I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia: i dati nelle Regioni

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Il Gruppo CRC ha recentemente presentato la terza edizione del rapporto “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia – I dati regione per regione 2024”, offrendo una panoramica dettagliata delle condizioni di vita dei minori nel nostro Paese. L’evento si è svolto presso la sede dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, sottolineando l’importanza di un […]
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Il Gruppo CRC ha recentemente presentato la terza edizione del rapporto “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia – I dati regione per regione 2024”, offrendo una panoramica dettagliata delle condizioni di vita dei minori nel nostro Paese.

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L’evento si è svolto presso la sede dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, sottolineando l’importanza di un monitoraggio continuo e approfondito.

Questo studio, aggiornato con cadenza triennale sin dalla sua prima pubblicazione nel 2018, affianca i rapporti annuali sullo stato di attuazione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC). L’obiettivo è duplice: da un lato promuovere riflessioni su scala locale e dall’altro favorire politiche territoriali mirate alla tutela dei diritti dei minori. L’analisi si basa su una serie di indicatori tematici raccolti da fonti ufficiali e disaggregati a livello regionale, evidenziando le diversità tra le aree del Paese.

I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia: i dati nelle Regioni con la mappa delle disuguaglianze territoriali

Il rapporto si articola in sette aree tematiche che affrontano aspetti fondamentali della condizione minorile, tra cui demografia, risorse economiche, povertà educativa e materiale, supporto familiare e molto altro. Ogni ambito include dati significativi per comprendere meglio le sfide che riguardano i giovani italiani. Tra i punti salienti:

  1. Dati demografici: Il calo della natalità è una tendenza trasversale. Nel 2024 il tasso di natalità è sceso a 6,4 nascite per 1.000 abitanti (era 6,8 nel rapporto precedente). Sardegna, Liguria, Molise e Umbria mostrano le percentuali più basse di minori rispetto alla popolazione totale, mentre le province autonome di Bolzano e Trento, insieme a Campania e Sicilia, registrano dati più incoraggianti.
  2. Risorse destinate all’infanzia: I finanziamenti dedicati ai minori rivelano una situazione di lieve miglioramento. Ad esempio, il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali è aumentato, passando da 382 milioni di euro nel 2020 a circa 386 milioni nel 2023. Tuttavia, permangono difficoltà nel definire in modo preciso i budget regionali destinati all’infanzia.
  3. Povertà materiale ed educativa: La povertà relativa tra i minori ha raggiunto il 22,2% a livello nazionale, con picchi in Calabria (44,9%) e Molise (42,1%). Anche la povertà educativa preoccupa: meno del 60% dei giovani pratica sport o legge nel tempo libero. Le regioni del Sud, come Campania e Sicilia, registrano i dati più bassi, mentre realtà come Trentino-Alto Adige si distinguono positivamente.
  4. Ambiente familiare: I Centri per la Famiglia sono aumentati, passando da 508 a 536, ma rimangono differenze significative nella distribuzione e nell’efficienza dei servizi tra le regioni. Questo ostacola una comparazione efficace delle misure di supporto alla genitorialità.

Sfide e opportunità

Nonostante i progressi, il rapporto evidenzia carenze strutturali nella raccolta sistematica di dati, specialmente per quanto riguarda i minori con disabilità e il fenomeno della violenza. Sono stati inclusi dati parziali, come quelli relativi agli alunni con bisogni educativi speciali (BES) e alle vittime di reati, ma è necessario uno sforzo maggiore per colmare queste lacune informative.

La lettura integrata del rapporto regionale e dei documenti annuali rappresenta uno strumento prezioso per comprendere le disparità territoriali e orientare interventi più mirati. Il Gruppo CRC invita le istituzioni locali a impegnarsi nella raccolta di informazioni più puntuali e nella promozione di iniziative sostenibili per garantire il benessere delle future generazioni.

In conclusione, il rapporto “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia” offre uno spunto di riflessione indispensabile per affrontare le disuguaglianze territoriali e costruire un futuro in cui ogni minore possa vedere garantiti i propri diritti, indipendentemente dal luogo in cui vive.

Il dossier

Qui il documento completo.

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