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Il consiglio dei ministri ha nominato Vincenzo Carbone direttore dell’Agenzia delle Entrate in sostituzione di Ernesto Maria Ruffini, che ha annunciato dieci giorni fa le proprie dimissioni. Il governo ha quindi optato per una soluzione interna all’amministrazione, in cui Carbone lavora da 30 anni. Dallo scorso febbraio guida la divisione Contribuenti e in ottobre è stato indicato come direttore vicario. La scelta è una vittoria per il viceministro con delega al fisco Maurizio Leo: da luglio 2023 il dirigente ha infatti coordinato le attività necessarie per l’attuazione della riforma fiscale di cui l’esponente di Fratelli d’Italia è regista.
Classe 1963, originario di Palma Campania, Carbone è entrato al ministero delle Finanze nel 1999 vincendo un concorso per dirigenti. Dai primi anni 2000, dopo l’istituzione delle Agenzie fiscali, ha ricoperto numerosi incarichi dirigenziali in Agenzia delle Entrate, sia a livello centrale sia regionale. È stato capo ufficio Contenzioso tributario e capo Ufficio Registro e altri Tributi indiretti. Nel 2020 il primo incarico di vertice come direttore centrale Grandi contribuenti e Internazionale. A febbraio 2022 ha assunto il nuovo incarico di direttore centrale Grandi Contribuenti e Internazionale con funzioni di capo divisione Contribuenti aggiunto.
La nomina vale fino alla scadenza del mandato di Ruffini, a gennaio 2026. Che è esattamente l’orizzonte entro il quale va attuata la delega di riforma del fisco.
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