Un volo turistico in jet sulle Dolomiti tra manovre acrobatiche e tuffi verticali? Il Wwf: “Ricorda eventi tragici. Dalle Lamborghini ai top gun: dobbiamo tutelare il patrimonio”

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TRENTO. Un sorvolo in jet sulle Dolomiti. Questa la proposta di una società, Helijoy, che promette di ammirare le “vette imponenti, le valli profonde e i laghi cristallini da una prospettiva unica, con una vista mozzafiato che ti lascerà senza parole“. Un’esperienza, “l’avventura di una vita“, a prezzi naturalmente non proprio abbordabili, non per tutte le tasche: si parla indicativamente di circa 3.500 per 20 minuti fino a 6.350 euro per 45 minuti.

 

L’sperienza a bordo di “un jet L-39 Albatros, uno degli aerei da addestramento militari più agili e veloci” che permette di avere l’opportunità  di “vivere manovre acrobatiche emozionanti, come loop, manovre Immelmann, voli a bassa quota ad alta velocità e spettacolari tuffi verticali. Ogni acrobazia è progettata per combinare il brivido del volo con la bellezza naturale delle Dolomiti, creando un’esperienza unica“. Insomma, un’attività da top gun.

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Un’attività sulla quale, però, si conosce poco anche se la base di partenza sarebbe Trento per poi superare il confine e dirigersi verso l’Alto Adige. La Protezione civile del Trentino non sarebbe a conoscenza di questa proposta, così come quella dell’Alto Adige con i due enti, contattati negli scorsi giorni da il Dolomiti, che hanno avviato verifiche e analisi. 

 

Non viene utilizzato un mezzo militare e l’immagine promozionale non è veritiera rispetto al velivolo che verrebbe poi utilizzato. Sempre negli scorsi giorni, infatti, l’Aeronautica militare ha demandato la pratica all’Enac. 

 

“Sembra trattarsi – ha spiegato a il Dolomiti l’Aeronautica militare – di un privato che vola con un velivolo d’addestramento jet L-39 Albatros, anche se l’immagine utilizzata per promuovere l’iniziativa è un F18, e che lo farebbe secondo le regole del General Air Traffic (Gat) e non del traffico aereo operativo (Oat). Queste attività vengono disciplinate e gestite dall’aviazione commerciale civile”. Una questione che riguarda Enac. 

 

Nel frattempo a intervenire il Wwf del Trentino. “Apprendiamo con stupore l’attività di una società che propone su internet esperienze aeree di lusso con un jet di tipo militare per sorvolare le Dolomiti, uno dei patrimoni naturali più preziosi del nostro Paese e dell’intero pianeta. Riteniamo che questa iniziativa sollevi molteplici questioni di natura ambientale e legale”.

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Innanzitutto, “l’impatto ambientale di una simile attività non è trascurabile. Per il jet militare in questione, l’L-39 Albatros, viene indicato un consumo di 380 litri di cherosene l’ora, che equivalgono a circa 1.000 chili di anidride carbonica emessi in atmosfera. Questo è un impatto significativo per un’attività non essenziale, che stona con labellezza naturale delle Dolomitidecantata nella proposta sul sito web in questione. Se i consumi sono quelli ipotizzati, si può dire che un giro e mezzo di questo jet equivale al consumo elettrico di una casa per un anno”.

 

Inoltre, “le Dolomiti sono un patrimonio dell’Unesco, riconosciuto per la loro straordinaria bellezza naturale e per il loro valore culturale. Sorvolare queste montagne con jet rumorosi e inquinanti significa non solo deturpare un ambiente fragile, ma anche compromettere l’esperienza di chi cerca in quei luoghi pace, silenzio e un contatto autentico con la natura. Questo tipo di turismo elitario è in netto contrasto con i principi di sostenibilità e rispetto che dovrebbero guidare lo sviluppo del settore turistico”.

 

E poi questa attività potrebbe aprire vecchie ferite per il Trentino. “Il sito recita che ‘Avrai l’opportunità di vivere manovre acrobatiche emozionanti, come voli a bassa quota ad alta velocità’: pensiamo che questa frase porti subito alla memoria, di chi vive sulle montagne dolomitiche, accadimenti infelici successi in un recente passato, più che altro. E’ fondamentale tutelare il nostro patrimonio naturale e culturale, promuovendo un turismo sostenibile e rispettoso dell’ambiente e dei valori umani; alle ostriche in quota, alle carovane di motoslitte, ai gatti delle nevi che ti trasportano in rifugio per la cena, alle Lamborghini sulla neve, alle gare di trial nei boschi, ai mega raduni di fuoristrada, alle piste da sci sulla plastica: dovremmo arrenderci e aggiungere anche i sorvoli a bassa quota dei top gun?”, conclude il Wwf.





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