MasterChef 14: cronaca, eliminati, pagelle quinta puntata

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I giudici di MasterChef davanti a una fotografia di Louis Camille Maillard, chimico e medico francese che ha descritto per la prima volta quella che oggi conosciamo come la celebre “reazione di Maillard” . Credit: Ufficio Stampa Sky

Ed eccoci giunti al quinto appuntamento di MasterChef Italia 14.

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Archiviato il rosso dell’amore (al centro della Mystery Box della scorsa puntata), ora si passa all’oro. La serata è gold e lo è perché omaggia Gualtiero Marchesi. Come? Con l’arrivo in studio di due dei suoi più celebri allievi. Da un lato Andrea Berton, 1 Stella Michelin per il suo Berton, e dall’altro Davide Oldani, 2 Stelle Michelin e 1 Stella Michelin Verde per il suo D’O. Ecco il racconto della puntata.

La Golden Mystery Box con mini lasagne e maxi ravioli

Questa puntata di MasterChef Italia, show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, tutti i giovedì in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, inizia con una Golden Mystery Box. Come ricorda chef Locatelli questa box è «l’unica che premia i migliori». Regala infatti l’immunità dall’Invention Test. Al migliore, come al solito, va la Golden Pin.

Cosa c’è all’interno della box? Una porzione di lasagne, un raviolo, un dado e un calibro. «Ci sono pietanze che siamo abituati a identificare con un determinato formato. Ad esempio un raviolo deve essere 3 cm per 3 cm», spiega Locatelli. «Oggi in cucina si sperimenta con le proporzioni», aggiunge Cannavacciuolo che spiega: «Lanciate il dato. Se vi esce “per 9” dovrete ingrandire il raviolo, se esce “diviso 9” dovrete rimpicciolire la lasagna». Chiaramente mantenendo le proporzioni.

In sintesi: il raviolo dev’essere di 9 cm x 9 cm. La lasagna, invece, 4 cm x 3 cm. Non semplicissimo…

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I piatti migliori? Dalla garanzia-Anna all’attitudine di Alessia

I giudici assaggiano i piatti migliori per decidere chi va in balconata, salvandosi. Il migliore di loro vincerà il Golden Pin.

Si parte con Anna che cucina lasagne con dentice marinato in salsa d’ostrica e coriandolo, salsa vellutata alla pancetta e lemongrass. «Troppa farcia e poca pasta», critica Cannavacciuolo, che però aggiunge: «Ma il gusto è forte come te». La conferma che è una delle più talentuose di questa edizione.

Il raviolo di Jack e la lasagna di Simone

Jack fa assaggiare ai giudici il suo piatto “J.C. Airways”, un raviolo ripieno di ragù bianco al lemongrass con tuorlo marinato e funghi. Chef Barbieri apprezza molto.

Si torna alle lasagne. È il momento di Simone. Le sue lasagne sono ai funghi trifolati, con sugo di pomodoro alla scamorza e seppia grigliata. «Riesci a dare ai piatti che prepari un sapore. Però è un po’ asciutto», commenta Barbieri.

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La pasta di Linda e il «capolavoro» di Samuele

Poi c’è Linda. Il suo raviolo di dentice e zest di limone con funghi trifolati alla paprika e fumetto al lemongrass piace molto ai giudici (che apprezzano come ha tirato la pasta, per la gioia di Katia).

L’ultimo piatto che i giudici assaggiano è quello di Samuele. La sua è una lasagna alla crema di ricotta e ragù di seppia sfumato al mirin con cialda di Parmigiano Reggiano. Chef Barbieri lo definisce «un bel capolavoro», anche perché quella cialda croccante ricorda la crosta finale delle lasagne, quella parte senza ragù che è sempre una meraviglia. In mezzo a tanti aspiranti chef pieni di sé, Samuele è un’eccezione: un cuoco umile che usa il cuore.

La vittoria di Samuele e l’Invention Test dedicato a Maillard

L’esito di questa prova? Il vincitore di questa Golden Mystery Box è proprio Samuele, che si aggiudica la Golden Pin. Alessia, Anna e Simone sono i migliori e vanno in balconata. Sono salvi.

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Tutti gli altri aspiranti chef devono giocarsela all’Invention Test che viene definito come «un esame di sbarramento». Così, chef Barbieri svela il protagonista di questa prova: il chimico e medico francese, Louis Camille Maillard. Proprio lui, nel 1912, descrisse per la prima volta quella che noi conosciamo come la “reazione di Maillard”.

L’arrivo di Riccardo De Marco di Geopop

Raggiunge i giudici Riccardo De Marco, volto noto di Geopop (canale che racconta le scienze nella vita di tutti i giorni): regala agli aspiranti chef una breve lezione chimica sulla reazione di Maillard. Un bel modo per ricordare che la cucina è sì creatività, ma anche tanta tecnica.

Il compito di questa sfida? Lo racconta Barbieri: «Dovrete realizzare una perfetta reazione di Maillard su diverse tipologie di alimenti e rendere poi questi ingredienti protagonisti dei vostri piatti». Quali sono questi alimenti? Filetto di manzo, capesante e cipolle.

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Samuele, vincitore della prova precedente, deve affidare i piatti ai compagni di avventura. Decide che devono cucinare il filetto Linda, Reza, Gianni e Mary. Le capesante, invece, sono tutte di Jack, Claudio, Pino e Franco.

Infine, devono realizzare una reazione di Maillard sulle cipolle Katia, Sara e Martina.

Le interrogazioni di prof. Barbieri a MasterChef: «Quanto sono larghe le tagliatelle?»

Ma non è tutto qui. A un certo punto della “cucinata”, Samuele può assegnare uno svantaggio a due aspiranti chef, i quali devono mettere in pausa la cucina per sottoporsi a un’interrogazione con chef (ma oggi anche prof) Barbieri.

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Il primo “interrogato” è Franco, sempre più agitato ed euforico (anche meno…). Non sa quanto sono larghe le tagliatelle (spoiler: la risposta esatta è 7mm da crude, ovvero pari alla 12270esima parte della Torre degli Asinelli di Bologna), ma poi riesce a dare due risposte esatte e a tornare così in postazione.

Poi tocca a Jack che, a differenza di Franco, rimane molto più tempo “sotto i ferri” di prof Barbieri. Sbaglia i sei ingredienti dei tortellini alla bolognese e poi confessa: «Tutti pensano che io sappia tutto. Non so una min***a, io». Ottimo.

Gli assaggi dell’Invention Test e la critica a Franco: «Recita di meno»

I giudici valutano le varie reazioni di Maillard. Linda porta un filetto su fondo di funghi, salsa di soia e arancia con verdure croccanti alla paprika. «La reazione non è uniforme», critica Barbieri. «Ed è un peccato perché la salsa è molto buona».

Franco, invece, porta capesante al profumo di pompelmo su latte di cocco e olio al peperoncino con pasta brisée ai semi di sesamo. Il piatto è molto elegante ma «la prima cosa da considerare è la reazione di Maillard e non sono molto contento», dice Locatelli. «Devi recitare di meno», consiglia Barbieri. Effettivamente la sua confusione ed euforia sembrano preparate e calcolate.

La «restrizione» di vino rosso di Gianni

Katia, invece, cucina cipolla scottata con scampi, zucchine e asparagi marinati nel suo succo. Non riesce a fare la reazione di Maillard sulle cipolle e continua a giustificarsi con arroganza, non ascoltando i giudici.

Gianni si avvicina ai giudici, dopo aver detto di aver aggiunto una «restrizione» di vino rosso (invece che una riduzione) al suo filetto con battuto di funghi. Non fa un figurone ma nemmeno una figuraccia.

La cipolla cruda di Martina

Poi c’è Claudio che cucina capesante su fondo di corallo, riduzione di passion fruit e mele al lime. Un piatto molto bello da vedere. «Ma qui abbiamo un problema per quello che riguarda la reazione di Maillard», nota Locatelli.

Martina cucina tataki di cipolle caramellate al sake su crema di cipolla. Il risultato? Una cipolla cruda. «Queste cose mi fanno arrabbiare», commenta Cannavacciuolo.

MasterChef Italia 14: i piatti di Mary e Jack

Mary, invece, cucina un filetto su fondo di pollo, lamponi e mirin con crema di zucchine gialle. «Vedo che c’è una buona reazione di Maillard», apprezza Barbieri. «Secondo me stai lavorando molto bene qui dentro».

Jack cucina capesante su salsa al finocchio, vaniglia e fave tonka, uova di salmone, asparagi, carote e tartufo. «La reazione di Maillard è un bijou», dice lui. «In realtà è ni», commenta Barbieri.

A MasterChef la “libertà” di Pino

Sara, invece, arriva con una cipolla scottata su fonduta di Parmigiano Reggiano e crema alla barbabietola, patate viola e cipolla caramellata. «Il tuo piatto è buonissimo. È la migliore cipolla che ho assaggiato oggi», dice Cannavacciuolo.

Tocca a Pino che presenta il suo piatto “Libertà”: capesante scottate su crema di patate con pancetta e verdure croccanti. Barbieri commenta: «Bravo sulle verdure, la salsa sotto non è male, ma la reazione di Maillard…».

L’ultimo piatto? Quello di Reza, che prepara un filetto alla salsa di pomodoro e zafferano con riso basmati ai fagiolini e crema di cavoli. «Il piatto è un po’ bruttino», critica Locatelli. «La reazione di Maillard deve essere uniforme», aggiunge Barbieri.

La prima eliminazione di questa puntata di MasterChef

A vincere l’Invention Test è Sara: avrà un vantaggio allo Skill Test. I peggiori? Martina, Franco, Gianni e Katia.

È Martina a dover abbandonare la gara di MasterChef. Un saluto a lei e allo scheletro di Armando, il primo coniglio che ha cucinato e mangiato per intero e che ha portato con sé in questa sua avventura nel cooking show. Rip Armando. E in bocca al lupo a Martina.

Il primo Skill Test di MasterChef Italia 14 dedicato a Gualtiero Marchesi

È il momento del primo Skill Test di questa quattordicesima edizione di MasterChef Italia. Gli aspiranti chef entrano in cucina mentre un quartetto d’archi suona un brano meraviglioso. Un «benvenuto d’onore» per il primo Skill Test.

Ma, sorpresa! A suonare sono i nipoti del maestro Gualtiero Marchesi. «Nostro nonno ci ha trasmesso la passione per la musica, oltre a quella per la cucina», raccontano. Attorno ai tre giudici alcuni dei piatti più celebri del Maestro della cucina italiana. Una curiosità? Il suo ristorante a Milano è stato il primo in Italia ad ottenere le 3 Stelle Michelin.

Poi raggiunge i giudici in cucina Enrico Dandolo, presidente della Fondazione Gualtiero Marchesi. «Da giovane voleva fare l’artista ma è nato in una famiglia di albergatori», svela.

In cosa consiste lo Skill Test? «Questa sera continuerete voi a celebrare l’eredità del maestro Gualtiero Marchesi. E questo Skill Test lo affronterete in compagnia degli allievi del maestro», anticipa chef Barbieri.

Lo Skill Test è diviso in due parti e in due batterie. Nella prima parte ci sono le due sfide. Prima gareggia una batteria, poi l’altra. La seconda parte di questo Skill Test, invece, è un duello in cui si sfidano il peggiore della prima batteria e il peggiore della seconda.

A formare le due batterie è Sara, vincitrice dell’Invention Test. La sua batteria è formata da Alessia, Katia, Pino, Mary, Linda e Gianni. Parte questa batteria. Gli altri sette aspiranti chef, invece, si sfidano dopo.

La sfida della prima batteria: ospite Andrea Berton

Grande ospite Andrea Berton, chef stellato cresciuto nella brigata Marchesi e poi spostatosi in alcuni dei migliori ristoranti del mondo, da Mosimann’s di Londra a Enoteca Pinchiorri a Firenze fino al Louis XV di Monte-Carlo sotto la guida di Alain Ducasse.

Berton porta un suo piatto ispirato a una creazione di Marchesi. Si tratta di un merluzzo impanato in una pastella nero di seppia con una zuppa di pesce, asparagi di mare, erbe fresche e limone grattuggiato.

Gli aspiranti chef della prima batteria devono replicare questo piatto in un’ora di tempo. Andrea Berton si aggira in cucina e non appena vede momenti di crisi, ferma il tempo degli aspiranti chef e li invita a leggere alcune citazioni di Gualtiero Marchesi.

Poi arrivano gli assaggi di Andrea Berton e dei tre giudici. I meno convincenti sono Sara, Alessia, Mary e Pino. Il piatto meno riuscito tra loro è quello di Alessia. È lei a doversi sfidare contro il peggiore della seconda batteria.

La seconda batteria dello Skill Test di MasterChef con Davide Oldani

La seconda batteria vede un altro ospite d’eccezione: Davide Oldani, chef stellato che – oltre alla formazione con Marchesi – può vantare grandissime esperienze all’estero insieme ad Alber Roux, Alain Ducasse e Pierre Hermé.

Il piatto che ha portato? «È un’interpretazione di un piatto famoso di Marchesi. Si tratta di un riso mantecato e una purea di spinacio. Sopra, una sfoglia di pasta al prezzemolo. E tra queste due parti due piccoli pezzi di pesce: capasanta e sogliola».

Anche in questo caso chef Oldani ha il potere di fermare per un minuto chi secondo lui sta andando fuori strada, per aiutarlo con una massima dello chef Marchesi.

Ed ecco gli assaggi. Anna si gioca la sua Golden Pin. «So che non è un piatto cattivo, ma non è il piatto perfetto che avevo in testa», dice. Gli aspiranti chef che fanno il lavoro peggiore sono Franco, Reza e Jack. I giudici e Davide Oldani decidono che lo chef che tra loro va al duello contro Alessia è Reza.

La sfida finale tra Reza e Alessia

La sfida finale è quindi tra Reza e Alessia. Uno sfidone, visto che sono due personaggi chiave di questa edizione. I due aspiranti chef devono cucinare un piatto che possa prendere ispirazione da un capolavoro della cucina di Davide Oldani: una ricciola con strati di pesce marinato, servendo alla fine con una salsa di ricci di mare del Mediterraneo.

Il piatto deve chiaramente contenere la ricciola, protagonista del piatto. «Ma anche una salsa e dei colori. Devono esserci contrasti», spiega chef Barbieri.

Alessia cucina una tartare di ricciola, percoca profumata al lime, caviale e aneto con salsa ai ricci di mare. Reza, invece, punta tutto su un ceviche di ricciola marinata con lime, pompelmo e pepe rosa con fiori di zucca fritti e salsa ai ricci di mare.

I giudici e chef Oldani decidono di salvare Alessia. Reza è il secondo eliminato di questa puntata di MasterChef.





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