la guerra a Report è già ripartita – infosannio

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La figlia di Berlusconi dichiara guerra a Report. Fi e Lega le danno manforte. Intanto Facebook censura i commenti sull’inchiesta su Gaza

(di Andrea Sparaciari – lanotiziagiornale.it) – “Pattume mediatico-giudiziario”; “paradossali accuse di una presunta vicinanza di mio padre alla criminalità organizzata”; “disservizio pubblico”; “ignobile e vergognoso esercizio di pseudo-giornalismo”. Non si è certo risparmiata Marina Berlusconi ieri nell’ennesimo attacco alla trasmissione Rai, “Report”, “rea” si essere tornata sui legami tra Silvio Berlusconi e Cosa Nostra.

L’attacco di Marina a Report

“Rimestando per quasi due ore in un bidone di accuse sconnesse, illogiche, già smentite mille volte, utilizzando prevalentemente, addirittura, brani di puntate precedenti, e dando voce a personaggi più che screditati – ha detto la Berlusconi – la trasmissione ha tentato di riesumare le infamanti, paradossali accuse di una presunta vicinanza di mio padre alla criminalità organizzata”.

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La proprietaria della Mondadori – forse dimenticando di aver avuto in quel di Arcore uno stalliere di nome Vittorio Mangano (cioè un boss mafioso) e come amico di famiglia quel Marcello dell’Utri condannato a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione, perché riconosciuto mediatore tra Cosa Nostra e il Cavaliere – , aggiunge: “accuse ormai vecchie un quarto di secolo e tutte regolarmente sepolte sotto le plurime archiviazioni decise – sempre su richiesta degli stessi inquirenti – dai Tribunali di Palermo, di Caltanissetta e di Firenze. Accuse totalmente false finite nel nulla, insomma, così come nel nulla non potrà che finire anche l’ultima di queste inchieste, assurdamente riaperta a Firenze molti anni fa, dopo quattro successive archiviazioni”.

Rai, Mediaset e maggioranza contro l’inchiesta giornalistica

La denuncia, rilanciata da tutte le reti pubbliche (controllate dal Governo, cioè anche da Fi) e da quelle private (cioè le sue), si conclude con l’immancabile “faremo ricorso a tutti gli strumenti legali più idonei per reagire a questo ignobile e vergognoso esercizio di pseudo-giornalismo”.

Altrettanto scontato il coro di sdegno di tutte le forze politiche di maggioranza, dal partito di Arcore (“Da Report il solito metodo indecente”, Matilde Siracusano) alla Lega (“Un servizio fazioso di cui, certamente, il servizio pubblico poteva fare a meno”, i membri leghisti della commissione Vigilanza Rai).

Ranucci: “Inchiesta rigorosa. Abbiamo dato il diritto di replica”

Da parte sua, il conduttore Sigrido Ranucci ieri ha ricordato che quella andata in onda è “un’inchiesta rigorosa, basata su documenti e dichiarazioni vagliate dai magistrati”, che ha suscitato “grande interesse pubblico”, tanto da esser “stata seguita da punte di oltre 1,5 milioni di telespettatori”.

“Si è dato conto”, ha aggiunto il conduttore “delle novità emerse dalle perizie finanziarie economiche emerse dalla Procura di Firenze dove Berlusconi era indagato e dove oggi è ancora indagato Dell’Utri”. Ranucci ha poi concluso ricordando che “si è dato possibilità alla famiglia e a Dell’Utri di intervenire e in alternativa si è dato ampio spazio alle risposte dei legali”. Il giornalista ha inoltre denunciato come i commenti relativi a un’altra inchiesta andata in onda domenica – quella sul genocidio a gaza – siano stati censurati su Facebook da Meta.

Floridia: “Non permetterò alcun editto bulgaro contro Report”

“Gli attacchi che vengono rivolti al giornalismo d’inchiesta indipendente, colpevole di fare il proprio lavoro, non fanno bene alla democrazia. Il fatto che tutto nasca da una presa di posizione di chi rappresenta la principale concorrente della Rai e figlia del promotore del famigerato ‘editto bulgaro’, desta ancora maggiore preoccupazione. Chi oggi parla di ‘danno di immagine per la Rai’ dovrebbe pensare al danno per il Parlamento e quindi per la democrazia nel tenere bloccata la commissione di vigilanza da mesi per un capriccio su una nomina. Se qualcuno pensa di abbattere uno degli ultimi presidi di indipendenza in RAI, sappia che non lo permetteremo. La libertà di stampa non si tocca. Difenderemo il servizio pubblico e l’informazione da ogni nuovo editto bulgaro”, ha dichiarato la presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia.

M5s: “Marina Berlusconi ordina, Forza Italia esegue”

“Marina Berlusconi ha dato l’ordine e Forza Italia, obbediente, esegue l’attacco frontale a Report, una delle trasmissioni più seguite e rispettate del Servizio Pubblico”, hanno attaccato gli esponenti M5s in commissione di Vigilanza Rai, “un chiaro segnale del clima di scarsa tolleranza nei confronti della libertà di informazione che continua a caratterizzare il panorama mediatico italiano”.

“È preoccupante osservare come la proprietaria di una diretta concorrente del servizio pubblico si arroghi il diritto di delegittimare un programma che, con professionalità e rigore, ha portato alla luce elementi di grande rilievo riguardanti vicende di interesse pubblico”, hanno aggiunto.

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Per i pentastellati l’inchiesta “ha peraltro contribuito a chiarire ulteriormente la complessa vicenda che ha portato Salvatore Baiardo in carcere. Ci chiediamo – continuano gli esponenti M5s – se i toni di questa polemica sono dettati dalla paura di fronte alla forza che solo un’informazione libera e indipendente può garantire. Piuttosto che attaccare il lavoro dei giornalisti, sarebbe opportuno rispondere ai fatti concreti emersi dalle inchieste, come quelli relativi ai rapporti con le lobby israeliane, anch’essi oggetto della trasmissione di domenica”.

Per il dem Sandro Ruotolo si tratta “sempre la stessa storia. La signora Marina Berlusconi, legittimamente, pensa di adire alle vie legali per diffamazione sono convinti invece di aver raccontato solo fatti. Saranno eventualmente i magistrati ad esprimersi. Gli esponenti politici della destra la smettano di fare i censori”.



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