CONSIGLIO PAT * LAVORI POMERIGGIO: «MASSIMILIANO MAZZARELLA ENTRA NEL CDA DI TRENTINO DIGITALE (14 VOTI FAVOREVOLI / DUE SCHEDE NULLE / 15 BIANCHE)»

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19.14 – giovedì 16 gennaio 2025

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Screening mammografico, minori stranieri non accompagnati, carenza dei medici di base al centro della seduta pomeridiana.

Entra nel cda di Trentino Digitale, Massimiliano Mazzarella. La designazione votata dall’Aula del Consiglio Provinciale.

La seduta pomeridiana del Consiglio, con un vivace dibattito in aula, ha visto respinta la mozione presentata da Paola Demagri (Casa Autonomia) e Paolo Zanella (Pd) che chiedeva maggiori investimenti nei percorsi di integrazione e un incremento dei posti in strutture residenziali per i minori stranieri non accompagnati. Accolta all’unanimità la mozione proposta da Francesca Parolari (Pd), Paola Demagri (Casa Autonomia), dai consiglieri del Gruppo Campobase e Lucia Coppola (Avs), emendata su proposta dall’assessore alla salute, Mario Tonina, che prevede di valutare l’adeguatezza del modello organizzativo dello screening mammografico oggi attivo e di verificare una tecnologia screening più adeguata per la diagnosi precoce. Approvata anche la mozione che promuove l’uso del sensore per la misurazione della glicemia, presentata dalle consigliere della Lista Fugatti, Eleonora Angeli e Antonella Brunet.

Entra nel cda di Trentino Digitale, Massimiliano Mazzarella (14 voti favorevoli, due schede nulle, 15 bianche). La designazione, votata dall’Aula del Consiglio Provinciale, è arrivata su indicazione delle minoranze consiliari. Sull’incarico si è espressa in mattinata anche la prima Commissione, presieduta da Carlo Daldoss, con 3 pareri favorevoli, 2 astenuti, 2 contrari. Infine si è aperta la discussione sulla mozione proposta dalla consigliera Eleonora Angeli (Lista Fugatti) che prevede azioni volte a sopperire all’assenza del medico di base nella frazione di Pietramurata. nel Comune di Dro”, emendata con testo proposto dall’assessore Tonina.

Il dibattito in aula.

RESPINTA – Maggiori investimenti nei percorsi di integrazione e a incrementare i posti in strutture residenziali per i minori stranieri non accompagnati.

Il dibattito in aula della giornata è ripreso dalla mozione presentata da Paola Demagri (Casa Autonomia) e Paolo Zanella (PD) che impegna la Giunta a destinare maggiori investimenti nei percorsi di integrazione e a incrementare i posti in strutture residenziali per i minori stranieri non accompagnati. La mozione si riferisce in particolare ai minori ospiti dei Centri socio educativi che, giunti alla soglia dei 18 anni, desiderano proseguire il loro percorso attraverso studio o lavoro, o che siano comunque impegnati in un progetto di integrazione sul territorio. Ancora, l’esecutivo è invitato ad attivarsi per un ampliamento dei posti destinati alla categoria minori del Sistema di accoglienza e integrazione, in vista dell’apertura del bando nazionale nel 2025 (qui il comunicato della mattina).

Paolo Zanella (Pd) – Nel 2023 erano 71 i minori stranieri senza genitori

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Il consigliere evidenzia che i ragazzi a 18 anni difficilmente sono autonomi e la questione casa è rilevante. Nel 2023 erano 71 i minori stranieri senza genitori, 17 accolti nel sistema di integrazione e integrazione (sai) e gli altri nei centri socio educativi. Al compimento dei 18 anni non hanno un percorso dedicato. “Sono piccoli numeri e possiamo intervenire, per questo chiediamo due cose – ha detto Zanella – aumentare i posti nei centri socio educativi per richiedere il prosieguo amministrativo di accoglienza e aumentare i posti nel sistema di integrazione che a oggi sono solo 17”.

Chiara Maule (Campobase) – Un tema di interesse generale e non di parte

Per la consigliera è un tema di interesse generale e non di parte. “Questi ragazzi sono senza famiglia e che qui trovano un ente, una associazione, delle persone che hanno cercato di costruire un percorso personale di integrazione. Dopo questo periodo a 18 anni si trovano da soli. Dobbiamo fare la nostra parte come comunità. Se supportati possono diventare persone integrate, adulti integrati nella comunità”. Maule torna sulla mozione di ieri sullo ius scholae presentata da Coppola, ricordando che il consigliere Cia non ha partecipato al voto “perché su questi argomenti ci si divide sempre. Capisco il suo sfilarsi – ha sottolineato Maule – ma partendo da posizioni diverse invito a una capacità propositiva nel guardare ai minori non accompagnati”.

Lucia Coppola – Non facciamo finta che non esistano

Coppola dà piena condivisione alla mozione, ricordando le cronache dei migranti spesso drammatiche e invita a “non far finta che non esistano”.

L’assessora Giulia Zanotelli dà il parere negativo della Giunta.

Alle dichiarazioni di voto si scalda l’aula. Paolo Zanella sottolinea il “peso valoriale” della mozione e del parere negativo della maggioranza. “Si chiede che nei bandi SAI, gestiti con risorse dello Stato, si aprano più posti e che si possano seguire questi minori non fino ai 18 anni, ma fino ai 21 anni. C’è un grande bluff pur di non dire che si accolgono i migranti. Il no è una posizione ideologica”. Claudio Cia ribatte a un’espressione di Zanella: “Non siamo senza valori solo perché non assecondiamo una sua sensibilità”. Cosi Mirko Bisesti: “La minoranza ci invita a votare per opportunità economica. Non è una visione, non è una risposta. Questo è schiavismo. L’inverno demografico non si combatte con l’immigrazione clandestina”. Paolo Zanella intervenendo per fatto personale, respinge le accuse: “Non ho parlato di opportunità economica e forza lavoro, ma con grande rispetto di incontri di opportunità”. Walter Kaswalder chiede se è possibile sapere quanti dei ragazzi sostenuti dai percorsi poi si siano inseriti nella comunità, invitando a una commissione di studio. A Lucia Coppola che evidenzia il numero delle imprese straniere in contino aumento, risponde quindi Guglielmi puntualizzando “che le imprese straniere possono essere francesi, tedesche, slovacche. Vedo una narrazione romantica da parte di Coppola e Zanella”. Ancora, nel suo intervento, Andrea de Bertolini anticipa che non parteciperà al voto aggiungendo: “Non esiste ragione di invocare valori più o meno migliori, ma esistono principi giuridici. Si chiede di aggiungere un coefficiente economico maggiore, un aumento di impegno che esiste già. E’ provocatorio non accettare questo sforzo ulteriore”. Infine, a chiudere il dibattito la puntualizzazione di Chiara Maule: “si sta parlando non di ragazzi irregolari, ma regolari che hanno un’identità precisa”.

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MOZIONE RESPINTA (Si 12 voti – No 18 voti)

APPROVATA ALL’UNANIMITÀ’ – Il modello organizzativo diffuso di espletamento dello screening mammografico: collochiamo nelle Case delle Comunità territoriali questo importante servizio di prevenzione

La mozione di Francesca Parolari (Pd), Paola Demagri (Casa Autonomia), dei consiglieri del Gruppo Campobase, Lucia Coppola (Avs) ed emendata su proposta dell’assessore Mario Tonina nella parte di un adeguamento del modello organizzativo – è stata presentata dalla consigliera Francesca Parolari e impegna la Giunta provinciale a: verificare, in vista dell’approssimarsi della scadenza del contratto di leasing dei tomografi, la tecnologia di screening mammografico che risulta essere più appropriata per la diagnosi precoce; valutare l’adeguatezza del modello organizzativo dello screening mammografico oggi attivo in provincia di Trento, in termini di accesso e adesione con particolare riferimento a contesti territoriali periferici e situazioni di fragilità.

Claudio Cia – C’è carenza di personale, dovendo scegliere meglio puntare su servizi decentrati urgenti

Il consigliere del Gruppo Misto nel ricordare la sua contrarietà alla centralizzazione dei servizi sanitari su Trento e Rovereto voluta da una delibera dell’allora assessora di Borgonovo Re nel 2017 riflette sulla difficoltà di oggi nel tenere in funzione le apparecchiature di Trento e Rovereto per mancanza o carenza del personale. “Il linea di principio resto d’accordo nell’assicurare sul territorio qualità e servizi, ma, dovendo scegliere, meglio puntare su servizi che possono affrontare determinate urgenze sui territori”.

Lucia Coppola – Stiamo parlando di esami salva vita

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Cosi la consigliera: “Anche in questo caso stiamo parlando di esami salva vita. La prevenzione dello screening mammografico salva la vita. Delocalizzare gli strumenti diagnostici è fondamentale. Lo screening mammografico conviene rispetto ai potenziali rischi”.

Francesco Valduga – Tanti successi di guarigione, ma la differenza l’ha fatta la diagnosi precoce

Il consigliere apprezza la convergenza con l’assessore sulla mozione e distingue tra prevenzione primaria e secondaria. “Ci sono tanti parametri nel successo della guarigione di una patologia .- dice Valduga – e oggi stiamo avendo grandi successi con l’utilizzo di terapie e farmaci. Nonostante tutti questi sforzi di miglioramento terapeutico, dobbiamo ricordarci che la vera differenza nel cambiare la storia delle patologie oncologiche l’ha fatta la diagnosi precoce”. Valduga sui servizi decentrati invita a non vedere “nero o bianco nel garantire la prossimità, la qualità e la sicurezza”.

Stefania Segnana – Nel 2014 è stato tolto lo screening dalle valli per contenere costi, e migliorare gestioni e modelli organizzativi

Segnana evidenzia un passaggio della mozione che individua il cambio di rotta sul centrismo sanitario su Trento e Rovereto lasciando sguarnite le valli ripercorrendo alcune tappe. “Nel 2014 è stato tolto lo screening dalle valli per contenere costi e migliorare gestioni e modelli organizzativi. Nel 2019 è stato richiesto di riportare sul territorio il servizio di mammografia. Da uno studio era emersa un’adesione maggiore delle trentine alla mammografia, con il covid è stato tutto ritarato. Nel 2022 siamo riusciti ad ottenere ottimi risultati di adesione con l’attuale modello”.

Maria Bosin – Agevolare gli spostamenti sul territorio.

La consigliera si sofferma sul tema dei trasporti che devono agevolare gli spostamenti sul territorio, ed evidenzia come la tecnologia stia sempre più semplificando qualità e prossimità.

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Ad intervenire sugli emendamenti alla mozione l’assessore alla Sanità, Mario Tonina: “Vorrei che non passasse il messaggio che possa essere messo in discussione, ora, un sistema iniziato nel 2014 che ha tolto lo screening dalle valli. Servono verifiche e valutazioni. Voglio partire dal prevedere macchinari di altissima qualità. Ci vuole personale preparato e le difficoltà ci sono. Non ho trovato una disponibilità di spazi e personale, per abbassare da 50 a 45 anni lo screening mammografico. Arriveremo ad abbassare l’età a 49 anni. Avremo modo nel corso dell’anno, visto che la sperimentazione terminerà a fine 2025, di valutare con la struttura e con i tecnici i risultati”. Cosi Francesca Parolari: “Accelerare sui tempi della scadenza dei contratti dei tomografi ci permetterà di valutare la fattibilità un modello diffuso di screening”.

Nelle dichiarazioni di voto, Claudio Cia specifica che non si sta andando a chiedere un modello diffuso e decentrato di screening , “non si dice – sottolinea il consigliere – di mettere lo screening nelle valli, ma nel punto uno di valutare la tecnologia più efficace e nel punto due di valutare l’adeguatezza del modello organizzativo”. Francesco Valduga chiede in modo trasversale di non avere ideologie su alcuni temi come la sanità, la salute e la sicurezza. Non stiamo dicendo di correre verso un modello diverso, stiamo dicendo che il tempo ci mette a disposizione tecnologie che conciliano qualità e prossimità. Antonella Brunet ha sottolineato che è più importante la qualità della prossimità “bene che si guardi alla tecnologia per alzare il livello”. Anche il consigliere Christian Girardi si è soffermato sul tema della tecnologia sopratutto in campo sanitario. Lucia Coppola approva il punto di caduta raggiunto sulla mozione con gli emendamenti.

VOTAZIONE: APPROVATA ALL’UNANIMITÀ’ (si 30 voti)

APPROVATA – Promuovere l’uso del sensore per la misurazione della glicemia

Promuovere l’uso del sensore per la misurazione della glicemia per le persone affette da diabete di tipo 1, questo l’obiettivo della mozione presentata dalle consigliere della Lista Fugatti, Eleonora Angeli e Antonella Brunet. Nonostante i progressi nei dispositivi per la gestione del diabete, molti pazienti, affermano Brunet e Angeli, in particolare bambini e donne in gravidanza, non sono pienamente informati sui benefici e sull’accessibilità di questo sensore, che è fornito dal Servizio sanitario. Si richiede pertanto all’esecutivo di informare, attraverso i canali di comunicazione istituzionale e compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, la possibilità di consultare il medico per ricevere indicazioni sull’uso del sensore e di sensibilizzare gli specialisti diabetologi sulla prescrizione di questo dispositivo per i pazienti con diabete mellito di tipo 1.

Paolo Zanella (Pd)

Zanella ricorda la sua esperienza di lavoro con i bambini diabetici ricordando criticità e attenzioni che si devono avere.

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Paola Demagri (Movimento Casa Autonomista.Eu)

La consigliera osserva che se oggi qualcuno non può avere informazioni di base o reperire il materiale, è molto grave.

Ad intervenire l’assessore Tonina che da parere favorevole. Nelle dichiarazione di voto Paola Demagri, dice che la Giornata mondiale del diabete potrebbe essere occasione per stimolare l’uso del sensore piuttosto che altri presidi. Perplessità si manifestano sulla necessità di sensibilizzare gli specialisti diabetologi. Francesco Valduga propone la votazione per punti separati.

Premessa e punto 1 e poi votazione per il solo punto 2.

Votazione: APPROVATO

Premessa e punto 1 (si 25 e 5 non hanno partecipato)

Punto 2 (si 18 e 12 non hanno partecipano)

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DISCUSSIONE INIZIATA “Azioni volte a sopperire all’assenza del medico di base nella frazione di Pietramurata nel Comune di Dro”.

A partire da gennaio 2025, in seguito al pensionamento, la frazione di Pietramurata del comune di Dro si ritrova senza medico di base. La mozione, emendata su proposta dell’assessore Tonina, della consigliera della Lista Fugatti Eleonora Angeli, chiede, insieme all’Azienda provinciale per i servizi sanitari, di verificare possibili soluzioni per garantire una presenza ambulatoriale anche ricercando medici già inseriti nella zona ovvero prevedendo nel prossimo bando la ripubblicazione di una zona carente presso il Comune di Dro con indicazione di sede ambulatoriale principale nella frazione di Pietramurata. Angeli ha ricordato che a marzo verrà pubblicato un bando per l’ambulatorio medico.

Roberto Stanchina (Campobase) – Un problema che riguarda anche altre zone

Il problema dei medici di base è sentito in tantissime zone, evidenzia Stanchina, che chiede garanzia di attivazione anche per le altre zone.

Michela Calzà (Pd) – Relegare il tema solo al Comune di Dro è pretestuoso,

Relegare il tema solo al Comune di Dro è pretestuoso, osserva la consigliera. “Ho chiamato Apss per sentire i servizi, non serve una mozione per aprire un bando che mi hanno detto con procedura già in atto”. Per Calzà c’è una carenza generale di medici e chiede di ampliare il raggio di azione non solo su Pietramurata ma su tutto il Trentino.

Ad intervenire l’assessore Tonina. L’assessore ha ricordato di aver ricevuto una delegazione di cittadini di Pietramurata che hanno consegnato le 613 firme raccolte in calce a una petizione promossa al fine di garantire una continuità alla presenza dell’ambulatorio medico della frazione. La mozione emendata va in questo senso, prevedendo nel prossimo bando la ripubblicazione di una zona carente presso il Comune di Dro con indicazione di sede ambulatoriale principale nella frazione di Pietramurata.



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