in arrivo 11 milioni dalla Regione

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Dalla sanità arrivano buone notizie per quanto riguarda il problema delle liste d’attesa. È un tema prioritario per le aziende sanitarie regionali che devono fare i conti con una carenza di personale che impedisce una programmazione adeguata delle visite e degli esami specialistici. Considerando però i numeri di dicembre 2024, il direttore Giuseppe Tonutti è riuscito a contenere i tempi di attesa con interventi specifici rivolti alle prestazioni di classe B da erogare entro 10 giorni.

Le prime visite

L’Asfo negli ultimi mesi è stato al centro dei riflettori per alcune difficoltà di accesso alle cure mediche. I pazienti si sono trovati a prenotare delle visite che sforavano i tempi massimi previsti dall’erogazione della prestazione. Molti si vedono costretti a rivolgersi ai privati mentre cresce il numero delle persone in Italia che rinuncia a curarsi per ragioni economiche. L’Asfo, con i fondi a disposizione, ha cercato di fare il possibile per ridurre le tempistiche e rendere il sistema più efficiente e sicuro per i pazienti. 

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Le misure adottate dall’azienda hanno già portato ai primi risultati considerando i dati e alle percentuali di partenza di dicembre 2023. In un anno, su quattordici prestazioni con priorità B, nove sono garantite entro i tempi previsti, ovvero dieci giorni. In miglioramento anche le altre visite anche se restano in zona rossa settori come la neurologia, la pneumologia, la gastroenterologia e l’enocrinologia. La strada è ancora lunga e in salita per le prestazioni di classe D e P, anche se bisogna segnalare alcune note positive per quanto riguarda le visite oculistiche, ginecologiche e otorinolaringoiatriche.

Gli esami specialistici

Stesso esito per le visite specialistiche dove le liste d’attesa sono migliorate nel caso delle prestazioni di priorità B. La Regione intende proseguire con ulteriori finanziamenti rivolti alle strutture sanitarie. L’Asfo, stando a quanto riportato dall’assessore regionale Riccardi, dovrebbe ricevere 11 milioni di euro in modo da intervenire su alcuni punti critici della sanità locale. 

“Alla luce dei risultati raggiunti, che evidenziano un’importante riduzione dei tempi di attesa e un misurabile contenimento delle liste di attesa, abbiamo deciso di anticipare le decisioni nazionali per continuare con l’azione incisiva avviata nel 2024. Con la recente delibera approvata dalla Giunta regionale saranno finanziati con 42 milioni di euro le attività di contenimento e recupero dei tempi e delle liste di attesa”, ha dichiarato l’esponente della giunta Fedriga.

I tempi di attesa per gli esami specialistici-2

Il finanziamento

L’assessore ha sostenuto che “in attesa del perfezionamento degli atti relativi al Piano nazionale per il governo delle liste d’attesa (Pngla) 2025-27, la Regione Friuli Venezia Giulia ha deciso di finanziare ulteriori azioni mirate per incidere su liste e tempi di attesa. Come indicato nello stesso documento, l’obiettivo è anche quello di contenere la fuga extraregionale”.

Gli Enti sanitari sono infatti tenuti a comunicare all’Azienda regionale di coordinamento per la salute (Arcs) e alla Direzione centrale salute i dati dei monitoraggi periodici che dovranno essere effettuati sulle proprie azioni rendicontando gli investimenti e i risultati conseguiti.  Se al 31 dicembre

2025, le aziende non avranno utilizzato tutti i fondi messi a disposizione, dovranno accantonarli in bilancio per la stessa finalità.

Nel dettaglio, il finanziamento aggiuntivo e ulteriore per il recupero e la riduzione delle liste d’attesa, pari a 30 millioni di euro, sarà ripartito fra gli enti del Sistema sanitario regionale (Ssr) nel seguente modo: 8.352.346,00 (Asfo), 10.781.111,00 (Asufc), 10.866.543,00 (Asugi) mentre le risorse dedicate al fabbisogno per il piano operativo per il recupero delle liste d’attesa, pari a 12.134.930,00 euro, vedranno così suddivise 2.917.494,00 (Asfo), 5.129.359,00 (Asufc), 3.688.085,00 (Asugi), 200.000,00 (Irccs Burlo) e 200.000,00 (Irccs Cro).

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Gli stanziamenti, pari a circa lo 0,4% del budget regionale, sono in linea con quelli precedenti e con quello nazionale. Molto più consistente invece il finanziamento aggiuntivo e ulteriore per recupero e riduzione liste d’attesa (42 milioni di euro) che integra e sostituisce quanto già previsto l’anno scorso, rappresentando una nuova linea di finanziamento con un incremento rilevante in termini assoluti (11,2 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente).

Gli interventi

Le aziende potranno inoltre, nell’utilizzo di questi fondi, utilizzare soluzioni del tutto personalizzate, progettate per far fronte a bisogni e necessità specifici. Gli interventi dovranno comunque tenere conto delle valutazioni e delle considerazioni emerse dall’Organismo Tavolo Tecnico nazionale.

Entrando nello specifico le Linee prevedono una gerarchizzazione per priorità degli interventi, inserendo nella priorità massima le prestazioni di ricovero ospedaliero per intervento chirurgico di elezione, le prestazioni di specialistica ambulatoriale e le prestazioni di ricovero ospedaliero per il trattamento di patologie oncologiche  in lista d’attesa al 31 dicembre 2023 e non ancora effettuate. In priorità 2 sono inserite la stessa tipologia di prestazioni non erogate e in lista d’attesa al 31 dicembre 2024. La priorità 3 invece riguarda le altre prestazioni in lista d’attesa dal 1° gennaio 2025.

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