“145 centri abruzzesi vedranno ridotto il contributo statale”

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“La riformulazione del fondo di solidarietà comunale si scarica sulle aree interne, aumentando la sperequazione dei territori. Sulla base delle stime effettuate dalla sezione abruzzese dell’associazione di Comuni Autonomie Locali Italiane sono 145 i comuni della nostra regione che vedranno ridotto il contributo dello stato centrale derivante dal fondo di solidarietà comunale. Come si può facilmente vedere dalla mappa, la maggior parte di questi è collocata nelle aree interne e montane. Si tratta di comuni che sono già a rischio di marginalizzazione e che dovranno pagare una rimodulazione di un fondo che a questo punto appare davvero poco solidale”, questo l’allarme lanciato da Ali Abruzzo.

“La riduzione riguarda, in particolare, la quota parte delle risorse destinate al finanziamento e allo sviluppo dei servizi sociali comunali, al potenziamento degli asili nido comunali e al potenziamento del trasporto scolastico di alunni con disabilità” continua l’associazione.

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Secondo il presidente di Ali Abruzzo Angelo Radica “si tratta dell’ennesimo preoccupante accanimento contro gli enti locali, cosa ancora peggiore è che in questo caso c’è una palese penalizzazione delle aree interne, di quei comuni che al contrario avrebbero bisogno di più fondi e più attenzioni. Si parla tanti di spopolamento ma poi all’atto pratico non si fa nulla per contrastarlo e ridare protagonismo ai nostri comuni. Abbiamo appena sventato il blocco del turnover che rischiava di paralizzare le nostre strutture amministrative, ma continuano a spuntare nuovi tagli”.

Per il direttore Alessandro Paglia è “difficile quantificare con certezza l’ammontare delle minori risorse, i continui aggiustamenti del sistema della finanza locale, figlio della legge sul federalismo fiscale del 2009, non hanno fatto altro che generare una instabilità cronica, con un quadro normativo incerto e in continuo cambiamento. Dal 2015 ha inoltre preso avvio l’applicazione di criteri di riparto di tipo perequativo, basati sulla differenza tra capacità fiscali e fabbisogni standard, per l’assegnazione di quote via via crescenti del Fondo, in un’ottica di progressivo abbandono della spesa storica. Dobbiamo spingere per attivare un confronto urgente con il governo nazionale, è un tema che non riguarda solo l’Abruzzo, per rivedere il modello della perequazione delle risorse ai Comuni. Questo è stato concepito oltre 15 anni fa e va reso efficace e adeguato ai tanti cambiamenti intervenuti. Il processo di federalismo fiscale avviato all’epoca dalla Lega Nord faceva leva sui livelli essenziali delle prestazioni a livello comunale, che tuttavia non sono mai stati definiti e quindi non sono mai state predisposte le risorse per soddisfarli, generando ambiguità sulle quali è dovuta intervenire la corte costituzionale nel 2023”.

Nonostante questo, sottolineano in Ali Abruzzo, si ripropone lo stesso schema con la legge sull’Autonomia differenziata, facendo affidamento sui Lep, Livelli essenziali di prestazioni, che dovrebbero stabilire standard minimi, con i quali tuttavia ci scontriamo da quasi venti anni, senza venirne a capo.

Questo l’elenco dei comuni che vedranno una probabile riduzione dei trasferimenti:

Abbateggio; Acciano; Aielli; Alanno; Ancarano; Arielli; Arsita; Ateleta; Atri; Bisegna; Bisenti; Bolognano; Bomba; Borrello; Brittoli; Bugnara; Bussi sul Tirino; Campo di Giove; Campotosto; Cansano; Canzano; Capestrano; Caporciano; Cappadocia; Carpineto della Nora; Carpineto Sinello; Casacanditella; Castel Castagna; Castel del Monte; Castel di Ieri; Castelguidone; Castelli; Castelvecchio Calvisio; Castelvecchio Subequo; Castiglione a Casauria; Castiglione Messer Marino; Castiglione Messer Raimondo; Castilenti; Celenza sul Trigno; Cellino Attanasio; Cermignano; Civitaluparella; Civitella Alfedena; Civitella Casanova; Cocullo; Collarmele; Colledimacine; Collelongo; Collepietro; Colonnella; Controguerra; Corfinio; Cortino; Corvara; Crognaleto; Dogliola; Elice; Fagnano Alto; Fallo; Fano Adriano; Fara Filiorum Petri; Fara San Martino; Farindola; Filetto; Fontecchio; Fraine; Furci; Gagliano Aterno; Gamberale; Gessopalena; Gioia dei Marsi; Gissi; Guilmi; Lama dei Peligni; Molina Aterno; Montazzoli; Montebello di Bertona; Monteferrante; Montefino; Montelapiano; Montenerodomo; Montereale; Navelli; Nocciano; Ofena; Oricola; Ortona dei Marsi; Ovindoli; Paglieta; Palombaro; Pennadomo; Pennapiedimonte; Pescina; Pescocostanzo; Pescosansonesco; Picciano; Pietracamela; Pietranico; Poggiofiorito; Pretoro; Quadri; Rapino; Rivisondoli; Rocca di Cambio; Rocca di Mezzo; Rocca Pia; Rocca Santa Maria; Roccacasale; Roccamontepiano; Roccaraso; Roccascalegna; Roccaspinalveti; Roio del Sangro; Sala Monferrato; Salle; San Benedetto dei Marsi; San Giovanni Lipioni; Santa Maria Imbaro; Sant’Eufemia a Maiella; Sant’Eusanio del Sangro; Sant’Eusanio Forconese; Scanno; Schiavi di Abruzzo; Scontrone; Scurcola Marsicana; Secinaro; Serramonacesca; Taranta Peligna; Tione degli Abruzzi; Tocco da Casauria; Torrebruna; Torricella Peligna;  Torricella Sicura; Tossicia; Treglio; Tufillo; Turrivalignani; Valle Castellana; Vicoli; Villa Celiera; Villa Santa Lucia degli Abruzzi; Villa Santa Maria; Villa Sant’Angelo; Villalago; Vittorito. 

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