Il biltong di struzzo? Il futuro del cibo proteico, anche in Italia: la sfida di Marcella Manghi, CEO di Qina

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In un mercato sempre più orientato verso alternative alimentari innovative – ricorderete di certo l’introduzione della farina di insetti per alcune preparazioni, oppure le sperimentazioni sul risbo o la carne sintetica – c’è chi ha pensato di mettere a disposizione dei consumatori una proposta unica: parliamo del biltong di carne di struzzo, uno snack proteico e sostenibile che affonda le sue radici nella tradizione Sudafricana e risponde alle esigenze di chi cerca un’alimentazione equilibrata e variegata.

La “sfida” di portare in Italia questo alimento è di Marcella Manghi (in foto), founder di Qina, il brand con il quale ha scelto di introdurre nel mercato nostrano una soluzione nuova e sorprendente, che combina tradizione e modernità, offrendo un’alternativa nutriente ai cibi proteici più comuni.

E proprio lei ha raccontato a F-Mag la sua sfida.

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Cosa l’ha spinta a fondare Qina e perché ha scelto proprio il biltong di struzzo come prodotto di punta?
“Qina nasce dalla mia passione per il Sudafrica, scoperto 25 anni fa durante il viaggio di nozze. Questo Paese mi ha affascinata non solo per i suoi paesaggi mozzafiato, ma anche per la sua cultura culinaria unica. Il biltong di struzzo è un alimento tipico di quella regione, consumato quotidianamente, ed è estremamente salutare, proteico e versatile. Ho deciso di proporlo in Italia come snack alternativo alle classiche barrette proteiche dolci, offrendo un’opzione innovativa e salutare“.

Quali sono stati i principali ostacoli che ha affrontato nel portare un prodotto così di nicchia in Italia?
“Il principale ostacolo è stato il confronto con la cultura gastronomica italiana, unanimemente considerata una delle migliori al mondo. Questo comporta una certa diffidenza iniziale verso prodotti provenienti da altre tradizioni culinarie. Per far accettare un alimento così diverso, sono necessari tempo, educazione e comunicazione efficace”.

 In che modo Qina garantisce l’autenticità e la qualità della carne di struzzo che importa dal Sudafrica?
“Collaboriamo con un fornitore sudafricano di primissimo livello, certificato per garantire standard di qualità eccellenti. Ho costruito con lui una relazione diretta, incontrandolo più volte, e ci avvaliamo di un sistema di spedizione aerea rapido ed efficiente per preservare la freschezza del prodotto. Questa partnership si basa sulla fiducia e sulla condivisione di valori comuni legati alla qualità e all’autenticità”.

Marcella Manghi | F-Mag Il biltong di struzzo? Il futuro del cibo proteico, anche in Italia: la sfida di Marcella Manghi, CEO di Qina

Quali sono le differenze tra il biltong tradizionale sudafricano e quello offerto da Qina?
“Non ci sono differenze: questo è il nostro punto di forza! Qina è il primo brand in Italia a offrire l’autentico biltong di struzzo sudafricano, realizzato secondo la ricetta tradizionale. Il prodotto arriva direttamente dal Sudafrica, garantendo ai consumatori un’esperienza autentica al 100%”.

Che feedback ha ricevuto finora dai consumatori italiani sul biltong di struzzo?
“I feedback sono stati molto positivi. I consumatori apprezzano la salubrità del prodotto, la praticità (si può consumare ovunque e ha una lunga durata anche dopo l’apertura) e il gusto inconfondibile. Il nostro biltong è particolarmente apprezzato da chi presta attenzione all’alimentazione, all’allenamento e alla propria salute”.

Pensa di ampliare la gamma di prodotti di Qina o di introdurre nuove varianti?
“Sì, stiamo valutando di introdurre il biltong di manzo in diverse varianti, come al peperoncino o in formati diversi – ad esempio stick o fette sottili. Questo ci permetterà di ampliare la nostra offerta e soddisfare ulteriormente i gusti dei consumatori”.

Quanto è importante per Qina il tema della sostenibilità, e quali misure specifiche vengono adottate per garantire un basso impatto ambientale?
“La sostenibilità è un tema cruciale per Qina. Il nostro impegno si riflette principalmente nella scelta dell’allevamento di struzzi, che ha un impatto ambientale notevolmente inferiore rispetto ad altre tipologie di allevamento. Gli struzzi richiedono meno risorse e producono meno emissioni, rendendo questa scelta particolarmente sostenibile e responsabile”.

Cosa significa per lei il termine “Qina” (forza) e come lo applica nella sua vita e nella gestione del brand?
“Per me, a cinquant’anni e partendo da zero, “Qina” rappresenta la determinazione necessaria per affrontare la sfida di far conoscere il biltong sudafricano in Italia. È una forza che ispira anche il nostro brand, incarnata dall’energia dei giovani che collaborano con me.

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Il brand incarna anche il legame con la wilderness, la forza di una natura selvaggia che oggi rischia di perdersi in un mondo sempre più tecnologico”.

Qual è stato il momento più emozionante o significativo per lei nel percorso di creazione di Qina?
“Ci sono stati molti momenti emozionanti, ma uno dei più significativi è stato quando abbiamo ricevuto il nostro primo ordine. Nel momento in cui mi hanno confermato che il prodotto era stato consegnato al nostro magazzino di Milano, mi sono precipitata sul posto per vederlo: è stata un’emozione incredibile! Altri momenti memorabili includono la realizzazione del nostro brand manual e il primo ordine ricevuto al telefono da un commerciante di birra, con un inconfondibile accento romanesco.

Per concludere, posso affermare che nel nostro primo anno di vita non sono mancate emozioni e situazioni sfidanti!“.



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