I numeri parlano chiaro: i saldi invernali, in partenza da sabato 4 gennaio per due mesi, muovono a livello regionale un giro d’affari di 313 milioni, in aumento rispetto ai 296 del 2024. A far ben sperare i commercianti c’è anche il meteo rigido che spinge a rinnovare il guardaroba con capi più pesanti, a differenza di quanto era accaduto 12 mesi fa.
Secondo le previsioni di Confcommercio Toscana saranno oltre 2,2 milioni i residenti che acquisteranno calzature e abbigliamento in sconto. I dati vedono in crescita i toscani disposti a spendere (il 61% contro il 57% dello scorso anno), con un budget medio a persona praticamente identico (140 euro anziché 142).
La spinta dei turisti per l’Epifania
Questi i principali dati, basati sull’indagine condotta da Federmoda a livello nazionale. Alle spese dei toscani si dovranno poi aggiungere quelle dei turisti.
“L’inizio dei saldi nel weekend lungo che precede l’Epifania, quando la presenza di visitatori in alcune città è ancora molto alta, potrebbe influire positivamente sugli incassi delle prime giornate, che sono sempre le più brillanti” commenta il presidente di Federmoda Confcommercio Toscana Paolo Mantovani.
Certo non ci saranno le code infinite davanti alle vetrine come accadeva in passato. “Le occasioni di fare acquisti a prezzi scontati si sono spalmate un po’ su tutto l’arco dell’anno, quindi manca quell’euforia che una volta contrassegnava l’apertura dei saldi. Anche se c’è ancora una parte dei consumatori che in maniera quasi scientifica concentra le proprie spese di calzature e abbigliamento proprio in questo periodo” puntualizza Mantovani.
Spesa media a Firenze sui 250-270 euro
Le previsioni di spesa di Federconsumatori Toscana per le famiglie dei territori toscani sono ancora più precise: Firenze e provincia, medaglia d’oro con una previsione di 250/230. A seguire, sul podio, Lucca e provincia, medaglia d’argento 230/200 euro e Siena, medaglia di bronzo 220/200 euro.
Segue al 4 posto Pisa e provincia, 200/190, al 5 posto troviamo Arezzo, 180/150 euro, al 6 posto Prato e Livorno 170 euro, al 8 posto Massa Carrara, 160 euro, al 9 posto Pistoia 150 euro e al 10 posto, la più parsimoniosa Grosseto, 130 euro.
I dati relativi a Firenze e provincia dove secondo il sondaggio condotto da Ipsos per Confesercenti quasi un consumatore su due (il 46%) ha già deciso di acquistare un prodotto, mentre il 50% valuterà le offerte prima di comprare è abbastanza in linea con le previsioni di Federconsumatori.
Il 59% degli intervistati ha già pianificato quanto investire nel rinnovo del guardaroba: in media si spenderanno circa 262 euro a famiglia. Dati in linea con un’analoga ricerca condotta da Cna per Firenze e l’area metropolitana: si parla di una spesa tra i 270 e i 300 euro a famiglia.
Abbigliamento invernale in pole position
Per le previsioni di acquisto in testa ci sono maglioni e felpe, quindi calzature e intimo, a seguire giubbotti e jeans. L’offerta dei saldi non si limiterà a questi settori e includerà anche tecnologia, arredamento e beni agroalimentari, ampliando il ventaglio delle opportunità per i consumatori.
“Ci sono tutte le condizioni, anche meteorologiche, per un buon avvio dei saldi invernali – commenta Enzo Nigi, presidente Fismo Confesercenti Firenze – Le nostre attività sono pronte, con un ottimo assortimento merce e la consueta disponibilità a venire incontro al cliente. Il consiglio è sempre il solito: rivolgetevi al vostro commerciante di fiducia sarete sempre ripagati in termini di professionalità e garanzia del prodotto”.
Il riscatto dei negozi sulle vendite online
Come accaduto nell’ultima settimana di Natale, anche per i prossimi saldi i punti vendita tradizionali, monomarca e plurimarca appaiono in vantaggio sull’online: si comprerà attraverso entrambi i canali, ma otto italiani su dieci (81%) sceglieranno i negozi per almeno un acquisto, contro il 54% che comprerà un prodotto online.
“Si tratta di uno strumento rilevante per il commercio di vicinato, atteso dai consumatori tanto che un fiorentino su due approfitterà dei saldi. Un’occasione, inoltre, strategica per il sostegno del commercio locale: negozi di prossimità, spesso penalizzati dalla concorrenza delle grandi piattaforme online e dei grandi mall, potranno beneficiare di questo periodo per incrementare le vendite e rafforzare il rapporto con la clientela. Le premesse, infine, incoraggiano risultati positivi visto che i saldi partono in concomitanza con l’ultimo weekend di questo lungo periodo di vacanze” dichiara Paola Lorenzini, coordinatrice di Cna Commercio Firenze.
Una riforma dei saldi in ottica meteo
Ma a dispetto di previsioni positive, le criticità non mancano. Gli sconti anticipati, diffusi tra piattaforme online, grandi catene e, in misura minore, negozi tradizionali, rischiano di alterare la competitività del mercato.
“Per contrastare queste distorsioni occorre procedere a una revisione del sistema saldi con una riforma che tenga conto anche dei cambiamenti climatici, ritardando le date di inizio sia per i saldi invernali che per quelli estivi” conclude Lorenzini.
Aggiunge Laura Grandi, presidente dí Federconsumatori Toscana: “Oltre alle condizioni economiche delle famiglie, ancora precarie e aggravate dalla previsione di stangata in arrivo nel 2025 pari a 912,20 euro per ogni nucleo familiare, a pesare sull’andamento dei saldi è il lungo periodo del Black Friday. Ma, se durante tale promozione molti hanno acquistato soprattutto regali o prodotti tecnologici a prezzo scontato, con i saldi i cittadini comprano qualcosa per sé. Re della stagione è senza dubbio il settore dell’abbigliamento, dove gli sconti sono più incisivi rispetto agli anni passati, seguito dal settore delle calzature”.
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