Bonus Nido in scadenza al 31 Dicembre 2024

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Scade il 31 Dicembre il termine ultimo per richiedere il bonus nido 2024. Proponiamo una guida alla domanda, che può portare ad un utile supporto per le famigli con figli inferiori a 3 anni che frequentano l’asilo nido.

Il “ bonus nido” , introdotto con la legge di Bilancio 2017 (articolo 1, comma 355, legge n. 232/2016), per le spese sostenute nell’anno 2024 è una agevolazione volta ad aiutare le famiglie con l’erogazione di uno specifico contributo devoluto dall’INPS ai soggetti richiedenti dietro presentazione di una specifica domanda da inviare all’Istituto esclusivamente in via telematica.

 

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In cosa consiste il Bonus Nido?

L’agevolazione consente di poter recuperare parte delle rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati, nonché per l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini al di sotto dei 3 anni, affetti da gravi patologie croniche.

Come specificato nella circolare INPS n. 27 del 14 febbraio 2020 per “asili nido privati autorizzati “ si intendono “le strutture che abbiano ottenuto l’autorizzazione all’apertura e al funzionamento da parte dell’ente locale competente, a seguito della verifica del rispetto di tutti i requisiti tecnico-strutturali, igienicosanitari, pedagogici e di qualità previsti dalle vigenti normative nazionali e locali ai fini dello svolgimento del servizio educativo di asilo nido”.

Il contributo è riconosciuto per undici mensilità e varia da 1.500 a 3.000 euro in base all’ISEE minorenni in corso di validità e per l’annualità 2024 la Legge di Bilancio 2024 ha aumentato a 3.600 euro l’importo spettante per le famiglie che richiedono l’agevolazione per un figlio nato dopo il 1° gennaio 2024 in presenza di particolari requisiti.

Si rammenta che la richiesta del bonus nido deve essere inoltrata entro il 31 dicembre 2024, mentre, la documentazione a sostegno delle spese sostenute deve essere trasmessa entro il 31 luglio 2025.

Al fine di fornire una breve guida riepilogativa dei punti principali della normativa che tratta del “bonus nido” si analizzano i seguenti punti.

Soggetti aventi diritti

La domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato in possesso dei seguenti requisiti:

  1. cittadinanza italiana, oppure di uno Stato dell’Unione europea oppure, in caso di cittadino di Stato extracomunitario, permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o una delle carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione europea;
  2. status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria;
  3. residenza in Italia;
  4. stranieri apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale equiparati a cittadini italiani;
  5. titolari di Carta blu, “lavoratore altamente qualificato”;
  6. lavoratori di Marocco, Algeria e Tunisia per i quale gli accordi euromediterranei tra l’Unione europea e questi Paesi prevedono il generale diritto alla parità di trattamento con i cittadini europei;
  7. lavoratori autonomi titolari di permesso e persone in possesso dei seguenti permessi: lavoro subordinato di durata almeno semestrale; lavoro stagionale di durata almeno semestrale; assistenza minori; protezione speciale; casi speciali.

Nota: il genitore richiedente il bonus nido deve essere il genitore che sostiene l’onere del pagamento della retta e relativamente al contributo per forme di assistenza domiciliare, il richiedente deve avere la stessa residenza del figlio.

Quali spese copre il bonus?

Si tratta di un beneficio corrisposto direttamente dall’INPS dietro presentazione di apposita domanda da parte del genitore richiedente per contribuire al pagamento delle rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati ovvero per l’ utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione a beneficio di bambini di età inferiore a tre anni, impossibilitati a frequentare gli asili nido in quanto affetti da gravi patologie croniche .

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Nota: la corresponsione del bonus a cura dell’INPS avviene tramite il pagamento di un buono annuo parametrato per ogni anno di riferimento a undici mensilità.

Spese escluse

Sono escluse dal rimborso le spese relative ai servizi all’infanzia diversi da quelli forniti dagli asili nido ( ad esempio ludoteche, spazi gioco, spazi baby, pre-scuola, baby parking).

 

Ammontare del bonus massimo spettante

L’importo del contributo (riconosciuto per un massimo di undici mesi) varia in base al valore dell’ISEE minorenni riferito al minore per cui è richiesta la prestazione, secondo le seguenti fasce:

  1. 3.000 euro (dieci rate da massimo 272,73 euro e una da 272,70 euro), nell’ipotesi di ISEE minorenni in corso di validità fino a 25.000 euro ;
  2. 2.500 euro (dieci rate da massimo 227,27 euro e una da 227,30 euro) con ISEE minorenni da 25.001 euro fino a 40.000 euro;
  3. 1.500 euro (dieci rate da massimo 136,37 euro e una da 136,30 euro) con ISEE minorenni da 40.001 euro.

Nota: in mancanza dell’indicatore valido o qualora il bonus sia richiesto dal genitore che non fa parte del nucleo familiare del minorenne verrà conteggiata la rata spettante in misura non superiore a 1.500 euro annui (136,37 euro mensili), fermo restando che, qualora dovesse essere successivamente presentato un ISEE minorenni valido, a partire da tale data, verrà corrisposto l’importo maggiorato in base alla fascia di ISEE di riferimento e non verranno disposti conguagli per le rate antecedenti.

Nel caso invece in cui l’ISEE presenti omissioni e/o difformità, l’importo verrà erogato nella misura minima. Qualora la situazione dovesse essere regolarizzata entro il termine di validità della Dichiarazione sostitutiva Unica (DSU), verrà disposto il conguaglio degli importi a partire dalla data di attestazione dell’ISEE con omissioni e/o difformità. In ogni caso, il contributo mensile erogato dall’INPS non potrà comunque eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta.

L’aumento previsto dalla Legge di bilancio 2024

La legge di Bilancio 2024 ha disposto l’aumento dell’importo del contributo a 3.600 euro per l’annualità 2024 (dieci rate da 327,27 euro e una da 327,3 euro) per i nuclei familiari che rispettano i seguenti requisiti:

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  1. si richiede l’agevolazione per un figlio nato dopo il 1° gennaio 2024;
  2. nel nucleo familiare c’è già almeno un altro figlio di età inferiore a dieci anni e il valore dell’ISEE non supera i 40.000 euro.

Nota: per le famiglie con un ISEE superiore alla soglia dei 40.000 euro l’importo resta fermo a 1.500 euro l’anno e , ai fini della misura, viene preso a riferimento l’ISEE minorenni in corso di validità l’ultimo giorno del mese precedente a quello di presentazione della domanda.

Cumulabilità agevolazione bonus nido co detrazioni IRPEF

Il contributo non è cumulabile con la detrazione fiscale per la frequenza degli asili nido prevista dal citato art. 2, co. 6, l. 203/2008 (oneri del modello Redditi quadro RP).

 

Come presentare la domanda per il bonus nido 2024?

Il genitore richiedente deve presentare apposita istanza ( occorre indicare, oltre ai dati anagrafici e codice fiscale della struttura  se trattasi di asilo pubblico o privato (nel caso di asilo privato occorre indicare gli estremi del provvedimento autorizzativo).

Nota: la domanda deve essere presentata esclusivamente in via telematica attraverso uno dei seguenti canali:

Il termine ultimo della presentazione della domanda è prevista per il 31 dicembre 2024 e comprende le spese sostenute per l’asilo a far data dal mese di gennaio 2024 a dicembre 2024; alla domanda occorre allegare la relativa documentazione delle spese sostenute per le rette come fatture, quietanze e le ricevute non presentate all’atto della domanda devono essere allegate entro la fine del mese di riferimento e, comunque, non oltre il 31 luglio 2025.

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Nota: il bonus spetta per ciascun figlio di età compresa tra 0 e 36 mesi e per richiedere il beneficio per più minori occorre presentare una domanda per ciascuno di essi. Se il minore per il quale si vuole presentare la domanda compie i tre anni d’età nel corso del 2024, sarà possibile richiedere soltanto le mensilità comprese tra gennaio e agosto (nel caso invece di contributo per il supporto domiciliare di minori con gravi patologie croniche, la domanda può essere proposta entro l’anno solare in cui il minore compie tre anni).

Pagamento del bonus da parte dell’INPS

L’ Istituto di previdenza Sociale provvede al pagamento del bonus nelle modalità di pagamento indicate dal richiedente nella domanda ovvero bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN, conto corrente estero Area SEPA.

Celeste e Marta Vivenzi

Mercoledì 24 Dicembre 2024



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