Venerdì 17 gennaio, lo Spazio Hub di Treviglio ha ospitato una serata molto partecipata organizzata dal circolo locale del Pd, intitolata “L’Autostrada senza (con)senso”. L’evento ha raccolto un pubblico così numeroso che le sedie non sono state sufficienti per accogliere tutti i presenti. L’argomento centrale è stato il progetto dell’autostrada Bergamo-Treviglio, che sta per essere finalizzato ma continua a essere fortemente contrastato da associazioni, amministrazioni locali e gruppi di cittadini.
Moderati dalla segretaria del circolo, Mariagrazia Morini, diversi relatori hanno affrontato il tema da molteplici punti di vista, dimostrando, secondo le analisi presentate, l’inutilità e la dannosità dell’opera.
Tempi di percorrenza: una soluzione inefficace
Il primo intervento, a cura di Nicola Cremaschi di Legambiente, ha analizzato i tempi di percorrenza tra Treviglio e Bergamo, suddividendo la tratta in tre segmenti principali: da Treviglio a Verdello, da Verdello a Stezzano e da Stezzano a Bergamo.
Dai dati raccolti è emerso che:
- Il primo tratto (Treviglio-Verdello) non presenta problemi rilevanti.
- Il secondo tratto (Verdello-Stezzano) è definito “medio-problematico”.
- Il terzo tratto (Stezzano-Bergamo) rappresenta un vero “disastro”, con il traffico concentrato principalmente all’ingresso della città.
Cremaschi ha concluso sottolineando che l’autostrada non risolverebbe i problemi di traffico, poiché termina alle porte di Bergamo, lasciando irrisolto il nodo critico dell’ingresso in città. Un’analisi aggiuntiva sul tratto Dalmine-Bergamo ha rivelato una variabilità significativa dei tempi di percorrenza (da 9 a 25 minuti), a dimostrazione che il problema rimarrebbe invariato anche con la costruzione della nuova infrastruttura.
Il pesante impatto ambientale
L’attenzione si è poi spostata sulle conseguenze ambientali, illustrate da Michele Remonti, che ha evidenziato quanto l’autostrada danneggerebbe il territorio:
- Consumo di suolo: la Bergamo-Treviglio raddoppierebbe il consumo di suolo nella zona, già tra le più colpite in Lombardia e in Italia.
- Interferenza con il reticolo idrico: il tracciato attraverserebbe canali fondamentali come l’Adda-Serio, le rogge Vignola e Vailata, con un impatto economico aggiuntivo stimato in 200 milioni di euro solo per risolvere i problemi idrici generati dall’infrastruttura.
- Distruzione di aree protette: l’autostrada invaderebbe corridoi ecologici e aree protette, minacciando l’habitat di molte specie locali.
«Costruire questa autostrada in una zona già così compromessa è come scoprire l’acqua calda», ha commentato Remonti, evidenziando la gravità degli impatti sul territorio.
Costi fuori controllo: un paragone con la Brebemi
Sul fronte economico è intervenuto Francesco Lingiardi, che ha messo in evidenza l’aumento spropositato dei costi del progetto. Dal preventivo iniziale di 252 milioni di euro (esclusa IVA) del 2010, si è passati a 555 milioni, ovvero circa 35 milioni al chilometro.
Lingiardi ha poi confrontato la Bergamo-Treviglio con la Brebemi, un’opera analoga, recentemente criticata dall’Autorità di Regolamentazione dei Trasporti per la sua inefficienza. «Autostrade più corte di 180 chilometri, come questa, non sono sostenibili economicamente. La Bergamo-Treviglio non arriva neanche a un decimo di quella lunghezza», ha sottolineato.
La conta dei contrari: amministrazioni, associazioni e autotrasportatori
Nella parte conclusiva, il sindaco di Osio Sotto, Corrado Quarti, ha ricordato l’ampio fronte di opposizione all’autostrada, che include amministrazioni comunali come Osio Sotto, Levate, Stezzano, Ciserano e Osio Sopra, oltre a Confindustria e Coldiretti.
Anche la Federazione degli Autotrasportatori Italiani si è dichiarata contraria, chiedendo invece di migliorare la rete stradale esistente. Davide Beretta, del circolo Pd di Treviglio, ha sottolineato questo punto: «Sono proprio loro, che lavorano sulle strade ogni giorno, a suggerire interventi più sensati».
Infine, Erik Molteni, consigliere provinciale allo sviluppo territoriale, ha ribadito il proprio impegno contro il progetto, mentre Matilde Tura, capogruppo Pd in consiglio comunale, ha chiesto una migliore allocazione dei 146 milioni di fondi pubblici previsti per l’autostrada.
Una serata che rafforza l’opposizione al progetto
La serata ha evidenziato le criticità del progetto Bergamo-Treviglio, dimostrando come l’autostrada non risolverebbe i problemi di traffico, avrebbe un costo elevatissimo e genererebbe un impatto devastante sul territorio. Le numerose voci contrarie, tra cittadini, amministrazioni e associazioni, rendono evidente la necessità di una riflessione approfondita prima di procedere.
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