bufera in Uk/ “Insabbiati centinaia di stupri sui minori”

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Keir Starmer sotto attacco nel Regno Unito: un’ondata di indignazione si è sollevata dopo le accuse di una copertura istituzionale riguardo centinaia di stupri di ragazzine inglesi. A infiammare le polemiche è stato Elon Musk, che si è scagliato contro il primo ministro britannico, accusandolo di “facilitare gli stupri sui minori“. Il magnate, ormai braccio destro di Donald Trump, ritiene che l’establishment politico e giudiziario in Uk non abbia indagato in maniera adeguata sul caso dei giri di abusi sessuali sui minori, come quello di Rochdale, in cui decine di ragazze furono stuprate in un arco temporale che va dal 2004 al 2013.



Le pressioni su Keir Starmer, che all’epoca dei fatti era direttore del Crown Prosecution Service, sono aumentate dopo che il ministro per la Tutela dei minori Jess Phillips ha negato le richieste del Ministero degli Interni di condurre un’inchiesta pubblica sullo sfruttamento sessuale dei minori e l’adescamento.

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Anche l’ultimo governo Tory aveva respinto una richiesta simile da parte del consiglio di Oldham per un’inchiesta pubblica, affermando che spetta alle autorità locali commissionare le inchieste locali, ma ora sul caso ha acceso ulteriormente i riflettori Musk, dichiarando che Phillips meriterebbe la prigione. Per l’estrema destra britannica, tali abusi sono stati nascosti perché i responsabili erano soprattutto di origine pakistana.

NIGEL FARAGE ALL’ATTACCO DI KEIR STARMER

Dopo l’attacco di Musk, diversi politici hanno chiesto di indagare in particolare sul ruolo di Keir Starmer nello scandalo delle bande di adescamento. Ad esempio, Nigel Farage è l’ultimo ad aver attaccato il premier per la posizione contraria in merito all’apertura di un’inchiesta pubblica, quindi ha chiesto un controllo sulle decisioni, parlando apertamente di una “vergogna politica“. Da più parti si chiede di chiarire il ruolo di servizi sociali, polizia e consigli locali nella copertura dello scandalo in città come Oldham, Telford e Rotherham. “Non credo che il grande pubblico britannico conosca davvero la verità sulle dimensioni del fenomeno, sono almeno 50 città diverse in cui si è verificato“, ha dichiarato Farage al Telegraph.



Quindi, ritiene che serva un’inchiesta pubblica approfondita: “In primo luogo, l’opinione pubblica deve sapere quanto sia stata orribile questa situazione e quanto a lungo sia andata avanti. In secondo luogo, l’insabbiamento da parte della polizia, dei servizi sociali, ora sembra anche del direttore della pubblica accusa nel 2008, il che ha implicazioni piuttosto importanti, e dello stesso governo conservatore, a causa della pura e semplice riluttanza a discuterne per paura di causare tensioni nella comunità“.

LO SCANDALO DELLE GROOMING GANG

Le polemiche nel Regno Unito ruotano attorno alla decisione del governo di respingere la proposta di un’inchiesta pubblica nazionale sullo scandalo delle ragazze sono e abusate sessualmente da bande di uomini pakistani. Sono emersi rapporti sulle carenze da parte di polizia e consigli locali, in cui si afferma che gli agenti e i procuratori hanno evitato di agire per paura di essere definiti razzisti o islamofobici. Alla luce di ciò, sono cresciute le richieste di un’indagine nazionale per esaminare le mancanze più ampie, anche da parte del Crown Prosecution Service (CPS), di cui Keir Starmer è stato responsabile tra il 2008 e il 2013.

Sono riemerse tra l’altro in questi giorni le dichiarazioni rese da Keir Starmer negli anni passati, quando ammise che una generazione di ragazze vulnerabili era stata delusa dal sistema giudiziario quando era a capo del Crown Prosecution Service (CPS). Parlando nel 2012 dopo lo scandalo del grooming di Rochdale, l’allora direttore della pubblica accusa (DPP) dichiarò che i colpevoli erano sfuggiti alla giustizia per decenni a causa dell’incapacità delle autorità di prendere sul serio gli abusi. Inoltre, ammise che l’etnia dei sospetti fu un problema e disse che i pubblici ministeri non compresero la natura degli abusi.

I suoi commenti arrivarono dopo che emerse che la Procura, sotto la sua guida, abbandonò un caso contro una banda di stupratori nonostante le prove schiaccianti della loro colpevolezza. In seguito a questa decisione, la Greater Manchester Police (GMP) mollò un’indagine più ampia sulle bande di adescamento asiatiche della zona, e gli abusi sono continuati. L’ammissione da parte di Keir Starmer del fatto che l’etnia degli autori dei reati fosse un problema è stata confermata da diverse inchieste che hanno accusato i funzionari pubblici di aver chiuso un occhio sugli abusi sessuali sui minori per paura di essere etichettati come razzisti.

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“ELON MUSK MAL GIUDICATO E MAL INFORMATO”

Tra i primi a difendere Keir Starmer dagli attacchi, a partire da quello di Elon Musk, il segretario alla Sanità Wes Streeting, secondo cui il magnate è “mal giudicato e mal informato“. Di fronte alle pesanti accuse di Musk, secondo cui il primo ministro britannico non ha perseguito le bande che sistematicamente adescano e violentano le giovani ragazze, mentre la ministra Jess Philips meriterebbe l’arresto, Streeting ha replicato: “Questo governo prende incredibilmente sul serio la questione dello sfruttamento sessuale dei minori“.

Inoltre, ha invitato il patron di X, Tesla e SpaceX a collaborare: “Siamo disposti a lavorare con Elon Musk, che credo abbia un ruolo importante da svolgere con la sua piattaforma di social media per aiutare noi e altri Paesi ad affrontare questi gravi problemi. Se vuole lavorare con noi e rimboccarsi le maniche, saremo lieti di farlo“.



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