“La sicurezza dei pedoni è un tema fondamentale che ci riguarda tutti! Molti incidenti potrebbero essere evitati se ci fosse maggiore attenzione e consapevolezza da parte di tutti gli utenti della strada. Ognuno di noi, che sia pedone, ciclista, motociclista o automobilista deve fare la sua parte per garantire strade più sicure. Rispettiamo i segnali stradali, rallentiamo nelle zone pedonali e non dimentichiamo mai di guardare prima di attraversare!”. Lo scrive Regione Lombardia in un post parte della campagna sulla sicurezza stradale, pubblicato sul profilo Instagram ufficiale, in cui vengono forniti una serie di ‘consigli’ per evitare spiacevoli incidenti agli utenti della strada, in particolare ai pedoni.
Qualche mese fa Regione Lombardia ha realizzato una campagna sulla sicurezza stradale in collaborazione con Aci e Inail. Un progetto che, come riporta la delibera consultabile sul sito ufficiale, è costato alla regione circa 150mila euro. Nelle varie slide viene consigliato ai pedoni di “stare attenti alle auto”, una scelta che per tanti è frutto di una concezione ‘autocentrica’ e non in linea con le regole del Codice della strada. La polemica è scattata in relazione al post pubblicato nelle scorse ore sui social. Intanto il post, dopo le migliaia di critiche, è scomparso dalla pagina di Regione Lombardia.
I consigli per i pedoni
Nel 2023, si legge nel post, 58 pedoni hanno perso la vita e più di 3.600 sono rimasti feriti. “Sai perché – prosegue Regione Lombardia -? Molti pedoni danno per scontato di avere sempre la precedenza, senza tenere conto che la sicurezza dipende anche dalla loro attenzione”. Un punto, questo, che ha scatenato l’ira del web e non solo. Tanti i commenti di dissenso nei confronti della campagna che, forse, non è riuscita bene, e che per molti non ha fatto altro che colpevolizzare le vittime: i pedoni. “State scherzando?” scrive una donna, “Ma siete seri? Se una persone muore investita sulle strisce è colpa sua perché ha dato per scontato di avere la precedenza? Ripassate il Codice della strada e lanciate piuttosto una campagna di educazione degli automobilisti”, replica un secondo utente del social. “Come può un’istituzione diffondere un messaggio del genere?”, scrive ancora Giulia Pelucchi – presidente del Municipio 8 – proprio sotto il post.
Le risposte di Regione Lombardia
Le gallery pubblicata da Regione Lombardia snocciola alcuni esempi di comportamento utili a evitare il peggio: “Quando cammini per strada, in particolare quando attraversi, non utilizzare il cellulare o le cuffie” poi “cerca un contatto visivo con il conducente del veicolo per avere certezza che ti abbia visto” e ancora “in strada, a piedi, non affiancarti mai a un mezzo pesante, camion o autobus, perché questi veicoli non possono vederti a causa degli angoli ciechi”. Tra i commenti di chi si dice “scioccato” dalla campagna spuntano anche quelli della stessa pagina della Regione che risponde alle tante critiche: “L’obiettivo del post è far capire ai nostri utenti che l’attenzione non è mai troppa: ognuno, indistintamente, diventa responsabile quando si parla di sicurezza stradale, perciò è fondamentale sensibilizzare. Chi guida deve rispettare i pedoni, ma anche chi attraversa dovrebbe farlo con prudenza”.
L’attacco del Pd
Anche il gruppo Pd Lombardia, su Facebook, ha commentato la campagna. “Sei stato investito sulle strisce pedonali? È colpa tua!”, scrivono in un post di risposta a quello di Regione Lombardia. “Siamo la regione con il maggior numero di pedoni morti e, per la destra, la colpa + delle vittime. Peccato che i dati dimostrino tutt’altro”, scrivono dal Pd che rinnova la vicinanza alle famiglie delle vittime della strada chiedendo le immediate scuse della giunta Fontana e il blocco della campagna considerata “vergognosa”.
La campagna sospesa
Dopo l’insorgere delle polemiche il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha deciso di sospendere la campagna. Così il post che ha fatto insorgere le critiche è scomparso: “Sia chiaro un concetto, l’obiettivo non era in alcun modo colpevolizzare i pedoni – si legge in una nota della Regione -, ma quello di fornire a tutti i soggetti coinvolti nella circolazione stradale, consigli utili per prevenire incidenti. Infatti erano previsti anche altri messaggi, destinati agli automobilisti, motociclisti e ciclisti. In ogni caso considerati alcuni passaggi ‘fuorvianti’, che hanno generato polemiche, il presidente Fontana ha deciso di rivedere parte dei contenuti”.
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