cercare sempre un colpevole a tutti i costi non aiuta, il pensiero dell’esperto – Sanremonews.it

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 


L’improvvisa caduta di alberi o palme nelle nostre città, riapre puntualmente l’annoso dibattito sulla salvaguardia del patrimonio arboreo e la sicurezza del verde pubblico e privato.

Quando l’incidente si verifica, nella maggior parte dei casi si scatena sul web una immediata caccia al colpevole accusando, a seconda del caso, proprietari, funzionari o pubblici amministratori. Una reazione purtroppo ormai scontata, che vorrebbe ricondurre l’evento ad un unico o pochi responsabili secondo un approccio semplicistico e accende il solito balletto con dichiarazioni del tipo: “io lo sapevo che sarebbe caduto…”, “era troppo alto…”, “non lo potavano da anni…”, “si vedeva che era inclinato…” e molto altro.

Allo stesso modo quando viene abbattuto un albero di cui era stata accertata una elevata propensione al cedimento si verifica il fenomeno opposto: “era sano!”, “bastava potarlo”, “le piante si curano, non si abbattono!” e così via. In entrambi i casi abbiamo un approccio semplicistico e che non aiuta certo a migliorare lo stato delle cose, considerato che le cause all’origine del problema sono spesso molteplici.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Un albero, senza interferenza esterna passa la sua vita ad adattarsi al meglio al vento, alla pioggia e al terreno in cui cresce, ma in città subisce tagli di potatura per contenere le dimensioni, danni alle radici per il rifacimento di asfalti e sottoservizi, cambi di quota del terreno e la costruzione di edifici nelle vicinanze. Tutte aggressioni che modificano la vita dell’albero e ne possono compromettere giorno dopo giorno, l’integrità meccanica.

Personalmente, in qualità di curatore del patrimonio arboreo del Comune di Sanremo, mi sono trovato spesso ad affrontare schianti improvvisi, anche di piante sane, o ad abbattere piante pericolanti, e sempre mi sono dovuto confrontare con persone che contestavano l’operato del Servizio, sia in un caso che nell’altro. Il fenomeno che favorisce il dispensare a piene mani giudizi e accuse, penso sia da attribuirsi principalmente alla scarsa conoscenza della fisiologia degli alberi e delle loro dinamiche di crescita e caduta. Innanzi tutto, ogni albero, come per un qualunque uomo o animale, è un caso a sé e la valutazione di stabilità richieder sempre una attenta e competente diagnosi da parte di un esperto qualificato e responsabile.

Da questa categoria vorrei allontanare i ‘santoni’( anche se talvolta molto gettonati) che da una foto vista sul cellulare o esaminando alcune parti a terra esordiscono con frasi del tipo: “non era da abbattere!” “Io lo avrei salvato!”, “Io ho salvato decine di alberi come questo!”. Così non va bene e non porta alcun contributo costruttivo. Delegittimare colleghi agronomi o i tecnici comunali alimenta solo un clima di sfiducia verso le istituzioni e un forte senso di frustrazione nei cittadini e non contribuisce a promuovere una buona gestione del patrimonio arboreo.

A prescindere da eventuali responsabilità personali da valutare per ogni singolo fatto, dovremmo affrontare gli schianti in modo costruttivo e incrementare la sicurezza delle aree verdi mediante gli insegnamenti che possiamo trarre da ogni caduta di albero. Dovremmo evitare l’atteggiamento che tende a definire gli alberi ‘killerì e cercare di comprendere cosa è successo e perché. Prima di cercare un colpevole da punire dovremmo considerare se esiste un monitoraggio aggiornato delle condizioni degli alberi e se le amministrazioni hanno stanziato le risorse necessarie ad attuarlo o dispongono di personale formato e in numero sufficiente. Allo stesso tempo le varie amministrazioni dovrebbero avvertire preventivamente i cittadini degli abbattimenti necessari e giustificarne le motivazioni.

Bisogna costruire un rapporto di fiducia tra amministrazioni e la cittadinanza. Talvolta il patrimonio arboreo esistente è vetusto e fragile e non è facile preservare il valore ecologico e culturale che rappresenta. Importante è potersi avvalere di un piano di gestione del verde che preveda una gestione conservativa del verde storico, ma anche un rinnovo graduale delle alberature che manifestano evidenti problematiche. Questo approccio permetterebbe di ridurre i rischi, riducendo gli interventi occasionali e non pianificati, e di mantenere un equilibrio tra sicurezza, bellezza e funzionalità ecologica.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Source link