“Norma”, Tajani a Catania per la prima del Bellini: «In Sicilia alberga la cultura»

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Il vicepremier: “La mia presenza un omaggio a questa terra bellissima e a uno dei più grandi artisti. Oggi a Caltagirone a ricordare Don Sturzo”. Tantissimi ospiti, ecco chi c’era

Si respira l’aria eccitante dell’evento davanti al Teatro “Massimo” Bellini di Catania. Le pettinature fresche di coiffeur delle signore in abito lungo fanno capolino incuriosite dalla piccola folla di fotografi, tv e stampa che attende l’ospite dell’inaugurazione della stagione lirica, ieri sera con “Norma” di Vincenzo Bellini, regia di Hugo De Ana, con protagonista Irina Lungu, opera salutata da grandi applausi finali.

“Ma chi deve arrivare?”

Qualcuno non resiste e chiede: ma chi deve arrivare? Poco dopo le 20.15 da un van scuro ecco scendere, elegante in smoking, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. «Per me è un grande piacere e un grande onore essere qui. E’ un omaggio a un grande artista catanese, con la sua opera più bella. Catania è una città straordinaria e colta, in cui si vede la bellezza, la stratificazione culturale dell’Isola. La dimostrazione che in Sicilia alberga la cultura, e non è un caso che il presidente della Repubblica in queste ore sia ad Agrigento. Sono qui per onorare l’opera del Cigno catanese», ha detto Tajani accompagnato tra gli altri, dal capogruppo di Fi al Senato, Maurizio Gasparri e dall’eurodeputato di Fi, Marco Falcone. Ad accoglierli il sindaco di Catania, Enrico Trantino, il sovrintendente Giovanni Cultrera di Montesano, la prefetta Maria Carmela Librizzi, il vicepresidente del Consiglio d’amministrazione del Teatro, Daniela Lo Cascio.

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Tajani a Catania da Hammamet

«Ho accetto con entusiasmo l’invito del sindaco Trantino e dell’onorevole Falcone e dei miei amici catanesi e siciliani – ha aggiunto – per rendere omaggio a questa terra bellissima e a uno dei più grandi artisti di questa terra. Oggi saremo a Caltagirone a festeggiare don Sturzo, un altro grande genio siciliano. La Sicilia è talmente ricca di personalità che bisognerebbe sempre stare qua».Tajani è arrivato a Catania da Hammamet (e appena poche ore prima era a Berlino) dove aveva partecipato alle celebrazioni per il venticinquesimo anniversario della morte di Bettino Craxi. «Uno dei grandi protagonisti della storia politica italiana e della politica estera italiana», commenta. Proprio ieri l’esordio da attore della politica di Ernesto Maria Ruffini, con Romano Prodi, all’appuntamento dei cattolici democratici, il segnale di movimenti al “centro”. «Il centro è Forza Italia – taglia corto il vicepremier – siamo noi il centro della politica, un grande partito cristiano. Altre iniziative mi sembrano molto velleitarie».

Le istituzioni nel palco reale

All’ingresso in teatro una folla di telefonini per foto e filmati di rito accoglie gli ospiti di questa stracolma ed elegante “prima” nel 190° anniversario della morte di Bellini, in memoriam del maestro Domenico De Meo. Poi tutti nel palco reale, in piedi per l’inno. Con in platea e nei palchi tanti a cantare con fervore. «Catania è una delle grandi città della lirica, sono ammirato dal Teatro – commenta il senatore Maurizio Gasparri – Bellini è un orgoglio non solo catanese ma italiano, fa parte della nostra identità. La lirica è una peculiarità del nostro Paese».«La presenza del vicepremier a Catania è un segnale di attenzione da parte del governo verso Catania e la Sicilia – aggiunge l’eurodeputato di Fi Marco Falcone, a teatro con la signora, Patrizia Biondo – oltre alla presenza istituzionale c’è quella di Forza Italia, dei suoi rappresentanti, la conferma di essere al servizio del territorio». Tra gli ospiti istituzionali, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno: «Il Bellini è un teatro protagonista del panorama nazionale e stasera è all’attenzione delle istituzioni nazionali, regionali e comunali. La presenza di Tajani inorgoglisce, la cultura è viva». «Un evento significativo, il Bellini è il nostro gioiello, un simbolo della cultura», sottolinea la prefetta Maria Carmela Librizzi.

Sfoggio di eleganza nel foyer

Nel foyer scivolano gli abiti sontuosi e i raffinati gioielli delle signore, quasi tutte in lungo, in velluto, lamè o taffetà croccanti, tante pellicce e paillettes alla moda, uomini in smoking d’ordinanza. In pizzo nero con gonna ampia, e spilla di brillanti d’epoca, la moglie del sovrintendente Lisa Majorana, eleganza contemporanea con giacca di paillettes argento e pantaloni neri per la moglie del sindaco, Tiziana Aloisio, l’ambasciatore Michele Valensise e la moglie Elena Di Giovanni (con splendidi orecchini di corallo), l’ambasciatore Armando Varricchio, Simonetta Cheli, la “signora dei satelliti”, a teatro con un gruppo di amici, «una serata unica che sottolinea il ruolo centrale della cultura in Italia», direttrice dell’Osservatorio della Terra e capo di Esrin, la sede italiana dell’Agenzia Spaziale Europea: «Raccogliamo dati essenziali per la lotta al cambiamento climatico, monitoriamo la sicurezza di siti sensibili e dall’alto osserviamo anche l’Etna», Alfonso Pecoraro Scanio (che ha origini di Alessandria della Rocca) ex ministro dei governi Amato e Prodi, che dalla cerimonia inaugurale con il presidente Mattarella di Agrigento capitale della cultura, si è spostato al Bellini; l’arcivescovo di Catania mons. Luigi Renna, il presidente della Corte di Appello di Roma, Giuseppe Meliadò, il presidente della Corte di Appello di Catania, Filippo Pennisi, il residente del Tribunale di Catania Francesco Mannino, il procuratore generale di Ragusa, Francesco Puleio con la moglie Domenica Motta, nominata da poco presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta, a docente universitaria Ida Nicotra, nota costituzionalista, in velluto verde, con il marito Felice Giuffrè, componente del Consiglio superiore della Magistratura, il procuratore aggiunto Fabio Scavone, l’avvocato dello Stato Angela Palazzo, Saverio Continella, Ad e dg di Baps, Paolo Valentino, firma autorevole del Corriere della Sera, accompagnato da Pietro Monacada, del nobile casato.

Catania In teatro corre voce che possa essere tra il pubblico anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli, ieri all’inaugurazione di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025. Voce infondata, ma c’è chi sussurra che oggi possa essere al Parco archeologico di Naxos.

Tantissimi ospiti per l’inaugurazione della stagione

E ancora, in un parterre fitto di ospiti, Francesca Longo, prorettrice dell’Università di Catania, Gian Luca Emmi, capo di Gabinetto della Provincia di Catania, Salvo Cocina, capo della Protezione civile in Sicilia, l’ex procuratore aggiunto di Catania, Marisa Scavo, magistrata impegnata sui diritti delle donne, prof. Salvatore Gruttadauria, chirurgo e direttore di un dipartimento dell’Ismett, il presidente del Consiglio comunale Sebastiano Anastasi, la presidente del Teatro Stabile di Catania Rita Gari Cinquegrana in nero lungo, Antonella Ferrara, direttrice artistica di Taobuk, Donatella Aprile, ex sovrintendente dei Beni culturali a Catania, l’avvocato Francesco Carpinato, Francesco Pennisi con la moglie, la signora Maria Nicotra, ex avvocato dello Stato, il grand’ufficiale Luigi Albino Lucifora, Emilio Randazzo con la moglie Cinzia Favara, in sofisticato bianco e nero, fondatori di Lad onlus a Catania, che sotiene i piccoli pazienti oncologici, Caterina Andò, responsabile della comunicazione del Bellini, tanti esponenti della politica siciliana, l’assessore comunale Massimo Pesce con la moglie Vera elegante in nero, il professore Giovanni La Via, ex assessore regionale ed eurodeputato, Fabio Granata. Un teatro blindato per l’occasione con rappresentanti di tutte le forze dell’ordine, rappresentate dal comandante provinciale della Guardia di Finanza, gen. Raimondo, dal comandante provinciale dei Carabinieri col. Altavilla, e dal vicario del questore, Giuseppe Anzalone. A far la guardia anche uno splendido “finanziere” a quattro zampe.

Gongola soddisfatto il sovrintendente Cultrera: «Bellini è di Catania e di tutto il mondo. La sua forza è la pace». E il sindaco Trantino: «Una magnifica serata di musica, con la presenza istituzionale del vicepremier e con tanti ospiti. Una ulteriore testimonianza del risveglio della città. Un altro passo della rinascita».

(Foto di Giacomo Orlando)COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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