Il biometano e le fake news al centro dell’incontro di mercoledì sera, ad Ariano nel Polesine. Un momento informativo organizzato dall’amministrazione comunale con il supporto delle aziende Femogas e Snam.
L’evento ha rappresentato un momento di confronto sul tema con l’obiettivo di fare chiarezza su impianti esistenti, progetti futuri e l’impatto ambientale di queste tecnologie. L’assemblea pubblica coordinata dal consigliere Sandro Vidali, affiancato dal sindaco Luisa Beltrame, nata da una proposta del gruppo consiliare di minoranza “Siamo Ariano”, rappresentata dal consigliere di minoranza Alex Fecchio, è stata scelta come strumento più inclusivo per garantire trasparenza e permettere ai cittadini di ottenere informazioni dirette.
L’attenzione si è concentrata su tre punti principali: la conversione di un impianto di biogas in biometano, il possibile raddoppio dello stesso e le voci sulla costruzione di un nuovo impianto in via Brenta. Su quest’ultimo aspetto l’amministrazione ha chiarito che non esistono progetti attivi o autorizzazioni in corso, confermando la decadenza di una richiesta presentata nel 2024. L’incontro ha evidenziato le opportunità offerte dal biometano, una tecnologia che consente di trasformare rifiuti organici in energia pulita e fertilizzanti per l’agricoltura.
L’ingegner Marco Gianni e la dottoressa Sabrina Pizzalunga in rappresentanza di Snam hanno presentato il progetto di conversione dell’impianto e i vantaggi dal punto ambientale del processo di digestione anaerobica, cuore della produzione di biometano, che garantirà la generazione di digestato, un fertilizzante ricco di sostanze organiche benefiche. Tuttavia, il rispetto delle specifiche tecniche per le matrici in ingresso e l’aderenza ai piani di alimentazione sono fondamentali per garantire la sostenibilità e la sicurezza del processo.
L’ingegner Stefano Svegliado, Ceo di Femogas, l’altro impianto esistente nel territorio di Ariano inaugurato nel mese di aprile 2024, ha ribadito il proprio impegno nel dialogo con residenti, enti autorizzativi e associazioni ambientaliste, come Legambiente. I cittadini presenti in massa all’incontro, hanno sollevato perplessità e paure.
Tra i temi ricorrenti l’aumento del traffico pesante generato dall’attività degli impianti che rischia di compromettere la viabilità locale e aggravare lo stato delle strade, già messe a dura prova dal continuo passaggio di mezzi carichi. A ciò si aggiunge il problema dell’impatto ambientale, in particolare gli odori sgradevoli provenienti dalle vasche di stoccaggio della pollina e dai processi industriali. Queste criticità sono state esposte con fermezza, chiedendo risposte concrete e soluzioni durature.
Femogas ha ribadito il proprio impegno nel mantenere un dialogo continuo con le autorità, le associazioni ambientaliste come Legambiente, presente alla serata con il presidente regionale Luigi Lazzaro, e i residenti. Questo confronto costante viene considerato dall’azienda uno strumento essenziale per individuare le criticità e attuare miglioramenti mirati nei processi operativi.
Per affrontare il problema degli odori, Femogas ha spiegato come l’adozione di tecnologie avanzate, come la copertura delle vasche di stoccaggio, possa contribuire a ridurre significativamente l’impatto olfattivo. In merito alla questione del traffico, l’azienda ha sottolineato l’importanza di ottimizzare la logistica e di valutare soluzioni che riducano il carico sulle infrastrutture locali, considerando anche collaborazioni con le amministrazioni per migliorare la gestione delle strade.
L’azienda ha posto l’accento sull’importanza della trasparenza e del rispetto delle regole come base per la propria attività. Femogas si è detta disponibile a confrontarsi con tutte le parti interessate, garantendo che i propri impianti operino nel pieno rispetto degli standard autorizzativi e delle esigenze del territorio. L’incontro ha evidenziato l’importanza di un dialogo costruttivo tra istituzioni, aziende e cittadini per affrontare le sfide legate all’innovazione e allo sviluppo tecnologico. Femogas e Snam hanno ribadito il loro impegno a garantire soluzioni sostenibili, con l’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali e migliorare la convivenza con il territorio, mostrando che la collaborazione è la chiave per costruire un futuro più sostenibile per tutti.
Sulle obiezioni di un inquinamento odoroso nei pressi dell’azienda, Svegliado ha garantito che interverrà nelle prossime settimane alla copertura delle vasche di stoccaggio della pollina e questo ridurrà notevolmente gli odori molesti, migliorando la qualità ambientale. Svegliado ha inoltre evidenziato che, sebbene l’Italia sia ancora arretrata rispetto ad altri paesi europei nel premiare le buone pratiche di riduzione delle emissioni di Co2, il biometano prodotto da Femogas è destinato al settore dei trasporti, contribuendo così alla transizione verso una mobilità più sostenibile.
emogas si è impegnata a proseguire nel confronto con la comunità locale, mantenendo trasparenza e collaborazione al centro delle proprie attività. In un contesto globale in cui la riduzione dell’impronta di carbonio è una priorità, Ariano nel Polesine potrebbe diventare un esempio virtuoso di innovazione e sostenibilità.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link