“La X Mas fu una scelta d’italianità”

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 




Foto: Martegani

Una scelta di coraggio e a difesa dell’Italianità, contro cui manifestano nostalgici del comunismo. È questa la lettura che i partecipanti alla commemorazione organizzata di fronte alla lapide che ricorda i dipendenti del comune di Gorizia deportati in Jugoslavia, danno della presenza della X MAS sul confine orientale alla fine della Seconda guerra mondiale.


Foto: Martegani
Foto: Martegani

Come ogni anno ormai, l’Associazione combattenti della X MAS, il discusso corpo militare che operò in Italia, anche sul confine orientale, al fianco dell’esercito tedesco, ha tenuto una cerimonia d’omaggio al lapidario interno al palazzo del municipio di Gorizia: presenti un centinaio di persone, fra queste anche l’assessore alla cultura di Gorizia, Fabrizio Oreti, e il senatore di Fratelli d’Italia Roberto Menia.

Noi onoriamo i deportati, scomparsi probabilmente negli orridi oltre confine, mentre i discendenti di quelli che li hanno assassinati protestano contro di noi.

Roberto Pulli

La cerimonia ha visto la partecipazione, accanto all’associazione che celebra la X MAS, anche dell’associazione volontari “Bir el Gobi” e della Federazione nazionale arditi d’Italia, mentre all’esterno hanno manifestato alcuni giovani di Casapound.
Nel corso della deposizione di fiori (anche da parte della Lega nazionale di Gorizia), il segretario del sodalizio che celebra la X MAS, Roberto Pulli, ha ricordato “i deportati scomparsi probabilmente negli orridi oltre confine, mentre i discendenti di quelli che li hanno assassinati – ha detto riferendosi alla contro manifestazione dell’Anpi – protestano contro di noi. Per loro siamo sempre i cattivi, ma siamo i migliori”.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Erano volontari, non lo facevano in nome di una scelta politica, ma per una scelta di italianità”.

Roberto Menia

Per Menia quella di chi combatté sul confine orientale contro l’esercito jugoslavo, fu una scelta a difesa dell’italianità. “Non c’è dubbio: chi vuole guardare oggettivamente la storia sa che fu così. Se titini arrivarono a Gorizia solo il primo maggio del ’45, fu perché qualcuno resistette, resistette a Tarnova, ed erano volontari, non lo facevano in nome di una scelta politica, ma per una scelta di italianità, fu oggettivamente una scelta d’italianità”.
Chi però contesta la presenza della X MAS in comune dice esattamente il contrario, cioè ceh la X MAS in realtà fu un corpo che collaborava con i nazisti, e che quindi l’italianità in realtà non c’entra nulla: “Io potrei rispondere – ha commentato Menia – con le parole che disse Cossiga, il primo Presidente della Repubblica italiana ad andare alla Foiba di Basovizza, si inchinò, s’inginocchiò e disse, ‘chiedo scusa a questi italiani’ perché una classe politica vile e una ricostruzione ingiusta della storia li avevano cancellati e condannati. In realtà, disse, non vi fu liberazione in quel primo maggio e questi erano italiani infoibati dai comunisti titini che volevano annettere queste terre. Quello che accadde qua, oggettivamente, è questo. La scelta di libertà la fecero i partigiani: i partigiani rossi con l’insegna di Tito, quelli che ancora scrivono ‘Tito’ sul Sabotino, quelli che inneggiano a Tito e a quella Jugoslavia che cosa volevano fare? Volevano che questa terra fosse annessa alla Jugoslavia, e quindi chi si opponeva fu ucciso. Capitò a quelli della X MAS, ma capitò anche ai partigiani bianchi del CLN, come è noto: basta leggere le cronache e le storie di Gorizia”.


Foto: Martegani
Foto: Martegani

Lo stesso Menia e l’assessore Oreti sono stati ringraziati per la presenza da Roberto Pulli, che ha speso anche qualche parola per il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, al centro delle polemiche delle opposizioni, sia per il via libera alla cerimonia, a pochi giorni dall’avvio della Capitale europea della Cultura, sia per la mancata revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. “Malgrado alcuni di noi lo ritengano contrario a questa manifestazione – ha detto Pulli – il Sindaco non ci è mai stato ostile. A volte le circostanze sembrano presentarlo contrario, ma le situazioni cambiano e gli amministratori si devono adeguare”.


Foto: Martegani
Foto: Martegani

E proprio Ziberna è stato uno degli obiettivi della contromanifestazione organizzata, a poche centinaia di metri dal Comune, dall’Anpi, l’Associazione nazionale partigiani, che aveva chiesto di sospendere almeno per quest’anno la commemorazione della X MAS. Il presidio, che ha visto l’adesione di organizzazioni antifasciste e di sinistra, ha sottolineato la natura della X MAS, corpo responsabile di aver fiancheggiato, è stato detto, i nazisti e responsabile di violenze e abusi.
Al centro delle critiche soprattutto il Sindaco che, ha detto Anna Di Gianantonio, rappresentante dell’ANPI, “una settimana prima fa ricevere i massacratori in Comune, e una settimana dopo ricorderà i lager nella Giornata della Memoria”. Una manifestazione, è stato annunciato, alla quale l’Anpi non parteciperà. Il primo febbraio, è stato poi organizzato un corteo contro il rifiuto da parte della maggioranza in Comune di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini.

Alessandro Martegani


Foto: Martegani
Foto: Martegani





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Source link