Dinamo e Fondazione Mont’e Prama, in vetrina al Guggenheim di Bilbao

In occasione della sfida di Fiba Europe Cup in programma questa sera, la Fondazione Mont’e Prama e la Dinamo hanno tenuto una conferenza scientifica sui tesori del Sinis nel prestigioso museo basco 

È stato il prestigioso “Guggenheim” di Bilbao nella sala Espacio de Education a ospitare la nuova tappa della campagna di comunicazione congiunta, che vede impegnata la Fondazione Mont’e Prama assieme alla Dinamo Sassari. Ieri pomeriggio nel museo della città basca si sono svolte le conferenze sul Parco archeologico naturale del Sinis.

L’evento ha preso l’avvio con i saluti di Teodora Danisi, capo ufficio cultura dell’ambasciata d’Italia a Madrid. “Siamo felici di poter condividere l’esito di questo importante progetto che ha visto coinvolti la nostra Ambasciata, l’istituto italiano di Cultura in Spagna, il Museo Nazionale archeologico di Madrid  e la Fondazione Mont’e Prama, con l’esposizione del Gigante Manneddu proprio al Man”, ha detto.

“In questi mesi, ben 240 mila persone hanno potuto ammirare la statua e partecipare alle attività collaterali all’esposizione, tutte di ottimo livello, come quella di oggi che vede coinvolta anche l’Università del Pais Vasco”.

Ha preso poi la parola il Presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni. “Bilbao rappresenta un’altra tappa, che ci vede assieme alla Dinamo Sassari, in un luogo importante della cultura europea. Quella in Spagna è un’azione di sistema per la quale siamo grati all’Ambasciata italiana in Spagna, all’ambasciatore e ai suoi collaboratori”. “Abbiamo iniziato un anno fa – ha detto ancora Muroni – con la prima presenza alla Fitur di Madrid, per poi proseguire con le celebrazioni del 2 giugno all’Ambasciata italiana, l’esposizione del Gigante da settembre a gennaio al Man di Madrid, fino all’evento di oggi a Bilbao e la nostra prossima partecipazione alla nuova edizione della Fitur”.

Per la Dinamo Sassari erano presenti il Chief Marketing Officer Marsilio Balzano e il Direttore Generale Jack Devecchi. “Lo sport – ha sottolineato Balzano – per noi della Dinamo, è anche e soprattutto trasmissione di valori. Siamo onorati di poter promuovere attraverso lo sport lo scambio culturale tra Italia e Spagna e di collaborare alla divulgazione della conoscenza dei beni archeologici della Sardegna”.

Nella seconda parte della conferenza sono intervenuti due docenti dell’Università del Pais Vasco. Maite Iris Garcia Collado, che ha messo il focus sui paesaggi, insediamenti e strategie produttive nei Paesi Bachi tra l’età romana e il medioevo, oltre a Jagoba Hidalgo Masa, che ha parlato dell’età del ferro nei Paesi Baschi.

Nell’ultima parte sono intervenuti i rappresentanti della fondazione Mont’e Prama, che con Viviana Pinna hanno introdotto l’argomento sul fenomeno Mont’e Prama, partendo dall’età preistorica. Le bellezze del Sinis, in età punica e romana, sono state evidenziate dal racconto dell’archeologa Ilaria Orri sull’antica città di Tharros, fondata dai Fenici e sito archeologico nel comune di Cabras in provincia di Oristano, un vero e proprio museo a cielo aperto, crocevia di popoli che hanno plasmato il sito, di volta in volta, in base alla propria cultura. La curatrice dell’Ipogeo di San Salvatore, Nicoletta Camedda, si è soffermata sulla ritualità e la sacralità del sito archeologico che custodisce – sulle pareti dei muri – dipinti, disegni e iscrizioni rapportabili alle genti che quel luogo hanno frequentato nel corso dei secoli, mentre in chiusura il direttore dell’area Scientifica della Fondazione Giorgio Murru ha analizzato la promozione e la gestione del “Parco archeologico naturale del Sinis”.

La Dinamo sarà impegnata questa sera alle 20 sul parquet del Bilbao nella quarta giornata del Second Round di Fiba Europe Cup.

La Redazione

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