La nuova era delle reti elettriche intelligenti

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Il 2023 ha segnato un anno record per le fonti rinnovabili in Italia, soprattutto per quel che riguarda il solare e l’eolico, con l’installazione di 5,7 GW di nuova energia verde, con un aumento del 90% rispetto all’anno precedente. Questo ritmo sostenuto di crescita, tuttavia, non è sufficiente per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dalla Commissione Europea per il 2050, che richiedono un incremento ancora maggiore. In questo contesto, le reti di distribuzione devono evolvere tecnologicamente per poter accogliere una crescente quantità di energia rinnovabile, non solo dai grandi impianti, ma anche da quelli piccoli e piccolissimi, in un modello sempre più decentralizzato. L’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili e l’elettrificazione dei consumi richiedono che le infrastrutture di rete diventino più resilienti, in grado cioè di affrontare eventi meteorologici estremi sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico. Le previsioni dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (Aie) indicano che gli investimenti globali nelle reti elettriche dovranno raggiungere i 600 miliardi di dollari annui per garantire la sicurezza e la sostenibilità dell’approvvigionamento energetico. In questo quadro, le smart grids, ossia le reti elettriche intelligenti e digitali, rappresentano una chiave fondamentale per migliorare l’efficienza e la flessibilità della distribuzione, facilitando l’integrazione di fonti di energia rinnovabile sempre più diffuse. In Italia, il numero di prosumer, ovvero cittadini che sono al contempo produttori e consumatori di energia, è in continua crescita, e si stima che entro il 2026 il Paese ospiterà circa 2,8 milioni di impianti fotovoltaici con una potenza totale di 58 GW. Le reti italiane sono tra le più avanzate d’Europa, grazie a un forte capitale investito e a un elevato tasso di innovazione, ma la sfida per il futuro è quella di modernizzarle ulteriormente per rispondere alle esigenze di un mercato sempre più elettrificato e decentralizzato. In Europa, la Commissione Europea ha pubblicato il Piano d’Azione per le Reti, che prevede il potenziamento e la digitalizzazione delle infrastrutture, oltre a un miglioramento della pianificazione a lungo termine e una semplificazione dei processi autorizzativi, che oggi risultano spesso troppo lenti e complessi. L’adozione di soluzioni digitali avanzate, come i sistemi di monitoraggio in tempo reale e i modelli di rete digitale, è fondamentale per gestire i flussi bidirezionali di energia e garantire una maggiore resilienza in caso di emergenze. 

In Italia, il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (Pniec) prevede che la quota di energia da fonti rinnovabili raggiunga il 40,5% dei consumi totali entro il 2030, con un significativo aumento nel settore elettrico, dove si prevede che il 65% dell’energia provenga da fonti rinnovabili. A livello globale, gli investimenti nelle reti elettriche devono crescere significativamente per supportare l’elettrificazione e l’integrazione di nuove capacità rinnovabili, che si stima possano raggiungere i 700-800 GW entro il 2030. Questo richiede non solo un aumento degli investimenti, ma anche un cambiamento nelle politiche e nei regolamenti per accelerare la costruzione di nuove infrastrutture e ridurre i tempi di approvazione.  

In questo contesto, Enel ha annunciato che sulle reti di distribuzione italiane investirà oltre 16 miliardi nei prossimi tre anni, per aumentare digitalizzazione e resilienza dell’infrastruttura. L’obiettivo è quello di rendere le reti elettriche più inclusive e partecipative, rafforzandole e garantendo al contempo sostenibilità e integrazione con il territorio. L’applicazione dei principi dell’economia circolare, come il riutilizzo di componenti usati, diventa inoltre cruciale per costruire infrastrutture più rispettose dell’ambiente. In aggiunta a ciò, innovazioni tecnologiche quali i software quantistici edge computing e il modello Network Digital Twin consentono di ridurre i costi (anche per i cittadini) e di aumentare l’affidabilità delle reti. 

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Un approccio che è stato riconosciuto dal World Economic Forum come una delle principali innovazioni del settore, in un contesto in cui le reti di distribuzione elettriche fronteggiano una nuova sfida con l’era dell’intelligenza distribuita, decisiva per affrontare efficacemente la grande sfida della transizione energetica. 



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