La bonifica e l’eliminazione del campo Rom di via Cupa Perillo salvaguardando la dignità di chi vi risiede – siamo a Scampìa – la riqualificazione del Rione Berlingieri qui l’area è quella di Secondigliano non lontano da Scampia; e sempre a Secondigliano il recupero della piscina ormai abbandonata da due lustri. La spesa complessiva è di circa 80 milioni di cui una cinquantina li metterà Palazzo Chigi. Con lavori, o almeno l’apertura dei cantieri, che dovrebbero partire in primavera e chiudersi nel giro di una paio di anni.
Tempi addirittura sotto la media europea grazie a “Poteri speciali” di tipo commissariali conferiti a Fabio Ciciliano – Capo della Protezione civile – ma commissario a Caivano dove con i poteri speciali, sostanzialmente deroghe su vari livelli, è nato il cosiddetto “Modello Caivano”. Che in buona sostanza significa la presenza dello Stata in maniera massicci a anche sotto forma di pubblica sicurezza. Di questo ieri si è parlato nel vertice a Palazzo Chigi che è durato un’oretta. Al tavolo con Ciciliano il sindaco e presidente dell’Anci Gaetano Manfredi, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e il ministro per lo Sport Andrea Abodi. E il prefetto Michele Di Bari. Invitati e presenti il vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola e i due assessori Bruno Discepolo (Urbanistica) e Lucia Fortini che in Regione ha la delega alla scuola e alle politiche sociali e giovanili. I giocatori in questa partita – tuttavia – sono il Governo con Ciciliano, la Protezione civile metterà i fondi e sarà la stazione appaltante e i Comuni. Distinguo importanti perché è materia delicata quella dei “poteri speciali” del Governo su pezzi di città.
Il clima però è sereno perché le regole sono chiare e sono legate al filo rosso della sinergia istituzionale. Ci ha messo del suo Mantovano, trovando terreno fertile in Ciciliano e in Manfredi, a sgombrare il campo da ogni equivoco. «Questi interventi – trapela dal ragionamento del Sottosegretario – si rifanno assolutamente al “Modello Caivano” ma non sono interventi di sicurezza, piuttosto di riqualificazione. Questa è la cornice. Cercheremo di trasformare, con la riqualificazione, questi luoghi in luoghi di inclusione sociale e gli impianti sportivi sono un pezzo importante». Di qui la presenza di Abodi esattamente come a Caivano. Quella di Manfredi come Anci invece – prima ancora che come primo cittadino di Napoli – è servita a rassicurare sul tema che i sindaci saranno protagonisti nelle loro città, il dividendo politico poi ciascuno lo gestirà a modo suo.
Del resto, Manfredi in maniera pragmatica, con l’allora ministro Raffaele Fitto e naturalmente la Premier Giorgia Meloni, ha portato a casa 1,2 miliardi per restituire Bagnoli ai napoletani e al Paese dopo 30 anni di fallimenti. Un percorso netto, fatto in grande serenità e chiusosi proprio a Bagnoli dove alla cerimonia hanno partecipato insieme agli esponenti del Governo tutte le componenti politiche e amministrative della città. Nella sostanza c’è il “Modello Caivano”, ma anche il “Modello Bagnoli” questa la cifra del vertice a Palazzo Chigi.
Tre interventi pesanti per cercare di togliere le stimmate di inferno metropolitano a due pezzi di città ce fanno da anello tra il capoluogo e la sterminata area metropolitana. La riqualificazione delle case di edilizia popolare del Rione Berlingieri a Secondigliano che prevede, accanto a interventi sulle abitazioni, che vanno rifatte, anche una rigenerazione urbana dell’area con la realizzazione di verde urbano e attrezzature sportive. Lo smantellamento del campo Rom di Cupa Perillo a Scampia e la riqualificazione dell’area con la realizzazione degli svincoli dell’asse perimetrale di Scampia e di aree a verde. Quindi l’intervento di recupero della piscina di Secondigliano. Al tavolo, il sindaco ha già presentato i progetti di fattibilità per il rione Berlingieri e per Cupa Perillo. E visti i poteri speciali la possibilità di accelerare e partire in primavera non è campata in aria. Sul fronte delle risorse si è complessivamente su uno stanziamento di 70-80 milioni di cui circa 40 per il rione Berlingieri e 30 milioni per Cupa Perillo. Di cui la metà già disponibili tra fondi assegnati alla Prefettura di Napoli e fondi della Città metropolitana. La restante quota per la piscina di Secondigliano. Ciciliano metterà tra i 40 e i 50 milioni. A breve la stessa squadra si ritroverà di nuovo a Palazzo Chigi per la «costituzione del tavolo tecnico affinché le procedure necessarie possano partire quanto prima».
Non solo Napoli perché sono 7 le periferie individuate in tutto il Paese su cui opererà, con poteri speciali, la struttura commissariale guidata da Ciciliano. Le aree individuate sono Rozzano in Lombardia, il quartiere Alessandrino-Quarticciolo di Roma, appunto Scampia-Secondigliano a Napoli, Orta Nova (Foggia), Rosarno-San Ferdinando (Reggio Calabria), il quartiere San Cristoforo di Catania e il quartiere palermitano di Borgo Nuovo. Nel complesso, sono stati stanziati 180 milioni da utilizzare in 3 anni.
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