Rimborso 730 senza sostituto, perchè è in ritardo? Cosa sapere

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Buongiorno, ho presentato il modello 730/2024 senza sostituto a metà settembre e, come indicato, ho fornito il mio IBAN per ricevere il rimborso direttamente sul conto corrente. Tuttavia, a oggi, non ho ancora ricevuto l’accredito. Ho controllato più volte i dati inseriti nella dichiarazione e sembrano corretti. È normale un ritardo così lungo? Cosa posso fare per verificare lo stato della mia pratica? Grazie per il vostro aiuto!

Caro lettore, grazie per averci scritto! Se può consolarti sei in buona compagnia: molti contribuenti, in queste settimane, stanno segnalando ritardi nell’erogazione del rimborso 730/2024 senza sostituto d’imposta. Le motivazioni di questo ritardo possono essere diverse, ma nella maggior parte dei casi non c’è motivo di preoccuparsi. Vediamo insieme le possibili cause del mancato accredito e cosa fare per tenere sotto controllo la situazione.

Ricordiamo come sempre che la nostra risposta non costituisce consulenza legale o fiscale. Per maggiori informazioni sulle singole situazioni personali, consigliamo di rivolgersi al CAF o al professionista che ha curato la presentazione del 730. Se hai presentato autonomamente il 730 precompilato, ti invitiamo a contattare direttamente l’Agenzia delle Entrate per chiarimenti specifici.

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Cos’è e come funziona il rimborso 730 senza sostituto

Il rimborso 730 senza sostituto è un meccanismo che consente ai contribuenti che non hanno un datore di lavoro o un ente pensionistico di ricevere direttamente dall’Agenzia delle Entrate i crediti fiscali derivanti dalla dichiarazione dei redditi. Dal 2024 inoltre anche chi ha il sostituto può scegliere di ricevere il rimborso direttamente dal Fisco.

In pratica, quando si presenta il modello 730 senza sostituto, l’Agenzia delle Entrate liquida direttamente il rimborso, accreditandolo sul conto corrente indicato dal contribuente. Se non viene fornito un IBAN, il rimborso viene erogato tramite assegno vidimato, ritirabile presso gli uffici postali o bancari. Questo meccanismo garantisce che anche chi non ha un datore di lavoro possa ottenere i crediti fiscali maturati.

Perché il rimborso 730/2024 senza sostituto tarda ad arrivare?

La procedura per il rimborso 730/2024 senza sostituto segue tempistiche stabilite dall’Agenzia delle Entrate, che raccoglie le dichiarazioni e avvia i pagamenti solo dopo aver completato le necessarie verifiche. Nel 2024 il termine ultimo per la presentazione del modello 730 è stato il 30 settembre. I primi accrediti sono partiti a dicembre, ma non tutti i pagamenti vengono completati entro la fine dell’anno. L’Agenzia ha tempo fino a marzo 2025 per ultimare l’erogazione.

Questo significa che il ritardo potrebbe essere semplicemente legato alla mole di dichiarazioni da processare e ai controlli effettuati dall’Agenzia prima di liquidare le somme.

Inoltre, il rimborso potrebbe non essere stato ancora erogato se:

  1. I dati inseriti nella dichiarazione sono incompleti o errati, come un IBAN non valido.
  2. Il sistema deve ancora completare le verifiche fiscali relative alla tua dichiarazione.
  3. Il rimborso non è stato ancora autorizzato, anche se la domanda è stata presa in carico.

Quando arriva il rimborso 730/2024 senza sostituto?

Come ci hanno segnalato diversi utenti sui nostri canali social i pagamenti sono iniziati ad arrivare intorno a Natale, quindi molti, ma non tutti i contribuenti hanno già ricevuto l’accredito dal Fisco.

In particolare queste persone hanno ricevuto un messaggio simile all’immagine che allego qui sotto in cui appunto c’era scritto l’importo dell’accredito spettante e la data di accredito del bonifico da parte dell’Agenzia.

rimborso 730 senza sostituto

Finanziamenti e agevolazioni

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Come verificare lo stato del rimborso?

Fortunatamente, è possibile monitorare lo stato della propria pratica direttamente dal Cassetto Fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Ecco come fare:

  1. Accedi al portale dell’Agenzia tramite SPID, CIE o CNS.
  2. Entra nella sezione dedicata ai rimborsi fiscali.
  3. Controlla lo stato del tuo rimborso

Le possibili risposte presenti sono:

  • “Richiesta ricevuta dall’ufficio competente”: la domanda è stata presa in carico, ma non ci sono aggiornamenti.
  • “A breve sarà emesso l’ordinativo di pagamento”: il rimborso è in lavorazione, ma l’accredito non è stato ancora disposto.
  • “Erogazione in corso – Ordinativo di pagamento del (data)”: l’accredito è imminente.

Chi visualizza quest’ultimo stato può aspettarsi l’erogazione entro poche settimane, solitamente tra 30 e 40 giorni.

Cosa fare in caso di ritardi o mancato pagamento?

Se il rimborso non è ancora arrivato e il Cassetto Fiscale non mostra progressi, si possono adottare alcune azioni:

  • Verificare i dati bancari indicati nella dichiarazione: controllare che l’IBAN fornito sia corretto e attivo.
  • Contattare l’Agenzia delle Entrate: richiedere chiarimenti recandosi presso un ufficio territoriale o telefonando al servizio di assistenza al numero 800.90.96.96 (da rete fissa) o 06.96.66.89.07 (da mobile).
  • Attendere il completamento delle operazioni: ricordare che l’Agenzia ha tempo fino a marzo 2025 per erogare i rimborsi.

Infine ricordiamo che per chi non ha fornito un IBAN, il rimborso verrà corrisposto tramite assegno vidimato, da ritirare presso gli uffici postali o bancari indicati.

FAQ Rimborso 730/2024 senza sostituto

Dalla pagina ufficiale dell’Agenzia delle Entrate aggiungiamo poi delle risposte alle domande più frequenti su alcuni casi particolari legati ai rimborsi Irpef.

Cosa succede se il pagamento del rimborso non va a buon fine?

Se il pagamento non riesce, l’Agenzia delle Entrate effettua un secondo tentativo. Se anche questo non va a buon fine, sarà necessario presentare un’istanza all’ufficio competente per richiedere nuovamente il rimborso.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Perché l’importo del rimborso è diverso da quello atteso?

L’Agenzia può modificare l’importo a seguito di controlli, generando un rimborso maggiore o minore. In questi casi, il contribuente riceve una comunicazione con la possibilità di confermare o utilizzare l’importo per la dichiarazione successiva.

Cosa fare se l’accredito del rimborso risulta non effettuato?

Se il beneficiario e l’intestatario del conto non coincidono o l’IBAN è errato/chiuso, il rimborso torna all’Erario. Dopo aver corretto i dati, l’Agenzia riprova a eseguire il pagamento.

Cosa fare se l’assegno vidimato scade?

L’assegno è valido per 60 giorni. Se non viene incassato in tempo, la somma torna all’Erario. Sarà necessario presentare un’istanza per richiedere un nuovo pagamento.

Cosa succede se ci sono cartelle di pagamento?

Se il contribuente ha cartelle di pagamento superiori a 1.500 euro, l’Agenzia propone la compensazione dei debiti con il credito del rimborso.

Conclusioni

Sebbene possa essere frustrante attendere un rimborso che non arriva, nella maggior parte dei casi si tratta di un semplice ritardo legato alla gestione delle pratiche da parte dell’Agenzia delle Entrate. Consigliamo di monitorare regolarmente il Cassetto Fiscale per restare aggiornati sulla situazione e di contattare l’Agenzia in caso di dubbi o anomalie.

Continuate a seguirci su Lavoro e Diritti per ulteriori aggiornamenti e consigli pratici! Se volete approfondire il funzionamento del rimborso 730 senza sostituto, vi invitiamo a leggere la nostra guida completa o a vedere il nostro video dedicato.

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