Regione, in Finanziaria aiuti alle famiglie per i prestiti

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Conto e carta

difficile da pignorare

 


Dentro c’è di tutto: dai fondi per la costruzione di nuovi dissalatori ai finanziamenti agevolati a fondo perduto gestiti dall’Irfis per la fusione delle micro, piccole e medie imprese. Dall’abbattimento degli interessi sui prestiti per acquistare beni non di lusso, voluto dal presidente della Regione, Renato Schifani, per aiutare i ceti meno agiati. E ancora, la riduzione dei compensi base e l’aumento per quegli amministratori delle società partecipate titolari di deleghe. Eccole alcune delle norme contenute nella bozza del maxiemendamento da oltre cento milioni che il governo ha distribuito ai deputati, dopo una giornata di stop and go.

Una Finanziaria dentro la Finanziaria

Una quarantina di pagine che hanno provocato non pochi mal di pancia nella maggioranza, perché le novità non sarebbero state discusse con i capigruppo ma scritte autonomamente dal governo, senza passare dalla commissione Bilancio. Norme, queste, che sommate all’altro maxiemendamento di circa 80 milioni destinato ad accontentare i desiderata dei deputati, fanno lievitare il totale dell’intera manovra (che da sola ammontava a circa 600 milioni) a circa 800 milioni.
La Finanziaria procede a ritmo lento. Dopo varie sospensioni d’Aula, Sala d’Ercole riesce ad approvare solo pochi articoli: tra cui quello voluto da Roberta Schillaci (M5S), che destina 250 mila euro alle federazioni sportive e discipline sportive riconosciute dal Comitato italiano paralimpico (Cip) per l’acquisto di protesi, carrozzine e altri ausili per atleti disabili. La norma, che originariamente prevedeva un contributo di 150 mila euro, è stata portata a 250 mila euro. Ecco le norme principali del maxiemendamento.

Prestiti al consumo, no interessi

Una delle norme volute da Schifani per venire incontro alle esigenze delle famiglie è quella che prevede lo stop degli interessi sui prestiti al consumo, da gennaio 2025 a dicembre 2026, per l’acquisto di beni durevoli non di lusso (come le automobili o gli elettrodomestici): 30 milioni in tutto, (15 per il 2025 e altrettanti per il 2026), per costituire un plafond nell’ambito del Fondo Sicilia, destinato alla concessione di contributi a fondo perduto per chi ha un Isee inferiore a 30 mila euro.

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Crisi idrica

Per contrastare la crisi idrica, sono previsti 20 milioni per cofinanziare progetti di partenariato pubblico-privato per la costruzione di nuovi impianti di dissalazione.

Misure a favore della crescita

Rispunta la norma destinata ad agevolare le aggregazioni tra imprese e favorire gli investimenti in Sicilia. Voluta dall’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, nella manovra di assestamento, era stata bocciata dall’Ars e prevedeva 30 milioni. Adesso sul piatto ce ne sono 12,5 milioni per il 2025, il cui plafond verrà gestito da Irfis, per concedere finanziamenti agevolati, non solo alle medie ma anche alle micro e piccole aziende.

Partecipate

Altra misura è quella legata ai compensi delle società partecipate. Vengono ridotte le indennità base di presidenti e consiglieri: risparmi che verranno utilizzati per le nuove figure previste dalla manovra: amministratori e consiglieri delegati con funzioni esecutive. Per i quali è previsto un aumento di 28 mila euro per le partecipate di fascia A, di 14 mila quelli della fascia B e di 7 mila per la fascia C. L’idea del governo è riformare il meccanismo di remunerazione dei presidenti, uniformandolo a quello delle statali. «Quello che leviamo da un lato lo recuperiamo per premiare coloro che assumono maggiore responsabilità nel risultato», spiega l’assessore Dagnino. Ma ci sono anche i bonus per gli amministratori delegati che raggiungono particolari obiettivi: previsti in tutto 500 mila euro. In particolare, 56 mila in più per la fascia A, 28 mila per la B e 14 mila per la fascia C. Infine, nel caso in cui l’amministratore unico e delegato ricopra anche le funzioni di direttore generale «può essere riconosciuto un ulteriore compenso di 45 mila euro».

Fondo povertà

L’obbligo per i beneficiari del reddito di povertà di svolgere lavori socialmente utili, nel maxiemendamento diventa solo una possibilità.

Comuni con parchi archeologici

Fondi per i Comuni nei quali si trovano Parchi archeologici: prevista la possibilità di incassare i proventi della vendita dei biglietti, fino a 600 mila euro. Un articolo che ha provocato malumori nella coalizione, perché a beneficiarne sarebbe soprattutto Taormina, retta dal sindaco e deputato Cateno De Luca. Accantonato, infine, ieri sera l’articolo sui precari dell’assessorato ai Beni culturali, in attesa di trovare la copertura finanziaria delle ore mancanti. «La loro stabilizzazione rappresenta uno degli elementi più importanti di questa manovra, soprattutto perché, dopo più di un ventennio, viene offerta loro la possibilità di essere assunti dentro la Sas. Una battaglia che personalmente conduco da 15 anni», spiega Marianna Caronia, di Noi Moderati.



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