leggi obsolete e sanzioni eccessive

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 


Anche l’assessore regionale del Turismo, Franco Cuccureddu, ha condiviso il suo pensiero sul provvedimento relativo alla decadenza della presidente della Sardegna Alessandra Todde, esprimendo solidarietà e incoraggiamento per il lavoro svolto per modernizzare la regione. Ha sottolineato la complessità della questione legata ai rendiconti di spese elettorali, evidenziando le sanzioni pesanti previste anche per ritardi minimi.

Leggi obsolete e sanzioni eccessive

“I rendiconti sui bilanci dei partiti, dei candidati sono troppi, spesso inutili duplicazioni e creano parecchia confusione – afferma Cuccureddu -. Le stesse spese, infatti, vanno rendicontate alla Commissione di garanzia elettorale presso la Corte d’Appello, alla Corte dei Conti e alla Commissione di garanzia per i bilanci dei partiti, che ha sede presso la Camera dei Deputati. Le spese da rendicontare sono le stesse ma i termini, gli schemi di rendiconto e le procedure sono assai differenti. Le sanzioni, anche per semplici ritardi, sono pesantissime (anche centinaia di migliaia di euro oltre alla decadenza). Tutto ciò sembra fatto apposta per dissuadere i cittadini dall’impegnarsi direttamente nelle istituzioni, magari organizzando proprie liste”.

Cuccureddu ha poi richiamato l’attenzione sulle normative vigenti risalenti al 1993 e 1994, sottolineando la necessità di interpretare correttamente le leggi alla luce dei cambiamenti costituzionali avvenuti nel tempo. Ha evidenziato la mancanza di adeguamento delle norme sanzionatorie alle modifiche costituzionali, sottolineando l’importanza di un processo equo e trasparente che coinvolga tutte le parti interessate. Infine, ha sottolineato la complessità delle questioni in gioco, invitando a un’approfondita valutazione giuridica e istituzionale all’interno degli organi competenti.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Normative elettorali da rivedere

“La norma oggetto del provvedimento è la legge n. 515 del 1993 e la legge regionale n. 1 del 1994. Tali normative prevedono, in soli due casi (che non ricorrono nella fattispecie specifica) anche la sanzione della decadenza. I casi sono quelli della mancata presentazione del rendiconto delle spese elettorali (dopo formale sollecito) e lo sforamento delle spese massime previste – spiega Cuccureddu -. Quando è stata approvata la legge 515 il Presidente di Regione veniva eletto dal Consiglio e la sanzione della decadenza non implicava la decadenza dell’intero consiglio (quindi anche dei 59 consiglieri che hanno rendicontato ineccepibilmente le proprie spese elettorali) ma si prevedeva la surroga del consigliere (fosse anche il Presidente della Regione, eletto dal Consiglio)”.

L’assessore regionale del Trismo continua: “Nel novembre del 1999 è stata introdotta in Costituzione la previsione dell’elezione diretta del Presidente della Giunta regionale e, conseguentemente, del principio (simul stabunt, simul cadent) per il quale se viene meno il Presidente eletto decade l’intero Consiglio. Questa modifica costituzionale non è stata però seguita dall’aggiornamento di tutta la pregressa legislazione in materia, ad esempio di questa sanzionatoria sulle spese elettorali, che può così produrre effetti abnormi, se non interpretata in maniera corretta”.

“È evidente che un procedimento giudiziario/amministrativo nel quale si producono effetti che vanno a incidere significativamente sui diritti soggettivi di altri soggetti (i 59 consiglieri regionali se non addirittura tutti gli elettori sardi) dovrebbe essere loro comunicato e (sempre che non siano considerabili litisconsorti necessari) dovrebbero comunque avere la possibilità di partecipare a un procedimento che produce effetti giuridici diretti su di loro. Insomma, (al di là della rendicontazione delle spese effettuata dal partito piuttosto che dal candidato) la questione pone una serie di questioni interpretative che necessitano di attente valutazioni sul piano giuridico e dei rapporti fra istituzioni della Repubblica, che non ritengo possano essere svolte esaustivamente sui social, ma solo nelle sedi giudiziarie competenti e in quella specificamente prevista per trattare questi temi all’interno del Consiglio regionale: la Giunta per le elezioni”, conclude l’assessore Cuccureddu.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link