«Consegneremo un impianto straordinario». E Malagò: «Il sindaco Manfredi e Abodi stanno lavorando sullo stadio Maradona in vista degli Europei»
«Allo Stadio Collana abbiamo recuperato il campo sportivo, le palestre e da oggi recuperiamo anche la piscina». Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha inaugurato la piscina dello stadio del quartiere collinare del Vomero, che era chiusa da otto anni. Ma ora verrà sottoposta a collaudo e sarà aperta ai nuotatori in primavera: «Dobbiamo fare – ha spiegato De Luca – il collaudo nel prossimo mese, perché abbiamo realizzato tutta l’impiantistica ex novo, dagli impianti idraulici ed elettrici, al consolidamento antisismico, il filtraggio dell’acqua e gli impianti di condizionamento. Dopo un mese e mezzo di tempo per i collaudi consegneremo alla città un impianto straordinario».
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La piscina potrebbe essere data in gestione ad una associazione privata o potrebbe essere gestita direttamente dalla Regione. «L’obiettivo che abbiamo – taglia corto De Luca – è quello di completare l’intervento complessivo sul Collana. Il progetto per il recupero di tutto lo stadio vede alla fine un investimento di 50 milioni di euro, in un’Italia divisa tra parlatori e realizzatori. Abbiamo anche stanziato per il 2025 35 milioni di euro a carico della Regione per i voucher per far fare sport ai bambini fino a 15 anni di 90mila famiglie. Quindi siamo impegnati nel campo dello sport in uno sforzo enorme che ci serve a togliere i ragazzi dalle strade e a trasmettere valori positivi alle giovani generazioni».Â
Il presidente del Coni invece, «è travolto da carte burocratiche, ma poi quando vedi un impianto ristrutturato vive un momento di grande soddisfazione», ha detto nell’occasione Giovanni Malagò. «La Regione e il Coni sono entrambi enti pubblici e sosteniamo lo sport di base. Per questo per noi è un miracolo vedere il Collana di Napoli che dopo una lunga epopea si sta riaprendo. La Campania è tra i primi enti del Paese nell’utilizzo dei fondi e questo impianto è un case history, aperto a tutti e Napoli su questo oggi porta avanti un progetto pilota che si potrebbe replicare altrove».
Malagò offre poi una notizia sullo stadio di Fuorigrotta. «Del Maradona ho parlato col sindaco di Napoli Manfredi qualche mese fa. E mi sembra che sia stato molto chiaro il ministro Abodi: c’è la disponibilità , anzi la volontà e il desiderio che il Maradona abbia la possibilità e l’opportunità di essere inserito in quel ristretto numero di stadi che saranno oggetto di una riqualificazione per far parte degli Europei 2032, è tutta una materia che è in mano allo Stato e al Comune che il proprietario». Malagò ha sottolineato che «bisogna affrontare l’argomento in modo concreto» e ha risposto anche sul possibile coinvolgimento del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. «Sappiamo benissimo – ha detto – quanto forte sia il suo ruolo nella gestione dello stadio per il Napoli, però qui c’è un investimento infrastrutturale che riguarda la proprietà , ma è chiaro che De Laurentiis per primo debba essere coinvolto. E mi permetto di fare una riflessione: l’Italia è un Paese in cui c’è da una parte una voglia pazzesca di sistemare le cose, il Collana, lo stadio Maradona, le piscine, potrei continuare con tanti impianti; dall’altra poi cosa accade? Che per fare questo servono ovviamente i soldi, i permessi, un combinato disposto di volontà politiche. Servirebbe secondo me, da parte di tutti, una pronta disponibilità , sapendo che a fronte di qualche sacrificio poi si ottiene un risultato di cui in futuro ne beneficeranno tutti e soprattutto le società sportive».
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