Nel Catanese
Il Capo dello Stato ha accolto l’invito del sindaco Giovanni Burtone, che è anche deputato regionale
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella inaugurerà oggi pomeriggio il plesso scolastico dell’Istituto onnicomprensivo statale “Pietro Carrera” di Militello Val di Catania (Catania). Il taglio del nastro all’edificio comunale, che è stato di recente ristrutturato e adeguato alle norme antisismiche, sarà preceduto da un atto di omaggio agli Eroi della Resistenza e della Repubblica partigiana dell’Ossola, ai giardini pubblici comunali, e davanti all’area monumentale che ricorda anche il carabiniere Salvo D’Acquisto, i Caduti di tutte le guerre e le vittime del terrorismo. Il Capo dello Stato ha accolto l’invito del sindaco Giovanni Burtone, che è anche deputato regionale. Mattarella sarà poi ricevuto al Palazzetto dello sport per gli ultimi atti del cerimoniale, i saluti istituzionali e gli interventi. Prevista la presenza, tra gli altri, del Presidente della Regione, Renato Schifani, del sindaco metropolitano, Enrico Trantino, che guiderà la folta “pattuglia” dei sindaci dell’area calatina e del Catanese tutto.
«Quella del Presidente della Repubblica non è soltanto una visita. C’è molta simbologia. La prima è quella della scuola. Inaugura una scuola che è stata messa in sicurezza, soprattutto antisismica, ed in Sicilia è importante perché tra i segnali che abbiamo è proprio questa deficienza che ha la scuola, il non essere sicuri, e invece noi abbiamo raggiunto, si spera, questo risultato con degli interventi di alta tecnologia», ha detto il sindaco di Militello Val di Catania Burtone.«C’è anche una presenza “politica” – ha aggiunto – perché il presidente viene a visitare una città dell’Italia ‘minorè che ha gravi problemi. Mantiene quelli antichi e ne ha uno i nuovo che è quello del declino demografico. Quindi l’importanza di difendere i servizi legati alla Costituzione, al diritto allo studio e a quello alla salute, ma anche un impegno alla ripresa produttiva. Non dimentichiamo che abbiamo avuto tre anni di siccità e che c’è bisogno di fare quegli interventi che sono stati indicati dalle istituzioni. E poi la Zes, che non può essere unica. Stava dando segnali alle aree interne e alle zone di montagna e ora e svanita».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
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