Codici CIR e CIN per gli affitti brevi

Guida ai codici CIR e CIN per gli affitti brevi

Se offri affitti a breve termine in Italia, ci sono due codici identificativi obbligatori che devi conoscere: il Codice Identificativo Regionale (CIR) e il Codice Identificativo Nazionale (CIN).

Questi codici sono fondamentali per garantire la trasparenza dell’offerta turistica, contrastare l’ospitalità irregolare e assicurare il rispetto delle normative vigenti.

Cos’è il CIR e come ottenerlo

Il Codice Identificativo Regionale (CIR) è un codice alfanumerico che identifica in modo univoco le strutture ricettive e gli immobili destinati alle locazioni brevi. La sua composizione varia da regione a regione e include generalmente:

• Il codice ISTAT (di comune, provincia o regione);
• Un codice che identifica il tipo di struttura;
• Un numero progressivo.

La normativa sul Codice Identificativo Regionale è contenuta nella Legge n. 58/19.

Procedura per ottenere il CIR

1. Verifica di Regolarità dell’Alloggio: Controlla che l’alloggio rispetti le norme di igiene e sicurezza. Potrebbero essere richiesti documenti o autocertificazioni.
2. Registrazione presso il Comune: Segui le modalità previste dal tuo comune, che possono includere la compilazione di modelli standard o l’uso di piattaforme telematiche come Impresa in un Giorno.
3. Trasmissione dei Dati alla Regione: Se esiste un protocollo d’intesa tra regione e comune, l’iter potrebbe essere gestito interamente dal comune. Altrimenti, sarà tua responsabilità inviare i dati alla regione.

Alcune regioni, come Lombardia, Campania, Sicilia e Molise, richiedono un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) per completare la procedura.

Verifica le specifiche normative della tua regione.

Le strutture ricettive coinvolte 

Il codice è istituito per identificare tutte le strutture ricettive aperte al pubblico, quindi in linea generale le seguenti:

alberghiere:

• gli alberghi;
• le residenze turistico-alberghiere;
• i condhotel.

all’aria aperta:

• i campeggi;
• i villaggi turistici;
• i marina resort.

extralberghiere:

• le case per ferie;
• gli ostelli;
• i rifugi alpini;
• i rifugi escursionistici;
• gli affittacamere;
• case e appartamenti per vacanze.

Strutture ricettive di altro tipo:

• appartamenti ammobiliati per uso turistico;
• aree attrezzate di sosta temporanea;
• attività saltuaria di alloggio e prima colazione;
• strutture agrituristiche e strutture per il turismo rurale.

Il codice deve essere riportato su scritti o stampati, su siti web (tra cui anche i portali di prenotazione OTA (Online Travel Agencies)) e su qualsiasi altro mezzo utilizzato per l’attività di pubblicità, promozione e commercializzazione dell’attività.

Cos’è il CIN e come ottenerlo

Il Codice Identificativo Nazionale (CIN) uniforma l’identificazione degli immobili destinati agli affitti brevi a livello nazionale.

A partire dal 1° gennaio 2025, sarà obbligatorio esporre il CIN all’esterno dell’immobile e in tutti gli annunci pubblicitari.

Procedura per ottenere il CIN

1. Accedi al Portale del Ministero del Turismo (BDSR): Utilizza le credenziali SPID per accedere al sistema.
2. Presenta un’Istanza Telematica: Includi una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con i dati catastali dell’immobile e i requisiti di sicurezza.
3. Attendi l’Assegnazione del CIN: Una volta ricevuto, assicurati di esporlo come richiesto dalla normativa.

Sanzioni per mancanza di CIR e CIN

Non rispettare gli obblighi relativi a CIR e CIN può comportare sanzioni amministrative pecuniarie che variano tra 500 e 8.000 euro, a seconda della gravità dell’infrazione.

Operare in regola con CIR e CIN

Garantire la conformità normativa degli affitti brevi è fondamentale per promuovere la trasparenza e la legalità nel settore.

Assicurati di seguire le procedure previste e di rispettare le scadenze per evitare multe.

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