Portogallo, dal 2025 tasse ai minimi per tutti gli under 35

Dal 1° gennaio 2025, il governo ha ampliato un regime fiscale speciale, noto come Irs Jovem, che offre importanti vantaggi economici ai giovani residenti, includendo anche i cittadini stranieri che lavorano in Portogallo

Per lungo tempo, il Portogallo è stato considerato una destinazione privilegiata per i pensionati europei, attratti da condizioni fiscali vantaggiose e un’elevata qualità della vita. Tuttavia, il Paese sta cambiando direzione. Oggi, l’obiettivo è incentivare i giovani qualificati a trasferirsi o a restare sul territorio nazionale, contrastando il fenomeno dell’emigrazione giovanile. La Legge di Bilancio 2025 segna un passo significativo in questa nuova strategia, con misure fiscali mirate a rendere il Portogallo più competitivo e attrattivo per le nuove generazioni.

Dal 1° gennaio 2025, il governo ha ampliato un regime fiscale speciale, noto come Irs Jovem, che offre importanti vantaggi economici ai giovani residenti, includendo anche i cittadini stranieri. Questo approccio riflette l’intenzione di investire nel capitale umano e di sostenere lo sviluppo economico del Paese.

Irs Jovem: un incentivo su misura per i giovani

Il regime fiscale agevolato destinato ai giovani è stato significativamente potenziato. Non solo è stata estesa la durata del beneficio, ora pari a dieci anni, ma sono state introdotte agevolazioni più generose. Nei primi anni, chi aderisce al programma può godere di una riduzione consistente delle imposte sul reddito, che diminuisce gradualmente nel corso del periodo. L’obiettivo è alleggerire il carico fiscale nei momenti iniziali della carriera lavorativa, permettendo ai giovani di trattenere una quota maggiore dei loro guadagni.

Questo meccanismo rappresenta un cambiamento significativo rispetto al passato e riflette la volontà del governo di incentivare la permanenza dei giovani nel Paese, favorendo al contempo l’arrivo di talenti dall’estero.

Chi può accedere alle agevolazioni in Portogallo

L’Irs Jovem è rivolto ai giovani fino a 35 anni che risiedono e lavorano in Portogallo. La misura è aperta anche a cittadini stranieri, rendendo il Paese una destinazione interessante per chi cerca nuove opportunità lavorative. L’ampliamento del regime include ora una soglia di reddito imponibile più alta: dal 2025, possono accedere al programma coloro che guadagnano fino a 28.009 euro annui.

Nonostante le sue ampie possibilità, ci sono alcune limitazioni. I giovani che già usufruiscono di altri regimi fiscali agevolati, come il programma Regressar o l’incentivo alla ricerca scientifica, non possono accedere a questo beneficio. Inoltre, durante i periodi in cui non si percepiscono redditi da lavoro, ad esempio durante gli studi, l’agevolazione viene temporaneamente sospesa, ma può essere ripresa successivamente fino al completamento del periodo massimo di dieci anni.

Le riserve del Fondo Monetario Internazionale

Non tutti, però, sono convinti dell’efficacia di questa strategia. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha sollevato dubbi sull’approccio adottato dal governo portoghese, mettendo in discussione sia i costi associati alle nuove agevolazioni fiscali che la loro reale capacità di trattenere i giovani nel Paese.

Nel suo rapporto, l’FMI ha sottolineato che queste misure, pur garantendo un aumento delle entrate nel breve termine, potrebbero non essere sufficienti per affrontare le sfide strutturali dell’economia portoghese. Secondo l’istituzione, sarebbe preferibile una riforma fiscale complessiva che semplifichi il sistema e riduca il numero di esenzioni esistenti, rendendo l’intero sistema più equo ed efficiente.

Una sfida per il Portogallo

Il Portogallo ha intrapreso un percorso ambizioso, cercando di trasformarsi in una terra di opportunità per i giovani e di attrarre forza lavoro qualificata dall’estero. L’Irs Jovem rappresenta un segnale forte della volontà di innovare e di investire nel futuro, ma il suo successo dipenderà dalla capacità del governo di integrare queste misure in una strategia economica più ampia e sostenibile.

Se ben gestita, questa iniziativa potrebbe rappresentare una svolta per il Paese. Tuttavia, per vincere questa sfida, sarà necessario un impegno costante e una visione di lungo periodo, capace di affrontare le complessità del mercato del lavoro globale e le esigenze delle nuove generazioni.