Le buone pratiche di Piace Cibo Sano: lotta allo spreco alimentare, a febbraio il Contest nazionale RicibiAMO

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Miriam Bisagni (Piace Cibo Sano): “Premiamo le idee sostenibili più innovative in base a riutilizzo degli scarti, uso razionale delle risorse e valorizzazione della tradizione territoriale”

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Terminate le festività natalizie – e con esse le giornate del convivio e della buona (e ricca) tavola –  il mese di gennaio ci impone una riflessione seria su un tema divenuto negli ultimi anni cruciale: lo spreco alimentare.  Secondo le recenti stime (dati Eurostat), ogni anno dalla Vigilia a Capodanno, in Italia vengono cestinate oltre 500mila tonnellate di alimenti. La maggior parte del cibo buttato nella spazzatura è in realtà ancora commestibile e riutilizzabile in cucina. Dal 2013 “Piace Cibo Sano” diffonde le buone pratiche di sostenibilità alimentare per contrastare gli sprechi: l’Associazione è nata in partnership con il Centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile (OPERA) – diretto dal docente Ettore Capri dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – con la partecipazione della professoressa Lucrezia Lamastra (responsabile scientifico per l’Università Cattolica di Piacenza) e collabora con il Ministero dell’Ambiente. “Piace Cibo Sano” è impegnata durante l’anno in iniziative e progetti indirizzati a promuovere la sostenibilità della filiera agroalimentare, la qualità del prodotto, la trasparenza e la comunicazione consapevole tra ricerca scientifica, produttori, distributori e consumatori. Ogni anno, l’Associazione organizza –  in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e il Centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile OPERA – il concorso “Miglior Ricetta RicibiAMO”, con l’obiettivo di premiare le innovative ricette sostenibili proposte da chef professionisti e appassionati di cucina del territorio nazionale. Il Contest nazionale giunge quest’anno alla settima edizione: “Intendiamo diffondere la cultura della sostenibilità alimentare attraverso la raccolta di ricette antispreco inedite (create esclusivamente per il concorso nazionale) che prestino attenzione alla scelta delle materie prime, all’utilizzo delle risorse, al metodo di lavorazione e alla valorizzazione delle tradizioni culinarie di ciascun territorio”, afferma Miriam Bisagni, presidente dell’Associazione “Piace Cibo Sano”, che evidenzia le peculiarità del Contest nazionale e le modalità di partecipazione: “Il concorso è riservato alle categorie “Futuri chef” (studenti degli Istituti alberghieri e dei Centri professionali) e “Chef di casa” (appassionati di cucina) che si sfideranno presso l’Aula Magna dell’Università Cattolica di Piacenza, il prossimo 4 febbraio”. Fino al 10 gennaio, le migliori proposte verranno selezionate nella seguente modalità: con votazione popolare attraverso i canali social dedicati al Contest nazionale (tramite “like”) e tramite valutazione di esperti blended. Le ricette selezionate accederanno alla finale del Concorso nazionale e verranno giudicate da una giuria di esperti – tra i quali, lo chef Filippo Sinisgalli (ristorante ZurKaiserKron di Bolzano) e gli chef pluripremiati Michelin, Giancarlo Morelli e Isa Mazzocchi – insieme a giornalisti, docenti di Alma e vincitori dei precedenti Contest. “Le ricette saranno valutate tenendo in considerazione diversi aspetti di sostenibilità: l’impiego degli ingredienti (valorizzazione di scarti e di parti generalmente non riutilizzate), impiego razionale delle risorse (metodi di lavorazione a basso impatto ambientale) e reinterpretazione creativa dei prodotti locali (che sono alla base dei piatti più noti della cultura gastronomica regionale e territoriale)”, spiega Bisagni. L’Associazione “Piace Cibo Sano” è stata promotrice di numerosi progetti, tra i quali la prima rete di ristoranti certificati sostenibili a 360 gradi. Il progetto (RS360) coinvolge oggi oltre una quarantina di realtà collocate prevalentemente in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Nell’ultimo anno sono stati avviati percorsi di ristorazione sostenibile anche in Puglia e in Sicilia. Forte è l’impegno nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi alla cultura della sostenibilità e per contrastare lo spreco alimentare. “Dallo scorso dicembre – conclude Bisagni – abbiamo avviato una collaborazione con il Mercato di Campagna Amica (Coldiretti) per divulgare suggerimenti sulle buone pratiche sostenibili attraverso la formula consolidata e vincente del “CaffExpo”, che coniuga conferenze con dibattito e aperitivo antispreco”.




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