Per i carburanti alla pompa continuano ad aumentare le medie nazionali dei prezzi sulla scia del giro di rialzi rilevato martedì 14 gennaio sui listini dei prezzi consigliati dei maggiori marchi. La benzina sfiora così quota 1,81 euro al litro in media nazionale self service (massimo dal 9 agosto), il gasolio supera quota 1,71 euro al litro (picco dal 28 agosto). Sulle autostrade, i prezzi sono in media pari a 1,9 euro al litro per la benzina self e a 1,82 per il gasolio self, rende noto Staffetta Quotidiana aggiungendo che Tamoil ha aumentato di due centesimi al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio.
I dati sui carburanti
La mappa qua sopra e il grafico di seguito, realizzati dall’agenzia di stampa Gea – Green economy agency ed editi da Withub, i dati sul valore medio settimanale dei carburanti del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e del ministero delle imprese e del made in Italy, mostrano la variazione dei prezzi dei carburanti nelle varie regioni in Italia. Bolzano si conferma il territorio con la media di prezzi più alta, soprattutto per quanto riguarda la benzina. Al contrario, per spendere meno bisogna andare nelle Marche.
Eppure scendono le quotazioni di prodotti raffinati
Staffetta quotidiana rileva che mentre il prezzo alla pompa cresce, dopo tre aumenti consecutivi, scendono mercoledì mattina le quotazioni dei prodotti raffinati. Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di martedì mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 1,807 euro/litro (+7 millesimi, compagnie 1,816, pompe bianche 1,788), diesel self service a 1,711 euro/litro (+8, compagnie 1,719, pompe bianche 1,692). Benzina servito a 1,944 euro/litro (+4, compagnie 1,990, pompe bianche 1,856), diesel servito a 1,848 euro/litro (+5, compagnie 1,894, pompe bianche 1,760). Gpl servito a 0,738 euro/litro (+1, compagnie 0,745, pompe bianche 0,729), metano servito a 1,467 euro/kg (+1, compagnie 1,471, pompe bianche 1,464), Gnl 1,444 euro/kg (+2, compagnie 1,446 euro/kg, pompe bianche 1,443 euro/kg). Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,903 euro/litro (servito 2,165), gasolio self service 1,815 euro/litro (servito 2,083), Gpl 0,869 euro/litro, metano 1,527 euro/kg, Gnl 1,580 euro/kg.
L’ultimo pacchetto di sanzioni alla Russia
Le quotazioni del petrolio in questo avvio di 2025 hanno proseguito nel trend di crescita iniziato già dalla fine dello scorso anno e che attualmente si è amplificato riportando le quotazioni del Brent sopra gli 81
dollari/barile, un livello che non si vedeva dalla fine dell’agosto scorso. Una ripresa in larga parte dovuta ai timori dei mercati per gli effetti dell’ultimissimo pacchetto di sanzioni del governo americano nei confronti della Russia, a detta di molti il più duro finora mai introdotto, che colpisce società come GazpromNeft e Surgutneftegaz, oltre una lista di 183 petroliere quasi tutte parte di quella flotta “ombra” che la Russia ha finora utilizzato per aggirare le sanzioni vigenti garantendosi introiti altissimi».
L’impatto sulle navi fantasma russe verso Cina ed India
Complessivamente, si stima che le sanzioni vadano a colpire un volume di petrolio russo pari a circa 1,5 milioni di barili/giorno trasportato appunto da queste navi “fantasma” principalmente verso Cina ed India che ora si trovano ad affrontare costi e rischi molto maggiori oppure a reindirizzare i propri acquisti verso altre aree (medio-orientali ed africane in particolare) con costi di trasporto più alti per la maggiore distanza. Inoltre, i dati di una riduzione dell’output petrolifero a dicembre, sia dei Paesi Opec sia della Russia, contribuiscono a fornire ulteriori elementi di supporto per la crescita delle quotazioni del barile. «I riflessi si sono scaricati anche sulle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati (benzina e gasolio) che dall’inizio dell’anno si sono apprezzati di circa 6 centesimi euro/litro, di cui circa 2 dovuti all’effetto cambio visto il progressivo indebolimento dell’euro nei confronti del dollaro. Un effetto ancora più evidente se il confronto si fa con il gennaio del 2024 quando le quotazioni in dollari/tonnellata sia di benzina che gasolio erano molto più alte di quelle attuali ma inferiori in euro/litro di 3-4 centesimi grazie ad un cambio decisamente più favorevole (1,09 rispetto all’1,02 attuale)», spiega Unem, l’associazione delle aziende che operano in Italia nei settori della raffinazione, della logistica, della distribuzione di prodotti petroliferi.
15 gennaio 2025 ( modifica il 15 gennaio 2025 | 17:33)
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