Terni, Ast, riunione in Comune: verso la soluzione per le vibrazioni e per le polveri a Prisciano

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Si è tenuta nella serata di lunedì 23 dicembre la riunione organizzata dall’Assessorato allo Sviluppo Economico del Comune di Terni al fine di chiarire alcuni aspetti sollevati dal Comitato di Prisciano riguardo a ritardi sulla soluzione dei problemi che i residenti del quartiere subiscono per la vicinanza degli impianti industriali di Acciai Speciali Terni.

Ecco il resoconto, in un dettagliato intervento dell’assessore Cardinali:

“Alla riunione indetta tempestivamente dal Comune in forma mista per garantire la massima partecipazione, hanno partecipato il vice sindaco, Riccardo Corriedore, l’assessore Sergio Cardinali, i dirigenti del Comune, Arpa Umbria, le società Ast e Tapojarvi, il Comitato di Prisciano. Non hanno partecipato i responsabili dei provvedimenti ambientali regionali e collegamento di pochi minuti del neo assessore all’Ambiente della Regione Umbria, Thomas De Luca”.

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“L’occasione è stata utile per fare chiarezza dopo le polemiche dei giorni scorsi rispetto al ritardo nell’intervento in atto per eliminare le vibrazioni che da quattro anni attanagliano gli abitanti di Prisciano a causa dei mulini per il recupero delle scorie di lavorazione”.

“L’azienda Tapojarvi ha potuto chiarire che a fronte di una ipotizzata conclusione dei lavori per la posa di moduli tecnologici per l’attenuazione dell’effetto vibratorio, che si sarebbe dovuta concludere il 21 dicembre, a causa di un ritardo della consegna dei moduli ha raggiunto l’80% della posa degli stessi e che l’operazione si concluderà il 31 dicembre, con la posa del 100% dei moduli e il ripristino della fondazione dei mulini. A valle delle operazioni i mulini resteranno fermi dal 2 al 7 gennaio, e dall’8 partirà la campagna di misurazione sull’efficacia dell’operazione”. 

“Va ricordato che il sindaco Stefano Bandecchi attraverso una ordinanza del mese di agosto 2024, che per la prima volta in assoluto dopo quattro anni in cui si è presentato il problema ha prodotto il fermo delle lavorazioni a secco nelle ore notturne, che causa il fenomeno vibratorio, è a tutt’oggi ancora in atto”.

“In questi mesi l’azienda ha studiato diverse soluzioni per risolvere il problema in modo definitivo optando per la tecnologia in fase di realizzazione. Quindi nessun ritardo o calo di attenzione nei confronti della cittadinanza ma solo un prolungamento di dieci giorni, da imputare ad un ritardo nella consegna dei moduli, e resta alta e vigile, come sempre l’attenzione del Sindaco e dell’amministrazione nei confronti della salute dei cittadini”.

“Resta inoltre continuo e attento il confronto anche in ordine alle piantumazione di nuove essenze arboree, sia interne allo stabilimento, vicine alla fonte di produzione delle polveri, già realizzata nel mese di novembre, ma è in corso la piantumazione anche lungo la strada di Prisciano di nuovi alberi e siepi in sostituzione di quelli oramai secchi da tantissimo tempo”.

“Anche sul versante polveri, da sempre presente nell’abitato di Prisciano, che vede come soluzione concreta la realizzazione della segregazione delle scorie attraverso il trattamento in ambiente chiuso e segregato, con i lavori di cui è prevista la conclusione entro agosto 2025, sono in atto alcune azioni di mitigazione dell’effetto di volatilità delle polveri che vanno dalla bagnatura di piazzali e strade, lavaggio delle ruote dei mezzi, raccolta e pulizia attraverso l’ausilio di motoscope, e da nuove piantumazioni arboree”.

“La critica mossa ad Ast dal Comitato è stata quella relativa alla messa a dimora di alberi troppo piccoli, circa tre metri altezza, lontani dal realizzare l’effetto barriera auspicato. L’azienda ha chiarito che la misura delle piante è il massimo possibile, certificata da studi di esperti agronomi, per permettere l’attecchimento degli stessi alberi e creare nel volgere di qualche anno una barriera di protezione dalle polveri e in grado di attenuare anche rumori”.

“Dal canto suo l’amministrazione ha ribadito che nessun altra amministrazione precedente negli ultimi dieci ha mai lavorato con determinazione per sostituire gli alberi secchi, se ciò fosse stato fatto oggi saremmo già in presenza di una barriera più efficace, e non saremmo qui a parlare del problema”.

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“Resta in inteso che il Sindaco e l’amministrazione, nell’ultimo anno, si sono puntualmente e a più riprese nella zona per confrontarsi con i cittadini e conseguentemente emettere disposizioni ed incalzando l’azienda a trovare soluzioni. Il confronto continuo con il Comitato di Prisciano, strutturato con delibera della giunta, in rappresentanza degli interessi dei cittadini, non deve essere inficiato da alcun tentativo di strumentalizzazione politica, che farebbe perdere qualsiasi valore sociale dell’operazione posta in atto dall’amministrazione e per cui non sarà tollerata”.

“La priorità di giungere quanto prima ad una soluzione sostenibile dell’acciaio prodotto a Terni, nel rispetto della cittadinanza resta un capo saldo dell’amministrazione, impegnata a fare tutto quanto nelle proprie disponibilità amministrative e politiche”.

“Non sono accettabili strumentalizzazioni politiche rispetto alla salute dei cittadini da parte di chi non si è mai veramente interessato al problema, probabilmente a causa di sudditanza nei confronti delle proprietà delle acciaierie, che in cambio non hanno prodotto alcunché in termini di miglioramenti ambientali ridimensionando le produzioni. L’attuale amministrazione sta invece tenendo un approccio intransigente nei confronti della salute dei cittadini, e ha costruito un rapporto schietto e corretto con l’attuale management di Ast, producendo anche una richiesta di impegno in termini di responsabilità sociale di impresa nei confronti del territorio”.

“Accogliamo con favore il tavolo ministeriale del 30 dicembre 2024, dove ci attendiamo risposte sui punti in discussione, in un quadro di valorizzazione del sistema manifatturiero ternano, con soluzioni che vadano incontro alle aziende energivore del territorio, che dalla siderurgia, alla chimica all’automotive, rappresentano ancora oggi l’ossatura dell’economia del territorio”.

“Auspichiamo inoltre, sempre con spirito di collaborazione istituzionale, l’apertura a breve di un tavolo regionale sul tema, al fine di definire un percorso e strumenti a sostegno di filiere oggi fortemente in difficoltà proprio legati al costo energetico e alla carenza di volumi sui mercati tradizionali ed emergenti”.

 

 

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