GDF – GUARDIA DI FINANZA / MASSA CARRARA * «ARRESTATO MEDICO, ESEGUIVA INTERVENTI DI CHIRURGIA PLASTICA IN UN AMBULATORIO ABUSIVO»

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


15.40 – lunedì 13 gennaio 2025

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
///

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Ritenuto che: è di interesse pubblico la divulgazione di informazioni riguardanti le attività di polizia giudiziaria svolte a tutela dei reati contro la pubblica amministrazione, contro il patrimonio e contro l’ambiente; tale divulgazione risulta necessaria anche per garantire che attività delicate e socialmente rilevanti siano svolte esclusivamente da soggetti in possesso di comprovati requisiti morali e professionali; richiamata la presunzione di innocenza – garantita dagli articoli 27 della Costituzione, 6 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e dagli articoli 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea – delle persone sottoposte a indagini preliminari, e riconosciuta a queste ultime la possibilità di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati contestati, si comunica quanto appresso. I finanzieri del dipendente Gruppo del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Massa Carrara, congiuntamente ai militari della Sezione Operativa Navale di Marina di Carrara, nell’ambito di un’articolata attività d’indagine coordinata e diretta dalla locale Procura della Repubblica, hanno eseguito, all’alba di questa mattina, una misura cautelare della custodia in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Massa, nei confronti di un medico.

L’attività investigativa eseguita, che dovrà essere confermata ed accolta dai Giudici nelle ulteriori fasi del procedimento penale, oltre a portare alla luce una pluralità di illeciti che avrebbe commesso il medico indagato, ha permesso di individuare e porre sotto sequestro, nel comune di Montignoso (MS), un vero e proprio ambulatorio medico abusivo, allestito all’interno dell’abitazione di un medico legato, tra l’altro, da un rapporto convenzionale all’Azienda USL Toscana Nord Ovest. All’interno dell’ambulatorio abusivo, ove era stata allestita una sala operatoria che versava in pessime condizioni igienico-sanitarie, con l’assistenza della propria compagna, oltre a svolgere le basilari prestazioni di medicina estetica, avrebbe effettuato anche più specifici ed invasivi trattamenti di chirurgia plastica, preceduti dalla somministrazione di farmaci anestetici in via endovenosa.

Quest’ultima attività, svolta in assenza della necessaria abilitazione ed in un luogo privo dei presidi sanitari idonei a poter affrontare eventuali complicazioni che sarebbero potute insorgere. In particolare, il medico, in assenza di ogni abilitazione, sottoponeva i pazienti ad anestesia totale, con sedazione profonda, anche per eseguire banali interventi, ad esempio iniezioni di botulino, mettendo a repentaglio l’incolumità del paziente. Agli atti delle indagini risulterebbero in particolare due episodi in cui, a seguito di complicanze insorte, una paziente è stata intubata e l’altra ha riportato una gravissima infezione dopo una liposuzione.

Per gli interventi eseguiti dal medico con sottoposizione dei pazienti in stato di sedazione profonda, con iniezione di anestesia totale in assenza di ogni abilitazione (in quanto il medico non è abilitato a svolgere attività di anestesista / rianimatore), senza, peraltro, far sottoscrivere ai pazienti alcun modulo di consenso informato, gli è stato contestato il delitto di cui all’art. 348 c.p., aggravato ai sensi del terzo comma, in quanto lo stesso, per lo svolgimento degli interventi, si sarebbe avvalso della collaborazione della propria compagna, anch’ella non abilitata a svolgere attività medico / sanitarie, alla quale è stato contestato il delitto di concorso in esercizio abusivo di professione. A carico del suddetto professionista, inoltre, sarebbero stati documentati diversi episodi di peculato e truffa aggravata ai danni dello stato, riferiti ad apprensioni di farmaci (connotati della c.d. fustella che ne sancisce la proprietà ospedaliera), per oltre 200 pezzi. Inoltre, lo stesso, in plurime occasioni, si sarebbe assentato ingiustificatamente, durante il servizio prestato per conto dell’AUSL Toscana, utilizzando finanche l’automedica.

Il medico era solito incenerire, nel proprio giardino di casa, i rifiuti derivanti dall’attività sanitaria eseguita presso lo studio medico sala operatoria abusivo (confezioni di medicinali, flaconi, siringhe, garze, aghi, etc.). Tale circostanza, oggetto di più approfonditi rilievi tecnici effettuati a cura dell’ARPAT Toscana, ha comportato il deferimento per il reato di cui all’art. 256 bis del Codice dell’Ambiente, atteso che, in seguito alle analisi svolte da personale specializzato, è emerso che i rifiuti incendiati dal medico sarebbero classificabili come “pericolosi assoluti”. L’attività in parola, inoltre, testimonia l’impegno del Corpo e la fondamentale e proficua collaborazione con l’Autorità Giudiziaria nel contrasto all’illegalità, testimoniando un approccio trasversale volto a tutelare i cittadini dai quei fenomeni potenzialmente nocivi alla salute rappresentando quindi anche un insostituibile presidio di sicurezza economica e finanziaria a salvaguardia dell’economia legale. Il procedimento penale è nella fase delle indagine preliminare e, per il principio di presunzione di innocenza, la responsabilità della persona sottoposta ad indagini sarà definitivamente accertata solo laddove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.



Source link

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link