Le città in Italia non sono tutti uguali. Alcune, infatti, sono più ricche mentre altre devono affrontare delle tasse molto alte che pesano ovviamente sui cittadini. In merito a esse, è possibile sapere quali sono i comuni più tassati grazie agli ultimi dati pubblicati dalla Cgia (Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre). Si tratta quindi delle città in cui i contribuenti Irpef sono i più tartassati. C’è poi un importante report pubblicato dal Mef dal quale si evince, invece, quali sono invece comuni più ricchi grazie ai redditi dichiarati dai cittadini nel 2023.
Quali sono i contribuenti più tartassati d’Italia?
Come detto, in Italia ci sono contribuenti che pagano più tasse rispetto ad altri. Dagli ultimi dati della Cgia Mestre emerge che le città più tassate sono in ordine Milano, Roma e Monza Brianza. I cittadini della prima, infatti, hanno corrisposto all’erario un’imposta media sui redditi delle persone fisiche di 8.527 euro. Quelli della seconda di 7.092 euro e quelli della terza di 6.754 euro. Ci sono poi i cittadini di Bolzano che hanno versato un’Irpef media per persona di 6.472 euro e quelli di Bologna di 6.323 euro. Il motivo è che al Nord ci sono più persone benestanti rispetto ad altre zone del paese.
Pagare più tasse, però, non deve essere visto sempre in modo negativo. Significa infatti ricevere spesso servizi pubblici di più alta qualità inerenti, ad esempio, alla scuola, alla sanità e ai trasporti, solo per citarne alcuni.
Coloro che vivono al Nord, quindi, pagano sicuramente più tasse ma hanno anche accesso a servizi migliori rispetto ad altre città. In merito a tali dati, però, la Cgia sottolinea che essi vanno interpretati con attenzione. L’articolo 53 della Costituzione italiana, infatti, afferma che il nostro sistema fiscale si basa sulla progressività per cui chi guadagna di più, paga maggiori tasse. Nelle città dove si paga di più l’Irpef, quindi, ci sono anche i redditi più alti.
I dati nazionali
Sempre dal report della Cgia si evince che in Italia, le persone che pagano la tasse sono poco più di 42 milioni e di questi 23,3 milioni sono lavoratori dipendenti ovvero che hanno un lavoro e uno stipendio. Ci sono poi 14,5 milioni di individui che ricevono una pensione ovvero un pagamento che si ottiene quando si smette di lavorare a una certa età e 1,6 milioni di persone che svolgono un lavoro autonomo come i negozianti o i freelance. E infine, vi sono altri 1,6 milioni di individui che guadagnano denaro in modo diverso, affittando ad esempio il proprio immobile o investendo soldi.
Dai dati, inoltre, si apprende che nel 2022, in media, ogni contribuente ha pagato circa 5.381 euro di tasse. Il 69% circa dei contribuenti, però, ha versato una cifra più bassa di quella menzionata per cui 7 italiani su 10 pagano meno di 5.381 euro di tasse all’anno.
Lo Stato ha quindi ricevuto 174,2 miliardi di Irpef netta. Tale cifra, però, è più bassa di almeno 20 miliardi di euro per le detrazioni fiscali (ad esempio spese mediche e tasse scolastiche) e di 28 miliardi di euro circa per gli oneri deducibili come i contributi previdenziali e gli assegni per il coniuge.
L’Irpef effettiva, quindi, si calcola togliendo le detrazioni e gli oneri su indicati dal reddito totale delle persone e tale processo porta ovviamente a una riduzione dell’importo finale che le persone devono pagare.
Quali sono invece le città più ricche d’Italia?
La Cgia ha spiegato che Milano, Roma e Bolzano sono le città in cui il prelievo fiscale è più alto. Ciò avviene perché in tali province vi è la maggior parte dei contribuenti più ricchi del paese.
In ogni caso, dagli ultimi redditi degli italiani dichiarati nel 2023 (anno di imposta 2022) e pubblicati dal Mef (Ministero Economia e delle Finanze) emerge che è la città di Portofino il comune più ricco d’Italia. Essa, che si trova in provincia di Genova, è in cima alla classifica con un reddito medio di 90.610 euro grazie a 301 contribuenti in totale. Tale primato è stato tolto a Lajatico che si trova in provincia di Pisa che lo scorso anno era al vertice. Ora figura invece al secondo posto con 52.955 euro di reddito medio per 1021 contribuenti.
Al terzo posto c’è Basiglio in provincia di Milano con 49.524 euro di reddito medio, in quarta posizione c’è Breglia in provincia di Como con 43.475 euro e al quinto posto c’è Busago in provincia di Milano con un reddito medio di 39.814 euro. Seguono Torre d’Isola (Pavia), Bogogno (Novara), Segrate (Milano), Pino Torinese (Torino), Milano, Pieve Ligure (Genova), Padenghe sul Garda (Brescia), Forte dei Marmi (Lucca), Arese (Milano), Galliate Lombardo Varese), Bergeggi (Savona) e Barbaresco Cuneo).
Nella top 30 delle città più ricche d’Italia è possibile notare inoltre che la maggior parte dei comuni con i redditi più elevati è della Lombardia che ne ha ben 17. Nella classifica, poi, la regione che ha più città è il Piemonte ( ne ha 6) seguita dalla Liguria che ne ha 3, compresa Portofino che è, come abbiamo visto, la città più ricca. Seguono la Toscana con due comuni e l’Emilia Romagna e la Valle d’Aosta con 1 comune.
Da questi dati emerge quindi una differenza marcata tra Nord e Sud con la Lombardia che continua a essere la regione con il reddito pro capite più alto, esattamente di 25.698 euro nel 2022. Tale regione ha visto anche un aumento di 1.126 euro rispetto all’anno precedente.
Segue, come abbiamo visto, il Trentino Alto Adige con 23.876 euro e un incremento di 1.338 euro che ha superato l’Emilia Romagna che ha un reddito pro capite di 23.713 euro (l’aumento è stato di 982 euro).
Se al Nord i redditi crescono, al Sud invece la situazione è diversa in quanto la crescita è minima. La Calabria, ad esempio, è la regione con i redditi pro capite più bassi, esattamente 16.108 euro con un aumento di 814 euro. È seguita dal Molise con 17.049 euro e un aumento di 819 euro e dalla Puglia con 17.230 e un incremento di 849 euro.
Si evince infine (sempre dai dati del Mef) che le grandi città continuano a essere quelle nelle quali si trova una maggiore ricchezza. Più esattamente, quelle con più di 250 mila abitanti, hanno i redditi più alti che in media sono di 26.694 euro. Seguono quelle con una popolazione compresa tra i 100 mila e i 250 mila abitanti dove il reddito medio è di 23.866 euro mentre le città che hanno meno di 100 mila abitanti guadagnano meno della media nazionale.
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