È meglio pagare per fare la guerra o per inventare gli Spinrel?

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di – sabato 18 gennaio 2025 ore 08:00

Motore elettrico Spinrel

Un mio amico, di quelli che, come dice Giorgio Gaber, vivere, non riesco a vivere e perciò fanno finta di essere sani e il loro salvataggio è un viaggio in paesi lontani … un mio amico, dicevo, è partito, come tutti gli anni, per la Thailandia. E mi raccontava che la Thailandia è piena, oltre che di cinesi, di russi e ucraini: stanno nello stesso hotel e la sera cenano amichevolmente tra loro. I guerrafondai non sanno quanti disertori ci sono in giro per il mondo, non sanno quanti uomini, per evitare il servizio militare, si spostano in altri paesi. Eppure continuano a fare le guerre! Putin, per rimpiazzare i suoi disertori, ha dovuto chiamare i nord-coreani; Zelensky vuole coinvolgere i militari dell’Unione Europea per rimpiazzare gli ucraini più ragionevoli; e, per la prima volta, nel 2024 le richieste di andar via da Israele hanno superato le richieste di entrarvi. E non finirà qui, perché stiamo ormai ritornando all’alto medio-evo, a quei secoli bui prima dell’anno 1.000, vissuto come anno dell’apocalisse finale. Quei secoli che, come l’epoca attuale, avevano scarsa cultura ed erano ricchi di migrazioni. Anche allora si fronteggiarono due eserciti imperiali: quello dell’Islam e quello dei Franchi. Carlo Magno cercò di centralizzare l’impero occidentale cristiano attraverso il rapporto vassallatico, che si affiancò all’ordinamento tradizionale integrandolo col controllo dei giudici, con un sistema di tassazione destinato a sostenere i costi dell’esercito e con l’importanza data ai marchesi cui veniva dato il compito di difendere i confini dell’impero.

È il tentativo che stanno facendo l’imperatore Trump e il papa Musk (che ha sostituito la religione con la tecnologia) contro l’espansionismo dell’impero cinese: stanno strutturando un sistema di nobili (duchi, marchesi, conti e baroni), ben distinto da tutti gli altri (i servi della gleba, cioè i poveretti che, oltre a consumare in modo sempre più povero, producono beni e servizi) e contrapposto all’economia, alla tecnologia e agli eserciti del nemico, a sua volta strutturato in maniera quasi speculare, ma più dispersiva. La piramide feudale è una metafora descrittiva, basata sulla relazione personale più che su un potere vero e proprio: essa vede all’apice il Sovrano ed ai livelli inferiori i vassalli, i vassalli dei vassalli (valvassini) e i vassalli dei vassalli dei vassalli (valvassori). La piramide feudale si regge su un contratto che riguarda gli obblighi militari e i benefici espressi attraverso i dazi e l’assegnazione di terre e di uffici. L’atto di vassallaggio era suggellato dal bacio e dall’intrecciamento delle mani del vassallo nelle mani del superiore. L’ignoranza ei servi della gleba era allora garantito dalla forza (anche Carlo Magno era un illetterato) ed ora dalla manipolazione della comunicazione e della propaganda effettuata attraverso i media.

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Un esempio di vassallaggio è stato il viaggio della valvassina presso i Sovrani USA: uno Stato, sedicente sovrano, chiedeva il permesso ad un altro Stato rispetto a qualcosa che avrebbe già dovuto fare da sola: la trattativa per la liberazione di Cecilia Sala. L’atto eroico della valvassina, però, riceveva un vantaggio secondario: scattava la propaganda di quasi tutta la stampa e i servi della gleba la osannavano facendo aumentare i sondaggi a favore della valvassina.

Ricapitolo i fatti: l’Italia, stato sovrano, aveva arrestato su mandato di un altro stato sovrano, gli USA, un cittadino svizzero-iraniano in transito in Italia, che non aveva commesso alcun reato; l’Iran aveva risposto con un gesto analogo: l’arresto di una cittadina italiana, Cecilia Sala, che non aveva commesso alcun reato. La soluzione semplice sarebbe stata la liberazione dei due ostaggi, tramite la via diplomatica, ma l’esistenza dell’impero ha imposto la ritualità che del lungo viaggio della valvassina per chiedere il permesso al futuro imperatore.

Tutto ciò mentre il futuro imperatore pretendeva di imporre il 5% del PIL per le spese degli armamenti e mentre il papa USA, dopo essere scappato dal Sud-Africa quando era cessato l’apatheid e dopo aver inquinato impunemente lo spazio attorno alla Terra con i suoi satelliti e con la sua spazzatura spaziale, lanciava anatemi e scomuniche ai singoli Stati sovrani europei vagamente dissidenti e solidarizzava con i neo-nazisti pro-apartheid.

L’imperatore, che aveva minacciato i belligeranti Russia-Ucraina e Israele-Hamas di fare la pace, altrimenti vengo io, ha ricevuto, nei fatti, una sonora pernacchia da tutti i contendenti.

Il vassallo-Ruth, nominato a capo della NATO, ha poi mitigato le pretese di aumento del PIL dei Paesi-sovrani europei al 3,7%. E a chi gli ricordava che non c’erano soldi il vassallo rispondeva di tagliare le pensioni e le spese della sanità. Il che la valvassina aveva già fatto non adeguando le pensioni e le spese della sanità all’inflazione, oltre all’oggettiva diminuzione della spesa per il contrasto al riscaldamento climatico (che è, del resto, negato dall’imperatore). E non si ferma qui: il 2025 segnerà un nuovo record nella spesa militare; 32 miliardi di euro destinati agli armamenti con la Manovra di Bilancio, e questa cifra è destinata a crescere.

Ma a chi giova la guerra? Non converrebbe all’Italia investire nella ricerca? Sarebbe la via vincente anche per ridurre la dipendenza dalla Cina. Lo dimostra il fatto che un polo industriale lombardo ha presentato una rivoluzionaria tecnologia: i motorielettrici Spinrel, che potrebbero cambiare radicalmente il panorama della mobilità elettrica. Gli Spinrel, infatti, eliminano l’uso dei magneti permanenti, solitamente composti fino al 30% da terre rare, attraverso un design innovativo che utilizza cavità appositamente studiate per creare vuoti e pieni d’aria; questo sistema, oltre a ridurre l’inquinamento ambientale e acustico, promette in prospettiva anche una maggiore efficienzaenergetica rispetto ai motori tradizionali (attualmente possono essere utilizzati per parti dell’automobile, come tergicristalli, sterzo, freni e finestrini). Le terre rare, elementi chimici cruciali per molte tecnologie ecologiche, richiedono un’estrazione-lavorazione, che, oltre ad essere altamente inquinante, è detenuta per il 37% dalla Cina. Gli Spinrel, evitando l’uso di magneti permanenti, eliminano completamente la necessità di terre rare, rendendo i motori più ecologici e riciclabili.

Intanto i Servi della gleba giocano a gratta-e-vinci e si preparano al festival di Sanremo.

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