Reunion storica di Telecolor a Milano. La locale siciliana piena di talenti


Tanti ex Telecolor riuniti a Milano, ieri, in via del tutto eccezionale giovedì 16 gennaio. Chiamati virtualmente a raccolta da uno degli ex direttori dell’emittente, Carlo Ottaviano. Quella di Telecolor è stata una storia esemplare. Una vicenda che racconta quello che è successo nel sistema dei media italiani, divenuti sempre più ‘poverelli’ nell’era dei social. Ma anche peculiarmente siciliana.

Il gruppo Telecolor è stato in costante gara, per tanti anni, con l’ ‘altro’ gruppo editoriale catanese, quello carta+tv+radio di Mario Ciancio Sanfilippo per la supremazia negli ascolti. E poi anche con quello carta-+radio+tv palermitano di TGS, targato Pirri/Ardizzone. Una sfida all’insegna del pluralismo e della ricchezza dell’informazione, che per molti versi terminò con l’acquisizione di Telecolor da parte di Ciancio all’inizio del nuovo secolo.

La diaspora

Carlo Ottaviano etichetta il periodo dal 2000 in poi come quello della diaspora. Nel 2000 l’emittente viene venduta al maggior editore siciliano, Mario Ciancio, all’epoca presidente della Fieg. Ottaviano  – che era stato direttore tra l’83 e l’86 e poi dal 1995, ricoprendo anche la carica di amministratore – a quel punto lasciò Catania. Divenne, successivamente, tra l’altro, vicedirettore al Nuovo del gruppo Fastweb a Milano, direttore di Vie del Gusto della Rcs, direttore a Roma del Gambero Rosso, mentre attualmente lavora col Messaggero. Tanti tra i colleghi di quei tempi sono finiti nelle redazioni dei principali quotidiani nazionali e in organico ai più quotati tg, oppure negli uffici comunicazione di grandi aziende pubbliche e private.

Fu un percorso obbligato. Perchè allora quasi tutti i giornalisti furono licenziati, vincendo però anni dopo la causa collettiva intentata a Ciancio. Pochi di loro riuscirono a rimanere in Sicilia. La maggior parte, come detto, andò presso varie sedi Rai (tra questi, l’attuale inviato di punta del Tg1 Giuseppe La Venia), al Corriere, alla Repubblica, alla Stampa. La foto della reunion di Milano ne immortala solo alcuni. Telecolor battezzò anche i primi passi nel giornalismo di Salvo Sottile.

Una storica intervista a Bertinotti

Ex a raccolta

Carlo Ottaviano – come tiene a ricordare – non è più tornato a Catania dal 2000. Ebbene, per la prima volta dopo 25 anni un nutrito gruppo di ex redattori si è incontrato a Milano.

“Tutti abbiamo fatto le nostre più o meno buone carriere – racconta Ottaviano – ma un po’ il senso dei reduci c’è rimasto. Sicuramente a me. Telecolor è stata per molti anni l’unica voce diversa, chiaramente antimafia e mai banale nella Sicilia Orientale, ha spezzato il monopolio dell’informazione regionale, ha contribuito a far uscire dal guscio realtà culturali solitamente relegate in ambito universitario, ha dato visibilità a una imprenditoria sana, spesso schiacciata dai potentati più o meno mafiosi, ha formato professionalità giornalistiche di primo livello, è stata antesignana a livello europeo dell’informazione tv on line. Con la fine di quella stagione, Catania e la Sicilia si impoverirono».

La storia rimarchevole

Cosa era successo prima del triste finale? Nata nel 1976 a Catania, Telecolor è stata tra le 4-5 maggiori tv private regionali d’Italia. Azionista di maggioranza fino alla vendita nel 2000 è stato il Gruppo Italimprese (costruzione, metalmeccanica, agricoltura con sedi e stabilimenti in tutta Europa) diretto dall’ing. Eugenio Rendo. Dalla metà degli anni Ottanta al 2000, ha avuto il suo periodo di massimo splendore, con una redazione giornalistica forte e completa, con sedi e corrispondenze in tutta la regione, tanti redattori inquadrati (una trentina nel corso degli anni) col contratto Fnsi-Fieg e non Frt.

Tra l’85 e il 2000 i corrispondenti delle testate nazionali erano tutti redattori di Telecolor. E proprio a Telecolor realizzò i suoi primi servizi giornalistici anche Maria Grazia Cutuli. Tra i direttori che si sono succeduti Nino Milazzo (che era già stato condirettore del Corriere della Sera), Vittorio Corona (inventore a Milano di molte testate), Tano Gullo (poi tornato a Repubblica). Telecolor è stata la prima emittente tv in Europa a realizzare un tg on line, già nel 1997.



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