In Asia Pacifico le borse della Cina, della Corea e dell’India sono in rialzo dopo il forte miglioramento di Wall Street nel finale di seduta, ha riaperto con un ribasso il mercato finanziario del Giappone.
Dazi
Le vendite su azioni e obbligazioni si sono placate nel corso della notte anche per effetto delle ultime indiscrezioni sulle prossime mosse di politica commerciale della Casa Bianca. Bloomberg ha scritto che i consiglieri economici del presidente eletto Donald Trump stanno lavorando a un piano di aumenti graduali dei dazi, mese dopo mese. L’approccio morbido sarebbe al servizio dei negoziati da avviare con le controparti colpite, in modo da evitare picchi inflazionistici. I dazi dovrebbero aumentare tra il 2% e il 5% al mese. L’amministrazione Trump ha comunque intenzione di dichiarare una sorta di stato di emergenza economica, in modo da avere le mani libere nell’imposizione dei provvedimenti restrittivi sulle merci in arrivo nelle dogane.
Cina
L’indice Hang Seng di Hong Kong guadagna l’1,4%. CSI 300 dei listini di Shanghai Shenzhen +1,7%, TAIEX di Taipei +1%.
La China Securities Regulatory Commission ha ribadito stanotte che la stabilità è in cima alla sua agenda per il 2025, secondo quanto dichiarato al termine della riunione di lavoro sulle priorità per l’anno in corso. Il soggetto istituzionale ha dichiarato che collaborerà con la Banca Popolare Cinese per migliorare l’efficacia degli strumenti di politica monetaria, rafforzando al contempo la costruzione di un meccanismo di stabilizzazione del mercato. Pur non avendo fornito dettagli sul funzionamento di questo meccanismo, l’autorità di regolamentazione si è impegnata a rafforzare le proprie linee guida e ha aggiunto che risponderà prontamente alle preoccupazioni del mercato. Uno dei due strumenti strutturali di politica monetaria a cui ha fatto riferimento la CSRC in passato è una linea di sostegno alla liquidità che consente agli investitori istituzionali di attingere alla PBOC per ottenere finanziamenti per l’acquisto di azioni. Il secondo è uno swap facility che consente alle società di intermediazione mobiliare, ai fondi e alle compagnie di assicurazione di ottenere liquidità dalla banca centrale per acquistare azioni. L’importo iniziale degli strumenti è di 800 miliardi di yuan (109 miliardi di dollari) e potrebbe essere raddoppiato o addirittura triplicato a seconda della domanda, ha dichiarato il governatore Pan Gongsheng.
Tiktok
Stanotte sono circolati dei retroscena sui rapporti tra Cina e Stati Uniti. Alti funzionari cinesi starebbero valutando la possibilità che Elon Musk compri le attività statunitensi di TikTok, 170 milioni di utenti: l’ipotesi si potrebbe concretizzare nel caso l’azienda social non riesca a contrastare giuridicamente i divieti imposti dalla Casa Bianca. I funzionari di Pechino preferirebbero lasciare le cose come sono, con la proprietà nelle mani della holding ByteDance, ma in vista di una conferma delle limitazioni da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti, occorre prepararsi. Una delle possibilità sui quali si discute già prevede il coinvolgimento di Elon Musk: X– l’ex Twitter – assumerebbe il controllo di TikTok USA e gestirebbe le attività congiuntamente, hanno detto le persone.
Giappone
L’indice Nikkei di Tokyo perde il 2% e il bond governativo decennale si indebolisce al tasso di rendimento dell’1,25%, sui massimi dal 2011. Poco mosso lo yen, a 157,5 su dollaro.
Il vicegovernatore della Banca del Giappone, Ryozo Himino, ha aperto del tutto la porta all’aumento dei tassi di interesse la prossima settimana, affermando che è all’ordine del giorno della riunione del consiglio. “Nell’attuare la politica monetaria, è difficile ma essenziale valutare il momento giusto”, ha dichiarato Himino martedì in un discorso ai leader aziendali locali a Yokohama. “Il consiglio terrà una discussione per decidere se aumentare o meno il tasso di interesse di riferimento, in base alle prospettive da compilare” durante la riunione di politica monetaria tra il 23 e il 24 gennaio, ha aggiunto. Gli swap sui tassi overnight prevedono circa il 60% di possibilità di un aumento dei tassi nella prossima riunione e l’83% entro marzo.
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