INVESTIMENTI, Africa. Il Piano Mattei visto dal Cairo

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a cura di Marwa Muhammad, giornalista egiziana collaboratrice di insidertrend.it dal Cairo – Recentemente, il governo italiano ha inviato a entrambe le camere del Parlamento la prima relazione annuale sul Piano Mattei, che include la valutazione relativa allo stato di attuazione dell’intervento alla data del 10 ottobre 2024, per complessivi ventuno progetti. Diciassette di essi verranno sviluppati in nove paesi, gli altri quattro troveranno definizione su scala regionali o, non nazionale ma interessando diversi paesi. Tra i brief progettuali presentati a Monte Citorio figurano sia quelli di competenza degli enti pubblici che di imprese private, molti dei quali si trovano attualmente nella loro fase iniziale, prodromica a quella di sviluppo che avrà luogo nel 2025.

PIANO MATTEI: INTERVENTI IN ALGERIA

Sulla sponda meridionale del Mediterraneo, in Algeria si prevedono interventi finalizzati al ripristino di terre semiaride allo scopo di renderle idonee alla produzione agricola, in questo caso si tratta di un progetto sviluppato dall’italiana Bonifiki Ferrarisi grazie ai finanziamenti della Simest, società del Gruppo Cassa depositi e prestiti (Cdp) che dal 1991 sostiene la crescita delle imprese italiane attraverso l’internazionalizzazione della loro attività. I lavori hanno preso avvio lo scorso mese di dicembre con il completamento della perforazione dei primi pozzi e con la semina dei cereali. Al riguardo si prevede una partnership tra la Bonifiki e il Fondo nazionale di investimento algerino, mentre le aspettative sono quelle della creazione di seimila posti di lavoro.

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ISTRUZIONE E SANITÀ IN COSTA D’AVORIO

Per quanto concerne la Costa d’Avorio, il Piano Mattei interverrà nel settore dell’istruzione primaria attraverso un progetto concepito per rafforzare il sistema infrastrutturale e quello della formazione degli insegnanti in diverse regioni del paese. L’avvio delle attività è previsto per la prima metà del 2025, mentre la competenza per il suo sviluppo ricadrà probabilmente in capo a organizzazioni non governative italiane. Il progetto verrà reso possibile dallo stanziamento di quindici milioni di euro da parte della Cooperazione italiana allo sviluppo. Sempre con riguardo alla Costa d’Avorio, è previsto anche un progetto in campo sanitario per il rafforzamento della rete di religiosi che operano nel settore.

EGITTO ED ETIOPIA

L’Egitto è uno dei paesi di maggiore rilievo oggetto degli interventi stabiliti nel quadro del Piano Mattei, si tratta in particolare del progetto relativo alla Scuola alberghiera di Hurghada, realizzata grazie a un finanziamento non ancora quantificato dal Ministero del Turismo italiano, finalizzato al sostegno dei programmi educativi e professionali nello specifico settore, oltreché nella cooperazione e nella gestione dei flussi migratori di persone destinate all’occupazione lavorativa. Ai corsi dovrebbero venire frequentati da duecento studenti all’anno, il loro inizio è in calendario per il primo trimestre del 2025. Il Piano Mattei include anche l’Etiopia con il programma di sostegno allo sviluppo ambientale e alla green economy, in particolare la bonifica dell’area del Lago Bui e la riqualificazione della città di Gimma, i cui interventi sono stati affidati al governo di Adis Abeba, che impiegherà allo scopo venticinque milioni di euro sotto forma di finanziamento erogato dalla Cooperazione italiana.

ENERGIE RINNOVABILI IN MAROCCO

In Kenya si lavorerà invece sull’incremento della produzione di oli vegetali per biocarburanti. Lo scopo è quello di sostenere la filiera locale coinvolgendo (potenzialmente) fino a duecentomila piccoli agricoltori che coltivano terreni degradati, introducendo contestualmente migliori pratiche agricole e dotando gli operatori di macchinari più moderni. Per quanto concerne il Marocco il Piano Mattei riguarderà le energie rinnovabili, poiché l’intervento si concentra sulla realizzazione di un istituto di formazione sulla transizione energetica. Esso verrà ospitato in una prima fase presso il Politecnico Mohammed VI (università che ha le sue sedi a Ben Guerir presso Marrakech, Rabat e Laayoune), ma che in seguito potrebbe venire trasferito in un altro complesso di proprietà italiana nella città di Tangeri. Il primo corso di formazione si è tenuto lo scorso mese di ottobre e nel 2025 il centro funzionerà anche quale incubatore di start up locali. Le fasi preparatoria e iniziale dello sviluppo del progetto riceve il sostegno della Fondazione Enel, e ha luogo anche grazie alla collaborazione fornita dalla Fondazione RES4Africa e l’Università Mohammed VI.

MOZAMBICO E CONGO

In Mozambico, nella provincia di Manica verrà realizzato un centro agroalimentare concepito per l’incremento della produzione locale, la riduzione delle importazioni, lo stimolo agli investimenti privati nel settore e il miglioramento delle condizioni di lavoro. La realizzazione del centro, che sarà gestito dal governo del Mozambico, è prevista nel corso del 2025. In Congo il progetto è finalizzato all’accesso all’acqua potabile nella città di Brazzaville, capitale del paese, dove dovrà trovare realizzazione un sistema di approvvigionamento idrico in grado di soddisfare il fabbisogno di più di un milione e mezzo di persone, garantendo al contempo una gestione sostenibile delle risorse. L’attuazione è prevista nel corso del triennio 2025-27.

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TUNISIA

In Tunisia il Piano Mattei si occuperà di sicurezza alimentare. L’obiettivo è quello di recuperare e trattare le acque reflue, migliorare le tecniche agricole e incrementare il livello di meccanizzazione del lavoro nelle zone colpite dalla siccità. I relativi studi di fattibilità verranno approvati nella prima metà dell’anno, il progetto viene finanziato con 33,6 milioni di dollari attraverso i fondi donati dal dalla Cooperazione italiana e da quelli erogati dal Fondo italiano per il clima e dalla Banca africana di sviluppo.

PROGETTI REGIONALI E TRANSNAZIONALI

Oltre a quelli illustrati, nel complesso del Piano Mattei rientrano anche altri progetti di respiro regionale e transnazionale. Tra di essi figura quello definito come la Road Map to Connect Africa to Europe for Clean Energy Production, interamente finanziato con fondi dell’Unione Europea attraverso lo strumento di supporto tecnico, che ha lo scopo di mappare l’attuale infrastruttura per la produzione di energie rinnovabili in Tunisia, Algeria ed Egitto, con la possibilità di estensione delle attività anche ad altri paesi del Nord Africa, esplorando altresì le potenziali connessioni con i paesi dell’Unione Europea che verrebbero connessi attraverso il territorio italiano. Lo sviluppo di questo progetto ha preso avvio nello scorso maggio e si prevede debba terminare nel settembre del 2025.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Infine il documento n. 19 relativo al Centro di intelligenza artificiale per lo sviluppo sostenibile concerne la struttura costituita a Roma in occasione della presidenza italiana del G7, iniziativa realizzata in collaborazione con gli Stati Uniti d’America nel quadro del Programma di sviluppo mirante al rafforzamento degli ecosistemi locali per l’intelligenza artificiale nei nove paesi africani interessati dal Piano Mattei.

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