Trevi, una chiesa stracolma per l’addio a Brunotti. «Viveva per il lavoro»

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TREVI «L’amore della famiglia, la gioia del lavoro, il culto dell’onestà, furono realtà luminose della sua vita». Così i familiari hanno voluto ricordare Sandro Brunotti, l’imprenditore, ristoratore patron della Locanda di Fanfaluca, amante dei cavalli e stimato da tutti che sabato è morto dopo esser stato colto da malore mentre era in auto. Ieri l’ultimo saluto al santuario “Le Lacrime” in una chiesa che, pur capiente, è sembrata troppo piccola per quanti sono intervenuti a dare il loro ultimo saluto all’amico Sandro. Un silenzio profondo ha segnato quanti hanno preso parte al rito funebre. Tutti senza parole per una scomparsa arrivata troppo presto. E tra i tanti in lacrime c’erano i familiari del ristoratore, la ex moglie e l’attuale compagna con la quale si sarebbe dovuto sposare sabato 18. 
Tra i tanti amici di sempre anche Giampaolo Coresi, anche lui ristoratore e appassionato di cavalli che ha affidato il suo ricordo ad un post. «La vita-scrive Coresi del ricordare Brunotti- è come un puzzle, a volte un enorme quadro, dal quale purtroppo ogni tanto un pezzo sparisce. Ieri purtroppo, un grande pezzo di questo quadro se n’è andato, una persona straordinaria, un papà immenso, un lavoratore immenso, un uomo di quelli, che non lo spaventava niente, un cuore di quelli che aveva spazio per tutti, a volte anche per chi non lo meritava. Per chi lo stimava, per chi lo ammirava, e per chi ci teneva, lascerà un vuoto immenso nei nostri cuori, sei rimarrai una persona straordinaria, rimarrai per sempre nel mio cuore, non ti dimenticherò mai. Fai buon viaggio grande uomo che la terra ti sia lieve una arrivederci perché tanto tutti torneremo lì. Fai buon viaggio enorme ed immenso Sandro». 
Tra i tantissimi ricordi c’è anche quello di Alessandra Tonella: «È dall’altra notte – scrive – che penso e ripenso al tuo sorriso, alla tua gentilezza, alla tua simpatia, alla nostra sintonia scattata in un attimo. Grazie caro Sandro Brunotti, per i momenti belli che ci hai fatto vivere, ogni volta accolti con grande affetto e calore. Ti saluto con lo stesso spirito, certa che saprai aver cura dei tuoi cari e del tuo regno anche da lassù». Alberto Giannantoni ha aggiunto: «Ciao Sandro. Sei stato un simbolo di resilienza. Non ti sei mai tirato indietro alla fatica e ai sacrifici». «Dal mio trasferimento in Umbria – ha detto commossa Lucia Agosto – ,ho conosciuto subito Sandro, persona impagabile. Non ci sono parole per descrivere questo momento». Valentina Martelli ha aggiunto: «Quando una persona è così giovane, il dolore è amplificato e ci si chiede perché». 
C’è stato anche chi, come Nerina Marzano, ha voluto ricordare Sandro Brunotti con una citazione di Heinz Beck: «Cucina non è mangiare. È molto, molto di più. Cucina è poesia». Al dolore di tante persone che nell’arco degli anni hanno incontrato il ristoratore venuto a mancare si unisce anche quello della Usd Trevana 2020.«Un grande uomo-sottolinea la società sportova- padre ed imprenditore. Riposa in pace». Tante le manifestazioni di cordoglio per la prematura scomparsa e di vicinanza ai famigliari del ristoratore scomparso. E tante persone, dopo il rito funebre, hanno voluto accompagnare, come in una sorta di grande abbraccio, Sandro Brunotti nella sua ultima tappa terrena, quella verso il cimitero di Azzano, nel comune di Spoleto, dove è avvenuta la sepoltura. 
La scomparsa di Sandro Brunotti lascia un vuoto profondo in tanti. La Locanda di Fanfaluca è stata, e rimarrà, per tanti un punto di riferimento proprio per ciò che era il titolare. Sandro Brunotti aveva un sorriso per tutti, un modo sincero di rapportarsi con le persone e chi andava a mangiare da lui non era un cliente ma un ospite. E quest’ottica d’approccio Sandro la metteva a frutto, essendo una delle sue tante caratteristiche, anche nell’altra sua grande passione, quella per i cavalli. Una passione che aveva saputo infondere anche in tanti giovani molti dei quali hanno iniziato ad avvinarsi al mondo equestre dopo averlo conosciuto. Tanti elementi di positività che resteranno nella memoria in ricordo di un imprenditore, ristoratore ma soprattutto di un uomo e un padre scomparso all’età di 56 anni. 

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