La deputata del comune, Lola Padrón, ricorda che questa procedura dovrebbe essere risolta in sei mesi.
La deputata del Comune, Lola Padrón, ha dichiarato che non si può permettere e “va oltre ciò che è accettabile” che l’amministrazione delle Canarie impieghi quattro anni per riconoscere una disabilità, e ha denunciato che la Direzione Generale della Disabilità non ha inviato le informazioni richieste dopo aver aperto un’indagine d’ufficio su questa istituzione.
La procedura di riconoscimento e revisione del grado di disabilità deve essere risolta entro sei mesi, secondo la legislazione vigente, ricorda il deputato, ma il governo delle Canarie impiega quattro o addirittura cinque anni.
Un periodo di tempo che sta aumentando, visto che il numero di reclami in questo ambito presentati dai cittadini alla Diputación del Común è in aumento, l’80% in più in undici mesi del 2024 rispetto a quelli registrati in tutto il 2023, secondo i dati forniti.
In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, Lola Padrón ha invitato tutte le amministrazioni e la società a facilitare il loro accesso all’istruzione, al lavoro, ai servizi sanitari, ai trasporti e agli spazi pubblici.
“Dobbiamo agire con urgenza e non possiamo aspettare studi o diagnosi, dobbiamo trovare subito una soluzione”, ha sottolineato la deputata in una dichiarazione scritta.
Il processo di riconoscimento di una disabilità richiede quattro o addirittura cinque anni ed è caratterizzato da un’eccessiva burocrazia, dalla mancanza di personale specializzato, da ritardi nella valutazione delle domande e da una mancanza di trasparenza nel processo, secondo le persone interessate, che hanno presentato un reclamo alla Diputación del Común.
In effetti, l’area della disabilità è quella che tratta il maggior numero di reclami, e aumenta un anno dopo l’altro: nel 2019 ci sono stati 125 reclami, nel 2020 144, nel 2021 sono saliti a 208, nel 2022 a 274, nel 2023 a 310 e in undici mesi del 2024 sono già 563.
Ciò significa che i reclami nei primi undici mesi del 2024 sono l’80% in più rispetto all’intero 2023 e il 350% in più rispetto a cinque anni fa.
Il motivo principale dei reclami è il ritardo di anni nella risoluzione del grado di disabilità e nella revisione del grado di disabilità, essenziale per esercitare altri diritti e benefici inerenti a questa situazione.
Altre lamentele sono rivolte all’accessibilità e alle difficoltà imposte alle persone con disabilità dalle barriere fisiche, sensoriali e cognitive, nonché alla necessità di luoghi di residenza e assistenza.
Lola Padrón cita la mancanza di riconoscimento della disabilità come esempio delle conseguenze dei ritardi burocratici: persone di 95 anni con gravi problemi di mobilità non riescono a ottenere una tessera per il trasporto di persone con disabilità.
Un altro esempio: ci sono bambini in età scolare che devono veder riconosciuta la loro disabilità per poter accedere a terapie e adattamenti senza i quali non potranno svilupparsi adeguatamente.
“Per tutte queste persone, i ritardi significano una sofferenza aggiuntiva alla loro disabilità e una perdita di opportunità difficile da riparare”, avverte la deputata.
Per Lola Padrón, le Equipe di Valutazione e Orientamento (EVO) incaricate di effettuare la valutazione e la qualificazione del grado di disabilità devono far fronte a un volume di richieste dei cittadini molto più alto di quello che possono gestire.
Per questo motivo, è stata avviata un’indagine d’ufficio per “valutare adeguatamente l’organico degli EVO e della Direzione generale per la disabilità”, nonché la domanda reale e le liste d’attesa esistenti in questo servizio.
Lola Padrón indica come possibili soluzioni l’aumento del personale, la revisione e la semplificazione delle procedure amministrative, la promozione del coordinamento tra i diversi servizi coinvolti e la chiara informazione ai richiedenti sullo stato delle loro domande.
Le Isole Canarie, secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, sono la seconda comunità autonoma con il più alto tasso di persone con disabilità, 115 ogni mille abitanti.
Si stima che il 10% della popolazione abbia un qualche tipo di disabilità, il che equivale a circa 212.000 persone, il 56% delle quali sono donne e il 44% uomini.
Circa il 30% delle persone con disabilità è disoccupata, un tasso più alto rispetto alla popolazione generale.
Bina Bianchini
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