PERUGIA – I numeri ufficiali pubblicati sugli organici delle scuole umbre parlano chiaro. Rispetto al precedente, l’anno scolastico 2024-2025 conta quasi 2.500 studenti in meno. Un calo, per la precisione il conteggio si assesta su 2.485 unità, che piazza l’Umbria in linea con la tendenza nazionale. Il calo demografico, in questa fase, ha il suo impatto maggiore nel basso, con il picco attualmente concentrato sulle scuole primarie. Ma la denatalità, è questione di poco tempo, sta per avere effetti anche su medie e superiori. Ecco il punto a pochi giorni dall’avvio delle iscrizioni per l’anno scolastico 2025-2026, previste dal 21 gennaio al 10 febbraio.
Il quadro emerge dall’organico di fatto della scuola umbra. Quello che deriva, per intenderci, dalle modifiche che l’organico di diritto può subire dopo la scadenza delle iscrizioni da parte degli studenti. A conti fatti, all’inizio dell’anno scolastico 2023-2024 le province di Perugia e Terni, dall’infanzia alla scuola secondaria di secondo grado, contavano rispettivamente 84.518 e 26.312 studenti. Quest’anno la situazione vede una flessione di 1.796 studenti sula provincia di Perugia (ora con 82.722 studenti) e 689 in quella di Terni (25.623 al momento). L’Umbria, nel giro di pochissimo, è quindi passata dall’avere sui banchi 110.830 studenti a 108.345.
Un segno negativo, di conseguenza, si riscontra nel conteggio delle classi. Queste, confrontando l’anno scolastico in corso ed il precedente, sono 56 in meno: si è passati da 5.653 a 5.597. Anche in questo caso le scuole della provincia di Perugia hanno registrato una flessione maggiore di 39 classi, mentre nel Ternano ne sono “scomparse” 17.
Entrando ancor più nel dettaglio, i numeri raccontano che la flessione maggiore sta interessando il mondo della scuola Primaria. Il saldo è in negativo con 1258 studenti in meno: l’anno scolastico in corso conta 31.344 alunni, quello precedente ne aveva visti seduti in aula 32.602. Per numero di istituti e popolazione residente, è la provincia di Perugia a registrare ovviamente il divario maggiore, con una riduzione di 873 bambini frequentanti le primarie del territorio (che ad oggi registra 24.132 alunni). Più lieve la flessione di Terni e provincia, dove il calo è di 385 bambini.
La riduzione di studenti, si diceva, parte dal basso. Rispetto alle primarie, è più lieve il saldo negativo per l’infanzia, che comunque ha fatto registrare un divario di 480 bambini tra l’anno scolastico precedente e quello in corso. Non è ancora a questo livello, ma si avvicina di molto, il bilancio per le scuole secondarie di primo e secondo grado. Le medie hanno perso in poco tempo 394 studenti. In questo caso lo scostamento tra le province di Perugia e di Terni è molto ridotto: -218 e -176. Al momento sono 22.405 i ragazzi totali. Poco più della metà di quelli che invece frequentano le scuole superiori, dove la riduzione tra anno scolastico 2023-24 e 2024-25 è di 353 unità. Quasi tutta concentrata su Perugia e provincia, visto che a Terni, secondo i dati disponibili, la flessione è stata di soli 10 studenti (mentre per Perugia di 343).
L’analisi dei numeri fa emergere anche altro. Ad esempio, che è ancora in crescita il numero di alunni con disabilità. A livello generale, si registra un +201 mettendo a confronto il numero complessivo dell’anno scolastico precedente (5.181) con quello dell’attuale (5.382). Scansionando i vari gradi, l’unica mini flessione c’è all’infanzia, dove il calo per Terni e provincia (-18) fa da contraltare a Perugia (+14) portando il bilancio totale a -4 studenti. Negli altri gradi di istruzione, si registra un aumento generale. La primaria con +62 alunni disabili (tutti della provincia di Perugia), la secondaria di primo grado con un aumento di 22 studenti (18 solamente su Terni e dintorni), mentre sono 21 alle scuole superiori (7 nel Perugino e 14 nel Ternano).
Vale la pena di guardare, su questo aspetto, la colonna dei dati relativa ai prof di sostegno. Nella grande pattuglia di 15.499 docenti (il dato è quello generale per l’Umbria), se ne contano 4.432 di sostegno, con un aumento rispetto al precedente anno scolastico. Le cattedre dei posti comuni sono assolutamente stabili a novemila e cinquecento (9.509 per la precisione).
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