Il Tempio del Futuro Perduto resterà al lotto 10 della Fabbrica del Vapore fino al 2030. Grazie alla vittoria del bando promosso dal Comune di Milano, il centro multidisciplinare, guidato dall’associazione Nuovo Rinascimento, conferma il suo ruolo come punto di riferimento per la cultura urbana e la rigenerazione sociale. L’annuncio è stato accolto con entusiasmo dai creativi milanesi, pronti a portare il loro contributo artistico in tutta Europa con un tour celebrativo che inizierà a gennaio.
Un progetto nato dal basso per una nuova cultura urbana
Il Tempio del Futuro Perduto nasce nel 2018 con l’obiettivo di riqualificare 4.000 metri quadri di spazi interni e 3.000 metri quadri di aree esterne all’interno della Fabbrica del Vapore, un’area comunale inutilizzata. Da luogo abbandonato, è stato trasformato in un centro polifunzionale dedicato ad attività culturali, sociali e artistiche.
Grazie a un percorso di legalizzazione avviato fin dall’inizio e concretizzatosi nel 2022, il Tempio del Futuro Perduto è diventato un simbolo di rigenerazione urbana dal basso, con oltre 89.000 tesserati e un milione di visitatori italiani e internazionali.
Una nuova stagione di eventi e progetti europei
Per celebrare la riconferma fino al 2030, il Tempio ha organizzato un tour europeo che porterĂ i suoi artisti in alcune delle principali cittĂ del continente.
• 24 gennaio: Parigi
• 20 e 21 febbraio: Lione
• Date successive: Berlino, Barcellona, Göteborg e altre cittĂ .
L’iniziativa vuole raccontare l’esperienza milanese di innovazione sociale e coinvolgimento culturale, favorendo la connessione con altre realtà europee affini. «Il nostro obiettivo è costruire spazi di crescita e dialogo creativo», spiega Silvia Fontana, presidente del Tempio. «Milano fatica spesso a dare spazio ai giovani, ma la nostra vittoria dimostra che un nuovo modello culturale è possibile. La cultura non deve essere un privilegio, ma uno strumento di partecipazione e cambiamento».
Un centro culturale multidisciplinare al servizio della comunitĂ
Il Tempio del Futuro Perduto è molto piĂ¹ di un semplice spazio culturale: è un hub creativo con numerose aree tematiche dedicate alla formazione, al supporto sociale e alla sperimentazione artistica.
Tra le attivitĂ di punta:
• Muro della Gentilezza: un progetto solidale che ha raccolto oltre 500 tonnellate di indumenti donati e distribuiti.
• Market del Baratto: un’iniziativa di scambio di oggetti per favorire il consumo consapevole.
• Giardino Aldrovandi: uno spazio verde per eventi all’aperto e iniziative ambientali.
• Sala Nera: luogo dedicato a workshop e corsi di danza, teatro, pittura, yoga e autodifesa.
• Studi di produzione musicale e sound design: sale attrezzate per giovani artisti e produttori.
Inclusione e supporto sociale
Un aspetto centrale del progetto è l’attenzione all’inclusione sociale. Il Tempio offre corsi di formazione e supporto lavorativo per rifugiati, persone con disabilità ed ex detenuti. Tra i servizi attivi ci sono uno sportello di supporto psicologico e conferenze dedicate all’educazione sessuale e alla prevenzione.
Il centro ospita anche laboratori dedicati all’artigianato etico e alle tecnologie innovative, con workshop di stampa 3D, design e arti visive.
Fabbrica del Vapore: un laboratorio di cultura
La Fabbrica del Vapore, dove si trova il Tempio, è uno dei poli culturali piĂ¹ importanti di Milano. Il lotto 10, assegnato fino al 2030, rappresenta uno spazio strategico per promuovere una visione della cultura accessibile e partecipativa.
Il modello proposto dal Tempio è già stato riconosciuto come esempio virtuoso a livello europeo, ispirando progetti simili in altre città .
Il futuro del Tempio: innovazione e nuovi progetti
I prossimi cinque anni saranno caratterizzati da nuove iniziative, festival ed eventi che saranno comunicati nei mesi a venire. Il programma punta a consolidare il ruolo del Tempio come incubatore di idee, con un’attenzione particolare alla formazione dei giovani e allo sviluppo di progetti di sostenibilità .
In una città come Milano, in continua evoluzione, il Tempio si conferma uno spazio in grado di rispondere alle esigenze contemporanee, valorizzando l’arte come strumento di coesione e crescita sociale.
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