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Il Mercato Comunale Isola, nell’omonimo quartiere milanese, è uno di quei luoghi della città in cui è intervenuta una sostanziale riqualificazione. Con più di 80 anni di vita questo mercato in Piazzale Lagosta oggi è diventato un piccolo polo gastronomico dove trovare botteghe, enoteche, ristoranti e banchi alimentari che puntano alla qualità. “Il nostro obiettivo è avvicinare spazi come questi ai grandi mercati di Madrid o Barcellona, che sono un esempio magistrale quando si parla di mercati contemporanei” ci racconta Paolo Colapietro, curatore dell’intero progetto.

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La storia del Mercato Isola

Il Mercato Comunale Isola nasce nel 1946 nella struttura coperta di Piazzale Lagosta. Uno spazio di quartiere, come ce ne sono tanti a Milano, dove i residenti si sono serviti per anni comprando frutta fresca, verdura, carne e pesce. Poi nei decenni questo luogo subisce un lento deterioramento, fino a che nel 2019 il Comune di Milano scommette sul rilancio dei mercati milanesi assegnando nuovi bandi a privati. Mercato Isola così nel 2022 riapre, dopo un importante opera di riqualificazione, grazie alla società Mediolana. Nel maggio 2024 però chiude improvvisamente per alcune inchieste su infiltrazioni mafiose e poi subito riapre a settembre con una nuova conformazione. A questo punto interviene Paolo Colapietro, romano, da sempre nel mondo dell’enogastronomia nonché fondatore della scuola di cucina Food Genius Academy.

Mercato Isola aperto dal pranzo alla cen

Il nuovo corso di Mercato Isola a Milano

Cercavo da sempre uno spazio come questo perché mi mancava il contatto con i clienti” spiega Colapietro. Infatti, dopo anni nella Capitale, arriva a Milano per aprire una seconda sede della Food Genius Academy e sviluppa Kuiri durante la pandemia: “Un format di dark kitchen, ovvero cucine senza ristorante, basato sul food delivery”. Poi l’incontro con Mercato Isola: “Un progetto ambizioso che veniva fuori da momenti difficili e su cui abbiamo potuto lavorare portando piccoli brand e produttori incentrati sulla qualità”. Così Colapietro si è occupato della commercializzazione dei 10 box presenti all’interno del mercato, selezionando questa volta realtà interessanti e giovani.

I tavoli del Mercato Isola

Cosa si mangia e beve al Mercato Isola

Vogliamo proporre un modello contemporaneo di mercato dove le persone entrano, fanno la spesa ma si possono anche fermare per pranzo o per cena” continua. Infatti tutte le botteghe oltre alla vendita al dettaglio possono fare anche somministrazione. Troverete il Mannarino, brand di macellerie dove si può anche mangiare nato dall’idea di Gianmarco Venuto e Filippo Sironi, proprietari oggi di ben 13 ristoranti tra il capoluogo lombardo e dintorni. La verdura e la frutta fresca si comprano invece da Olus, un fruttivendolo che a pranzo fa anche piatti leggere e salutari. Per il pesce invece c’è eDai Fish, un ristorante pescheria in cui poter acquistare giornalmente pesce fresco, e mangiare crudi, primi piatti, grigliate e fritture espresse. Grande spazio anche alla cucina del resto del mondo: “Come Katsusanderia, il secondo locale di Alice Yamada e dello chef Tokuyoshi, dove provare il katsusando e alcuni piatti tipici della cultura giapponese. E PanFuwa, un brand tutto incentrato sul fluffy pancake che spopola in Oriente. Sia in versione dolce che salata”.

il bancone di Katsusanderia

Per chi ama il vino naturale si fa tappa da Celeste, l’enoteca del bravissimo sommelier Alessandro Perricone. Una meticolosa selezione di vini dal mondo raccontata qui. Troverete anche il banco dell’Azienda Agricola Salvaderi, già presente all’interno del Mercato della Darsena: da provare i loro formaggi a filiera corta prodotti con il latte di mucche Guernsey, varietà pregiata che pascola liberamente nelle terre dell’azienda alle porte di Lodi, ma Salvaderi qui ha aperto proprio una vera gastronomia con una selezione di tanti prodotti, rarità e specialità anche non del loro caseificio e poi c’è la carne aziendale e talvolta le uova.

I formaggi di Salvaderi

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Tante le novità in arrivo: “Presto ci sarà Forno Ceralli, realtà romana con più di 100 anni di storia, e un box lo lasceremo sempre libero con l’idea di farlo diventare una cucina pop-up che ospiterà chef e ristoranti diversi di volta in volta”. Si vocifera che sono in arrivo le acclamate cuoche di Al Tatto, interessantissimo ristorante vegetariano gestito da Sara Nicolosi e Cinzia De Lauri, ma Colapietro non si sbilancia ancora. E in primavera ci sarà un altro importante intervento agli spazi di Mercato Isola: “Aumenteremo i posti a sedere, interni ed esterni, e apporteremo alcune migliorie generali”. Un mercato che guarda al resto del mondo, ma nel centro di Milano. Una bella storia di rapido riscatto dopo una falsa partenza.
 

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