Aggredito da due cani e insultato dai proprietari – Valledaostaglocal.it

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Egregio Direttore,

oggi mi trovo costretto a scriverle per esprimere la mia vibrata protesta e il mio sconforto riguardo a un episodio che ha avuto luogo ad Aosta, in una delle tante aree verdi pubbliche della nostra città. Mentre percorrevo una pista ciclabile e pedonale che attraversa un parco lungo la cinta romana nei pressi della Torre Bramafan, sono stato aggredito da due dei tre cani lasciati liberi senza guinzaglio. Oltre alla gravità dell’incidente, sono stato insultato e sbertucciato dai proprietari dei cani solo perché, avendo l’ardire di reclamare, ho chiesto loro di rispettare le regole, invitandomi anche ad andare a far denuncia ai carabinieri.

Ad Aosta, le aree verdi pubbliche sembrano essere ormai diventate zone riservate a cani liberi, nonostante l’esistenza di cartelli che vietano chiaramente l’accesso agli animali. È inaccettabile che, nonostante tali divieti, ci si trovi quotidianamente a dover affrontare situazioni di pericolo e di disagio, in cui il buon senso e il rispetto delle regole vengono ignorati da una minoranza di cittadini, mentre il resto della popolazione ne paga le conseguenze.

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Le domande che mi faccio e le faccio sono: dove sono i controlli? A chi spettano? Come è possibile che i vigili urbani e le autorità competenti non intervengano in queste situazioni, quando evidentemente vi sono ripetute violazioni delle normative in vigore? Come mai non vengono emesse multe per l’assenza del guinzaglio, o per l’ingresso di cani in zone vietate? È davvero possibile che tutto ciò passi inosservato? Nel 2024 quante multe hanno comminato?

Mi piacerebbe sapere quanti provvedimenti siano stati adottati contro coloro che trasgrediscono in modo così plateale le leggi, mettendo a rischio l’incolumità delle persone, non solo con attacchi fisici, ma anche psicologici, dato che molte persone hanno fobie nei confronti degli animali. Non possiamo più tollerare che il diritto di passeggiare in tranquillità venga leso dalla mancanza di un controllo adeguato da parte delle autorità competenti. Il rispetto delle regole è un diritto di tutti, non solo di chi detiene un animale.

Spero che questa mia lettera possa suscitare l’attenzione che merita e che venga presa in considerazione una risposta concreta a tale situazione, al fine di garantire sicurezza e rispetto per tutti, cittadini e animali.

Cordiali saluti.

Gentile Lettore,

La sua lettera ci colpisce profondamente e, come lei, siamo increduli di fronte a un simile episodio di inciviltà e abbandono delle normative, che evidenzia una grave carenza di controlli e di rispetto per i diritti di tutti i cittadini. La situazione che descrive, purtroppo, non è un caso isolato: in molte aree pubbliche di Aosta (ad esmpio la pedonale palaghiaccio Gressan), le regole relative alla gestione dei cani sembrano essere regolarmente ignorate, con i proprietari che, per un’inspiegabile indifferenza, lasciano i loro animali liberi, creando pericoli per la sicurezza delle persone e per chi uilizza le piste ciclabili.

Il fatto che lei sia stata aggredita e insultato da chi, con arroganza, ha rifiutato di rispettare il minimo rispetto verso gli altri, è inaccettabile. Ma ciò che è ancor più grave è che simili atteggiamenti non vengano affrontati con la necessaria severità.

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La domanda che lei pone è più che legittima: dove sono i controlli? Perché non vengono applicate le sanzioni previste dalle normative? È intollerabile che le forze dell’ordine, i vigili urbani e le autorità competenti non intervengano concretamente, lasciando che situazioni simili diventino un’abitudine quotidiana, come se non esistesse alcun rispetto per le persone che desiderano semplicemente godersi una passeggiata senza doversi confrontare con il pericolo o la paura.

Le aree verdi pubbliche non devono diventare una “zona franca” per coloro che ignorano le regole. Eppure, quotidianamente, siamo costretti a constatare che i cartelli di divieto d’ingresso ai cani restano lettera morta, come se chi è incaricato di farli rispettare fosse completamente cieco di fronte a queste violazioni.

È ora di dire basta: non è più accettabile che la città venga lasciata alla mercé di pochi incivili che, per la loro comodità, mettono in pericolo la sicurezza di tutti gli altri. Le autorità competenti devono rispondere, senza più indugi, alla preoccupazione legittima di chi vuole semplicemente vivere in un ambiente civile e rispettoso delle regole. È tempo di ristabilire la legalità e la sicurezza nelle aree pubbliche.

Le persone, come lei, che sollevano giustamente la voce devono essere ascoltate. Siamo dalla sua parte, nella speranza che questa denuncia possa servire a sensibilizzare chi ha il dovere di garantire il rispetto delle leggi, perché nessuno debba più sentirsi vulnerabile o minacciato durante una passeggiata. pi.mi.

Nemmeno l’area verde regionale è controllata





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