Fino al 12 febbraio l’iniziativa dell’associazione «Arte in memoria» presieduta da Adachiara Zevi. Il programma per i martiri (spesso sconosciuti) della stagione dell’occupazione nazista
Ebree e ebrei romani deportati e uccisi nei campi di concentramento; partigiani che combatterono contro i nazifascisti, arrestati e trucidati in diverse date. Tra oggi e il 12 febbraio l’associazione «Arte in memoria» presieduta da Adachiara Zevi, sotto l’alto patronato del Capo dello Stato, collocherà 25 nuove «Pietre d’inciampo» (sistemate sui marciapiedi, simili a sampietrini dorati, ideate dall’artista tedesco Gunter Demnig) in varie strade della Capitale per ricordare i martiri della stagione dell’occupazione nazista a Roma durante la Seconda guerra mondiale. Ogni pietra, come da tradizione, reca l’incisione con il nome e le date dell’arresto e della morte.
Nuove Pietre, i nomi e le strade
Ed ecco qui la sequenza delle Pietre che verranno collocate oggi, 13 gennaio. Ci sono prima di tutto le memorie dell’infame rastrellamento nazifascista del 16 ottobre 1943 nella zona dell’antico Ghetto. Ecco Fortunata Sciunnach in via della Reginella 10, strada-simbolo del quartiere. Ricordo anche per Rubino Della Rocca sempre in via della Reginella ma al numero 29 (esiste la testimonianza di suo figlio, il rabbino Chaijm Vittorio della Rocca, colonna della Comunità ebraica romana, scomparso nel 2021 e che scrisse nel 2015 il libro «Chiedi a tuo padre e te lo dirà, un rabbino di Roma si racconta»). Poi, in via Sant’Angelo in Peschiera 12, le Pietre per la famiglia Della Rocca composta da Alberto Della Rocca e da sua moglie Virginia Moscato, dai loro figli Enrica, Chiara, David, Lazzaro: Alberto il 16 ottobre era fuori Roma ma seppe del rastrellamento e si consegnò per riunirsi alla famiglia).
Poi, in via Roma Libera 10, Cesare Anticoli, arrestato il 9 maggio 1944, deportato e ucciso ad Auschwitz. In via Federico Zuccari 2/A si ricorda Giuseppe Del Monte, ebreo, arrestato per la delazione di un collega di lavoro e trucidato alle Fosse Ardeatine. In via Dei Pastini 114 la pietra per Emidio Micozzi, partigiano appartenente al Movimento comunista d’Italia, fucilato alle Fosse Ardeatine.
In via della Giuliana 70 si ricorderà Antonio Pappagallo, scoperto il 5 maggio 1944 dai tedeschi mentre trasmetteva messaggi col radiotelegrafo a una base partigiana, fucilato nel lager di Bolzano il 12 settembre 1944. In via Crescenzio 2 i familiari renderanno omaggio a Renzo Giorgini, direttore dell’Officina Zincografica Romana, che stampò clandestinamente «Stella Rossa»: arrestato il 16 marzo 1944, torturato e gravemente ferito a via Tasso, fucilato alle Fosse Ardeatine. In via Valmontone 14 Pietra d’inciampo per Everardo Luzi, meccanico specializzato che svolse attività di sabotaggio negli aeroporti di Centocelle e di Ciampino, arrestato il 13 marzo e ucciso alle Fosse Ardeatine.
In via Conte di Carmagnola 32 Franco Riccitelli, uno dei militari italiani catturati dai nazisti dopo l’Armistizio e che si rifiutarono di combattere al loro fianco (il gruppo degli Internati militari italiani), internato nel campo di concentramento di Falling Bostel-Stammlager XI B. Riuscì a sopravvivere, ma non raccontò mai ai familiari la sua prigionia. In via Cervino 7 la memoria di Raffaele Riva, organizzatore della Resistenza nel quartiere Montesacro, fucilato a Forte Bravetta mentre gridava «Viva l’Italia». In via Lorenzo il Magnifico 44 le Pietre per i coniugi ebrei Edi Coen e Raffaele Levi, deportati il 16 ottobre 1943 e morti ad Auschwitz il 23 ottobre. In piazzale Ponte Milvio 46 la memoria di Giovanni Grosso, partigiano.
Domani, 14 gennaio, in via Pellegrino Matteucci 7 memoria per Salvatore Petronari, detto l’Avvocatino dell’Ostiense per la foga con cui arringava contro il fascismo, fucilato a Forte Bravetta. In via Giustino De Jacobis, lotto 24, ricordo di Pacifico Funaro, arrestato perché ebreo dalle SS dopo una delazione, ucciso alle Fosse Ardeatine. In via Francesco Carletti 8 le Pietre per Fiorina Spizzichino e Fiorella Anticoli, una nonna e una nipote di appena due anni, catturate il 16 ottobre e uccise ad Auschwitz quasi certamente il 23 ottobre.
In piazza di Donna Olimpia 5 Pietra d’inciampo per Ottavio Cirulli, partigiano, arrestato il 2 ottobre 1944 per volantinaggio antifascista, fucilato a Forte Bravetta. Infine il 12 febbraio in via Manlio Torquato 10 memoria per Pietro Primavera, della brigata partigiana Bandiera Rossa, arrestato dalle SS e trucidato alle Fosse Ardeatine.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link