Parcheggio multipiano di San Pietro, problemi al livello -1

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Il parcheggio multipiano di San Pietro, noto per far parte dell’ambizioso progetto PUC 1, continua a rappresentare un nodo critico per la città di Gubbio. Partita nel lontano 2007, sotto la guida dell’allora sindaco Orfeo Goracci, l’operazione urbanistica si è trasformata in una delle più controverse della storia locale. Ad oggi, tra ritardi, costi lievitati e problemi strutturali, la sua ultimazione è ancora lontana. L’ultimo ostacolo riguarda il livello -1 della struttura, che sembrerebbe non rispettare le normative sull’altezza minima richiesta.

Secondo le segnalazioni, il livello -1 del parcheggio avrebbe un’altezza di soli 205 centimetri, inferiore ai 210 centimetri previsti dalle normative di sicurezza per strutture destinate a box auto e parcheggi pubblici. Questa discrepanza, se confermata dalle verifiche tecniche, potrebbe portare a conseguenze significative: dall’impossibilità di rendere operativo quel piano fino alla possibile interdizione al pubblico.

Il problema non è solo tecnico ma potrebbe avere ripercussioni legali. La Procura della Repubblica di Perugia e la Corte dei Conti dell’Umbria potrebbero essere coinvolte per verificare eventuali responsabilità nella gestione dei fondi pubblici destinati al progetto e nell’approvazione delle soluzioni progettuali adottate.

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Il progetto del parcheggio multipiano di San Pietro ha visto un susseguirsi di complicazioni fin dall’inizio. L’inaugurazione del livello -2, avvenuta il 22 dicembre 2016 sotto l’amministrazione del sindaco Filippo Mario Stirati, sembrava un passo avanti. Con 110 posti auto e un investimento di 1,4 milioni di euro, quella fase aveva rilanciato le speranze per il completamento dell’intera struttura.

Il parcheggio multipiano di San Pietro prevedeva al livello -1 realizzazione di box auto

L’obiettivo era proseguire con la realizzazione di box auto privati nel livello -1, una soluzione pensata per generare entrate e rendere sostenibile il progetto. Tuttavia, questa idea è stata abbandonata nel tempo, lasciando quel piano in una sorta di limbo progettuale.

Oltre ai problemi strutturali, il parcheggio è diventato un bersaglio costante di vandalismi. Estintori scaricati, scritte sui muri, attrezzature danneggiate e persino atti di sfregio come deiezioni umane: la struttura è esposta a continue incursioni a causa della totale assenza di videosorveglianza. L’aggressione al capo cantiere della ditta Ricci Srl, avvenuta di recente, è solo l’episodio più grave di una lunga serie di incidenti che testimoniano l’urgenza di interventi per garantire la sicurezza.

La mancanza di un sistema di telecamere di sicurezza, nonostante fosse previsto, aggrava ulteriormente la situazione. La struttura, progettata per essere un elemento strategico per la mobilità cittadina, rischia invece di diventare un esempio lampante di inefficienza e cattiva gestione.

Il problema dell’altezza al livello -1 potrebbe sollevare questioni legali legate alla conformità del progetto alle normative vigenti. In Italia, i regolamenti edilizi per i parcheggi e i box auto sono rigorosi, in particolare per quanto riguarda l’altezza minima, che deve garantire l’accesso sicuro dei veicoli e l’adeguata ventilazione.

Le conseguenze del mancato rispetto delle normative vigenti

Il mancato rispetto di queste norme potrebbe portare a conseguenze serie:

  • Interdizione al pubblico: Il livello -1 potrebbe essere dichiarato non utilizzabile fino a quando non verranno apportate modifiche strutturali.
  • Contenziosi legali: Le autorità competenti potrebbero indagare per accertare eventuali responsabilità nella progettazione e nella realizzazione dell’opera.
  • Sprechi di denaro pubblico: La necessità di interventi correttivi potrebbe comportare ulteriori costi a carico del Comune, aggravando il bilancio di un progetto già pesantemente oneroso.

Nonostante tutto, il completamento del parcheggio multipiano di San Pietro rimane una priorità per l’amministrazione comunale. L’opera, concepita come parte integrante del piano urbano complesso (PUC 1), è strategica per la gestione della mobilità e per l’accessibilità al centro storico di Gubbio. Tuttavia, le criticità emerse rendono evidente la necessità di una revisione approfondita del progetto e di un piano d’azione per affrontare i problemi attuali.

Il Comune dovrà anche ripensare alla gestione della sicurezza, implementando sistemi di videosorveglianza e adottando misure preventive contro i vandalismi. Solo così sarà possibile restituire dignità e funzionalità a una struttura che, nelle intenzioni originali, doveva rappresentare un esempio di innovazione urbanistica.

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L’indignazione dei cittadini e degli operatori locali

La situazione ha suscitato l’indignazione di molti cittadini e operatori locali, che vedono nel parcheggio di San Pietro un simbolo delle difficoltà amministrative della città. I social media sono diventati il luogo principale di confronto, con molti utenti che criticano la gestione del progetto e chiedono maggiore trasparenza da parte delle autorità.

Anche i consiglieri comunali di opposizione hanno sollevato interrogazioni sull’andamento dei lavori e sulla gestione dei fondi pubblici. «Non possiamo continuare a investire risorse in un progetto che sembra non avere fine e che presenta problemi strutturali così gravi», ha dichiarato un consigliere durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale.

Il parcheggio multipiano di San Pietro, nato come un’opportunità per migliorare la mobilità urbana, rischia di diventare un monumento allo spreco e alla cattiva gestione. Tra problemi strutturali, vandalismi e mancanza di sicurezza, la strada per il completamento dell’opera appare ancora lunga e tortuosa.

Per il la nuova Giunta Fiorucci, la sfida è duplice: da un lato, trovare soluzioni immediate per rendere operativo il parcheggio; dall’altro, ricostruire la fiducia dei cittadini dimostrando un impegno concreto nella gestione delle risorse pubbliche.



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