Ci sono già due inchieste sul capodanno in piazza Duomo, una sugli insulti contro l’Italia e la polizia da parte di un gruppo di giovani immigrati e domani la procuratrice aggiunta Letizia Mannella aprirà un fascicolo sulle violenze subite in piazza Duomo da quattro turiste belghe che formalizzeranno in questi giorni la denuncia nel loro Paese. Sempre in piazza Duomo, due giorni fa è stato arrestato un 38enne francese che aveva appena cercato di strappare dal polso di un messicano un orologio da 400mila euro. «Come ministro del Turismo – ha dichiarato ieri Daniela Santanchè (che nella foto consegna al questore di Milano la calze della Befana con l’assessore regionale alla Sicurezza Romano La Russa) sono molto preoccupata per l’immagine che stiamo dando. È una pessima immagine della nostra nazione che va in giro per il mondo. Non ce lo possiamo permettere, Milano sta avendo un grande successo anche dal punto di vista turistico e viene danneggiata da questa mancanza di sicurezza che è sotto gli occhi di tutti». E «non possiamo più permettere questi attacchi, che ogni giorno hanno un’escalation, agli uomini e alle donne delle forze dell’ordine. Capisco che a una parte politica viene l’orticaria a sentire parlare di sicurezza ma oggi c’è un’emergenza evidente. Ci stupisce il silenzio assordante che c’è intorno. La parte giusta è questa, stare con chi lavora ogni giorno per difendere noi e i turisti». Santanchè, con una delegazione di eurodeputati, parlamentari, assessori e consiglieri di Fratelli d’Italia, ha portato ieri la solidarietà – e simbolicamente una quarantina di calze della Befana per gli agenti – al questore Bruno Megale. Presenti tra gli altri Carlo Fidanza, Romano La Russa, Riccardo De Corato, Mario Mantovani, Andrea Mascaretti, Francesco Rocca, Enrico Marcora. Santanchè rivolge «un appello al sindaco Beppe Sala, abbiamo bisogno di più telecamere e illuminazione per garantire sicurezza. Non è il momento di criticare o attaccare ma di risolvere la situazione, noi come governa ci siamo e ci aspettiamo che anche il sindaco prenda in mano la situazione».
Qualche ora prima sui social l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli aveva «ringraziato le Forze dell’ordine» aggiungendo un polemico «scusate se qualcuno della politica cerca di usarvi». Di tutt’altro avviso il questore Megale, che più volte sottolinea che «ci fa tantissimo piacere la visita e vi ringrazio di cuore, non è un gesto simbolico e non è la prima volta che questa parte politica ci esprime vicinanza, è molto apprezzato anche dai miei uomini. Sapere che il governo ci sta vicino ci sprona ancora di più». Ricorda che da parte del governo Meloni «abbiamo avuto un incremento di personale che non si era mai visto in questi anni, oltre 300 poliziotti effettivi, 500 contando le altre forze dell’ordine». Noi, concorda con il ministro, «non facciamo distinzione tra sicurezza reale e sicurezza percepita, se un cittadino ha una esigenza di sicurezza dobbiamo dare delle risposte». Sottolinea che «un insieme di fattori hanno cambiato la città negli ultimi anni e quindi i problemi di sicurezza da gestire. Una presenza così massiccia di turisti anche da Paesi altospendenti attira gente che fa reati predatori. Milano ha numero immigrati regolari che rappresenta il 20% della popolazione, non è così in altre parti d’Italia e va governato. Senza voler criminalizzare, le statistiche dicono che un alto numero di reati vengono commessi da immigrati». Sul capitolo del capodanno in Duomo, «abbiamo dovuto gestire una piazza con 25mila persone, in larghissima parte giovani stranieri, arrivatii non solo da Milano. La piazza è stata gestita nel migliore dei modi, avevamo un grossissimo dispositivo di sicurezza con più di ottocento persone. Tutto sommato siamo soddisfatti. Adesso ci stiamo occupando di questi ultimi episodi», le violenze denunciate dalle turiste belghe che viaggiavano con altri due amici di Liegi». I deputati FdI Marco Osnato e Riccardo De Corato criticano la scelta di Sala di «non organizzare un concertone in piazza, uno spettacolo ordinato non avrebbe messo cosi in difficoltà anche le forze ordine». Megale si limita ad affermare: «Io non ho la prova contraria per dire se con un concerto la situazione sarebbe stata diversa».
Fidanza respinge «le polemiche di chi dice che FdI faccia queste iniziative per strumentalizzare le forze dell’ordine. Vorremmo che tutti gli schieramenti le facessero, un giovane agente deve sapere che quando agisce ha un intero Paese alle proprie spalle».
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