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Al termine dell’udienza generale, durante i saluti ai gruppi di fedeli presenti, Papa Francesco ha rinnovato il suo appello a non dimenticare «la martoriata Ucraina», Nazareth, Israele e «tutti i Paesi in guerra», esortando al contempo a pregare per la pace. Ai pellegrini polacchi, inoltre, il Pontefice ha ricordato l’importanza di tutelare «la vita con amore, in ogni fase del suo sviluppo: dal concepimento fino alla morte naturale». Quindi, ha rivolto un saluto al cardinale francescano conventuale Mauro Gambetti, arciprete della basilica vaticana, vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e presidente della Fabbrica di San Pietro, in occasione del 25° anniversario della sua ordinazione sacerdotale. L’udienza si è poi conclusa con il canto del Padre nostro in latino e la benedizione apostolica.
Rivolgo un cordiale saluto alle persone di lingua francese, in particolare ai sacerdoti della diocesi di Limoges, accompagnati dal loro Vescovo Mons. Bozo.
Chiediamo la grazia di riscoprire il posto importante che ogni bambino occupa nel cuore di Dio, in modo da non essere complici degli abusi che vengono perpetrati contro di loro, ma condannarli fermamente.
Dio vi benedica!
Saluto i pellegrini di lingua inglese, specialmente quelli provenienti dagli Stati Uniti d’America e dalle Filippine. Prego affinché ciascuno di voi, con la propria famiglia, possa custodire la gioia del Natale, incontrando nella preghiera il Salvatore che desidera farsi vicino a tutti! Dio vi benedica!
Cari fratelli e sorelle, all’inizio di questo Giubileo ci rechiamo spiritualmente a Betlemme per vedere, come i Magi, la luce del mondo, il Verbo eterno che si è fatto uomo per salvarci e donarci la vita eterna. Venite adoremus Dominum!
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Pidamos a Jesús por todos los niños y las niñas del mundo, para que, recibiendo y dando amor, puedan crecer en edad, en sabiduría y en gracia. Que Dios los bendiga y la Virgen Santa los cuide.
Rivolgo il mio cordiale saluto alle persone di lingua cinese. Cari fratelli e sorelle, il Giubileo da poco iniziato costituisca per tutti un anno di grazia e di rinnovamento interiore. A tutti la mia benedizione!
Cari pellegrini di lingua portoghese, a tutti voi rivolgo il mio cordiale benvenuto. Ricordatevi sempre che i bambini sono speranza. Proteggete il loro sorriso, che è una delle più belle manifestazioni della tenerezza di Dio. Il Signore vi benedica!
Saluto i fedeli di lingua araba. Con l’inizio del nuovo anno, auguro a tutti voi un anno in cui cresca la pace, quella pace vera e duratura che Dio vuole per noi. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male!
Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. San Giovanni Paolo ii esortava a costruire la civiltà dell’amore e della vita. Continuate a raccogliere questo appello della Chiesa come compito prioritario. Proteggete la vita con amore, in ogni fase del suo sviluppo: dal concepimento fino alla morte naturale. Fate crescere i figli nella saggezza e nella grazia. Vi benedico di cuore.
Ringrazio tanto queste donne e uomini che ci hanno fatto ridere con il circo. Il circo ci fa ridere come dei bambini. I circensi hanno questa missione, anche da noi: farci ridere e fare cose buone. Ringrazio tanto tutti voi.
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i fedeli di Adria e di Alba Adriatica e li incoraggio a vivere in pienezza il cammino della fede nelle rispettive parrocchie.
Accolgo con affetto voi, studenti dell’Istituto Oriani di Faenza, esortandovi ad essere consapevoli testimoni di Cristo tra i vostri coetanei.
E salutiamo il cardinale Gambetti che ricorda il 25.mo anniversario della sua ordinazione.
Il mio pensiero va infine ai giovani, agli ammalati, agli anziani e agli sposi novelli. In questi giorni, che seguono l’Epifania, continuiamo a meditare sulla manifestazione di Gesù, il Cristo, a tutti i popoli. La Chiesa invita ogni battezzato, dopo aver adorato la gloria di Dio nel Verbo fatto carne, a rifletterne la luce con la propria vita.
E non dimentichiamo di pregare per la pace. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina; non dimentichiamo Nazareth, Israele. Non dimentichiamo tutti i Paesi in guerra. Chiediamo la pace. E non dimentichiamo che la guerra sempre, sempre, è una sconfitta.
Il Signore benedica tutti.
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