoltre un contributo da 2 milioni di euro per l’attivazione dell’abbonamento mensile gratuito per il servizio di trasporto pubblico locale per i giovani under 20 e con un ISEE inferiore a 25.000 euro. Tali risorse verranno ripartite per il 20% in base alla popolazione dei comuni e per l’80% per l’estensione territoriale. Fondi specifici per alcuni comuni. Fra questi quelli previsti dal comma 16, che assegna 1,5 milioni di euro in favore del comune di Ragusa per la valorizzazione di Ibla e di 1 milione di euro a Siracusa per la salvaguardia di Ortigia.

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Aumenta il monte ore degli ASU

Sono state potenziate alcune premialità. Fra queste il fondo da 3 milioni di euro da destinare ai comuni che abbiano conseguito, in base al rendiconto dell’esercizio finanziario 2024, un incremento di almeno il 3% della riscussione dei tributi e che abbiano approvato il rendiconto di gestione 2024 entro il 30 aprile 2025. Limite temporale modificato in seguito alle segnalazioni del leader di Sud Chiama Nord Cateno De Luca.

Non sono mancate le critiche. Sia Stefano Campo che Cristina Ciminnisi hanno sottolineato l’assenza di premialità per i comuni che siano virtuosi sul fronte della raccolta differenziata. Dalle opposizioni sono arrivate diverse richieste di sub-emendamento. Fatto per il quale il testo è stato temporaneamente accantonato, per poi essere approvato poco dopo alcuni minuti necessari a redigere le modifiche.

Disco verde anche sul nuovo testo dell’articolo 10, ovvero quello sulla lotta al precariato dei lavoratori regionali. Durante la riscrittura, è stato potenziato il monte ore dei 258 lavoratori ASU, i quali passano a 36 ore settimanali. “Questo Parlamento ha dato prova di maturità – ha sottolineato in aula la deputata regionale di Noi Moderati Marianna Caronia -. Abbiamo dato stabilità e dignità a persone che per 27 anni hanno vissuto di un sussidio e da oggi diventano lavoratori“.

Una giornata iniziata con i fondi per i patrocini degli assessorati

Come sopra ricordato, l’Ars è ripartita dal secondo comma dell’articolo 11, ovvero quello che riguarda i patrocini di competenza dell’assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo di Elvira Amata. Un capitolo che, dopo la riscrittura, racchiude in sè risorse per 3,5 milioni di euro da distribuire su quattro grandi manifestazioni. Approvato in aula un sub-emendamento, a prima firma della pentastellata Roberta Schillaci, che ha parzialmente ridisegnato l’assegnazione dei fondi previsti dal FURS (Fondo Unico Regionale Spettacolo).

La discussione è proseguita con la trattazione del terzo comma, ovvero quello per assegnare 2 milioni di euro per l’acquisto di scuolabus da utilizzare anche con l’ausilio di associazioni di volontariato. “Il contributo – si legge nel testo – è prioritariamente assegnato ai comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti e secondariamente ai comuni con popolazione compresa tra 15.000 e 50.000 abitanti“. Approvato l’emendamento, a prima firma di Nuccio Di Paola, con cui viene inserita un espressa priorità per quei comuni che si trovano in una situazione di dissesto o di procedura di riequilibrio. Dopodichè, l’articolo 11 è stato approvato a maggioranza. Sul testo principale rimangono da approvare soltanto due articoli: il 6 (i fondi di riserva per i comuni) e il 10 (stabilizzazione dei precari).

In aggiornamento



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